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Il G20 in Brasile come il luogo del “consenso globale” sulle crypto

A quanto pare, il prossimo G20 in Brasile potrebbe diventare luogo di “consenso globale” sulle crypto. 

A farsi promotore di questa challenge, c’è al momento il popolare crypto-exchange di Coinbase. 

Il G20 in Brasile come occasione di regolamentazione unificata per il settore crypto

C’è chi sostiene che il G20 del prossimo anno che si svolgerà a Rio De Janeiro, in Brasile, sarà occasione per spingere una regolamentazione unificata per il settore crypto

Si tratta di Coinbase, che ha descritto le sue intenzioni nel cercare di rendere questa idea una realtà. 

“Oggi, l’83% dei membri del G20 e dei principali hub finanziari ha fatto progressi verso la chiarezza normativa per le criptovalute. Ma gli Stati Uniti sono un’eccezione.” 

In pratica, il crypto-exchange quotato al Nasdaq, ha messo giù le basi per una strategia di “consenso globale” delle crypto, chiamandola “Go Broad, Go Deep”. 

Coinbase sostiene che i Paesi continuano a fare a gara per diventare hub delle criptovalute e raccogliere i vantaggi economici e altri vantaggi competitivi derivanti dal servire i detentori di asset digitali nel mondo. 

E così mentre definisce l’Europa come il leader della regolamentazione crypto attraverso il MiCA di aprile 2023, Coinbase vede anche Canada, Brasile, Singapore e Australia come quei Paesi in cui esiste una chiarezza in materia crypto. 

Il G20 in Brasile e la strategia per la regolamentazione crypto di Coinbase

La strategia internazionale di Coinbase “Go Broad, Go Deep”, si concentra su 24 Paesi, tra cui i membri del G20, oltre a Hong Kong, Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Singapore.

Un qualcosa che lo stesso crypto-exchange con base negli USA, non riesce a vivere nel suo stesso Paese, dato il giro di vite che ha attivato la Securities and Exchange Commission o SEC, durante l’anno 2023. 

Nel caso specifico, Coinbase è stata citata in giudizio dalla SEC per presunte violazioni delle leggi sui titoli a giugno.

Questo è il suo fattore scatenante per accelerare il suo percorso internazionale, cercando di ottenere licenze per società crypto dai diversi Paesi. 

E infatti, al momento della scrittura, Coinbase ha già ottenuto registrazioni in Irlanda, Paesi Bassi e Italia, nonché un’approvazione provvisoria a Singapore e una licenza in Germania.

Ad ogni modo, Coinbase ha scritto le sue intenzioni come segue: 

“Collaborare con i membri del G20 e con i principali hub finanziari per contribuire a creare consenso e standard globali per il nostro settore. Inizieremo a tenere una scorecard sui progressi normativi in materia di cripto in ciascuno di questi Paesi e giurisdizioni. 

L’assunzione della presidenza del G20 da parte del Brasile nel dicembre 2023 rappresenta un’opportunità significativa per mantenere e contribuire a indirizzare questo slancio. Coinbase è stata recentemente lanciata in Brasile e in Canada, e il nostro cofondatore e CEO Brian Armstrong visiterà entrambi i Paesi alla fine di quest’anno per confrontarsi con i principali decisori e stakeholder, mentre ci impegniamo nell’agenda del G20 e rafforziamo la nostra presenza nelle Americhe.”

I problemi tecnici al Layer 2 di Ethereum, Base

Mentre Coinbase sembra essersi fatto promotore della challenge sulla regolamentazione mondiale crypto, la sua Layer 2 per Ethereum, Base, sembra invece avere avuto dei problemi tecnici. 

E infatti, di recente, pare che la blockchain Base lanciata dal colosso USA, abbia ricevuto segnalazioni di problemi con convalida dei blocchi, che ha provocato un arresto temporaneo della rete. 

In realtà, come riferito successivamente, più che arresto, si è trattato di un “ritardo” nella produzione di blocchi, forse dovuto alla necessità di un aggiornamento dell’infrastruttura interna. 

Ad ogni modo, Base continua a espandersi, supportando nuove crypto come la stablecoin USD Coin da poco aggiunta, e accogliendo nuovi progetti DeFi, attirando già oltre 400 milioni di dollari di TVL. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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