Non è da molto tempo che l’exchange crypto Coinbase ha lanciato il suo layer 2 per Ethereum, chiamato Base.
Ieri, sono stati segnalati problemi con la convalida dei blocchi, arrestatasi temporaneamente.
In realtà, come riferito successivamente, si è trattato di un “ritardo” nella produzione dei blocchi, dovuto in parte alla necessità di un aggiornamento dell’infrastruttura interna.
Il problema è stato risolto, e l’aggiornamento effettuato.
Non è affatto raro che nei primi periodo dopo il lancio tecnologie simili richiedano qualche intervento per correggere qualche problema, ed in questo caso l’intervento è stato piuttosto rapido, e risolutivo.
Summary
Base: il layer 2 dell’exchange Coinbase
Base è un layer 2 per Ethereum, utile soprattutto a ridurre le fee sulle transazioni.
Non è un caso che sempre ieri è stato annunciato il lancio di token nativi di USDC anche su Base, dato che la seconda stablecoin al mondo per capitalizzazione di mercato è basata proprio su Ethereum.
L’aggiunta di USDC all’ecosistema Base ne aumenta la liquidità, anche se in queste fasi iniziali di operatività è consigliato utilizzare un po’ di cautela se si vuole operare su Base.
Oltretutto dato che si tratta di un layer 2 decentralizzato, di recente è stato spesso utilizzato anche per lanciare scam-coin, ovvero nuovi token che avevano come unico scopo quello di sottrarre fondi agli utenti.
Ovviamente Coinbase non ha nulla a che fare con queste truffe, anche perchè di fatto è “solo” il gestore del layer 2, su cui chiunque può creare token.
L’idea, infatti, è quella di permettere di costruire diversi protocolli e diverse piattaforme su Base, e non di utilizzarlo solo per Coinbase.
Nonostante sia stato lanciato da poco, il layer 2 Base ha già attratto oltre 400 milioni di dollari di TVL, che lo piazzano all’ottavo posto assoluto tra le varie blockchain, davanti anche a Solana, Cronos e Cardano.
Basti dire che tra le sette chain che precedono Base per TVL una ovviamente è Ethereum, e ben altre tre sono layer 2 di Ethereum (Arbitrum, Polygon e Optimism).
Praticamente solo Tron, BSC chain e Avalanche fanno meglio di Base da questo punto di vista, escludendo Ethereum ed i suoi layer 2.
Il lending
Coinbase ha già creato anche un nuovo servizio di prestiti crypto su Base, rivolto però specificatamente ai grandi investitori.
Da un recente documento presentato da Coinbase alla SEC si evince che erano già stati raccolti per questo progetto ben 57 milioni di dollari.
Coinbase è una società quotata in Borsa, quindi ha l’obbligo di comunicare queste informazioni all’agenzia governativa che vigila sui mercati azionari.
Il servizio consentirebbe di ottenere prestiti dando criptovalute in garanzia, in modo simile a come fanno le banche tradizionali con il servizio di intermediazione primaria.
In altre parole, Coinbase sta diventando sempre più simile ad un grosso fornitore di servizi finanziari tradizionali, anche se alla base dei servizi forniti ci sono sempre le criptovalute.
Questo di fatto fa entrare le criptovalute a pieno titolo all’interno del sistema finanziario globale, integrandole come se fossero uno dei vari asset scambiati.
Sebbene sia ancora possibile utilizzare criptovalute senza dover passare per banche o cose simili, utilizzando wallet non custodial ed exchange decentralizzati (DEX), probabilmente l’utilizzo delle criptovalute all’interno del sistema finanziario tradizionale si amplierà sempre di più, proprio grazie ad aziende come Coinbase.