HomeCriptovaluteLa mega banca HSBC sta collaborando con una società crypto

La mega banca HSBC sta collaborando con una società crypto

Sembra che la celebre banca HSBC stia collaborando con Fireblocks, una società crypto specializzata in custodia. 

La notizia non è stata confermata, quindi per ora è da considerare solo un’indiscrezione, ma non è nemmeno stata smentita. 

L’indiscrezione però proviene da due fonti anonime a conoscenza della questione. 

HSBC e la relazione con il mercato crypto

HSBC Holdings plc, con sede a Londra, è uno dei più grandi gruppi bancari del mondo, ed il primo istituto di credito europeo per capitalizzazione (157,2 miliardi di euro). 

HSBC è l’acronimo di Hongkong & Shanghai Banking Corporation, banca fondata a Hong Kong addirittura nel 1865. 

Fattura più di 50 miliardi di dollari, ed ha più di duecentomila dipendenti. 

Si tratta pertanto di un vero e proprio colosso mondiale della finanza tradizionale, ed evidentemente è interessato anche a fornire servizi crypto. 

Il titolo HSBC è quotato sia alla borsa di Londra (HSBA) che su quella di New York (HSBC), e negli ultimi giorni sta guadagnando quasi il 5%. 

I valori attuali di circa 600£ sono in linea con quelli di dicembre 2019, e sono vicini ai livelli massimi toccati dopo il crollo di marzo 2020 dovuto all’inizio della pandemia. 

Tuttavia in passato, a gennaio 2001, il prezzo delle azioni HSBA sfiorò le 1.000 sterline, quindi il livello attuale è non di molto superiore alla metà dei massimi storici toccati più+ di venti anni fa. 

La società Fireblocks

Fireblocks per l’appunto si occupa di custodia crypto, con il suo wallet-as-a-service non-custodial dedicato ad aziende ed istituzioni. 

Probabilmente la scelta di HSBC è ricaduta su Fireblocks sia per esigenze di gestione di fondi crypto, sia per il livello istituzionale del servizio fornito. 

La tecnologia utilizzata è la cosiddetta multi-party computation (MPC), grazie alla quale era già riuscita a raccogliere anche altre partnership bancarie. 

Ad esempio ad inizio 2021 divenne il fornitore di strumenti di custodia crypto di BNY Mellon, ed in seguito ha stretto accordi anche con BNP Paribas.

Quindi non si tratterebbe di una notizia particolarmente strana, se non per il fatto che con questa collaborazione il colosso britannico sembra proprio voler entrare nel settore crypto in modo importante. 

HSBC pensa alla custodia crypto?

Tra tutti i problemi posti dall’innovazione delle criptovalute quello della custodia è probabilmente il più importante, soprattutto quando si tratta di servizi offerti da vere e proprie istituzioni. 

Custodire le criptovalute non è facilissimo, e non è mai privo di rischi. 

Un’istituzione come HSBC non può permettersi di correre rischi in tal senso, ed è per questo che necessita di soluzioni tecniche che riducano i rischi al minimo. 

Oltretutto è piuttosto probabile che i clienti di una banca optino per lasciare la responsabilità della custodia delle criptovalute alla banca stessa, così come fanno per le valute fiat, e questo sposta il problema dai clienti delle banche alle banche stesse. 

Il fatto è che le chiavi private, o i seed, dei wallet crypto vengono rubati o persi si rischia concretamente di perdere anche tutte le criptovalute in essi conservati. 

Se le banche vogliono offrire servizi crypto ai loro clienti devono per forza offrire loro anche un servizio di custodia sicuro, anche perchè molti clienti delle banche difficilmente opteranno per l’auto-custodia. 

Hong Kong

Per quanto riguarda in particolare HSBC si aggiunge anche la questione Hong Kong. 

La banca ad esempio è proprietaria di Hang Seng Bank, che a sua volta controlla la società che emette l’indice ufficiale della borsa di Hong Kong (Hang Seng, per l’appunto). 

Hong Kong da poco si sta aprendo alle criptovalute, e questo impone che anche la borsa di Hong Kong stessa si debba aprire. 

È possibile che in un tale contesto il gruppo HSBC abbia deciso di entrare nel settore crypto fornendo servizi a chi vuole acquistare, vendere o custodire criptovalute, anche specificatamente ad Hong Kong. 

Secondo molti l’apertura di Hong Kong è solo un primo passo della Cina verso un’apertura più ampia e diffusa, e questo potrebbe significare che il business dei servizi crypto ad Hong Kong potrebbe esplodere in un futuro non molto lontano. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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