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News: vietato pubblicare il whitepaper di Bitcoin sul sito di Bitcoin

Ultime news: un giudice britannico ha di fatto vietato che sul sito web Bitcoin.org venga reso pubblico il celeberrimo whitepaper di Bitcoin agli utenti del Regno Unito. 

La decisione è stata presa nell’ambito della causa di Craig Wright contro Bitcoin.org. 

Il sito di Bitcoin: le ultime news sulla pubblicazione del whitepaper

Il sito Bitcoin.org in realtà non è il sito ufficiale di Bitcoin, ma solo perchè non esiste alcun sito web ufficiale di Bitcoin. 

Il dominio bitcoin.org è stato registrato direttamente da Satoshi Nakamoto ad agosto 2008, ovvero quando il celeberrimo whitepaper non era ancora nemmeno stato pubblicato, quindi è ciò che va più vicino ad essere il sito web ufficiale di Bitcoin, pur formalmente non essendolo. 

Tuttavia Bitcoin è un protocollo aperto e pubblico senza un proprietario, tanto che nemmeno il sito web creato direttamente da Satoshi Nakamoto può essere definito “ufficiale”. 

Nonostante ciò, sarebbe più che logico che almeno su questo sito web venga pubblicato il whitepaper di Bitcoin. 

Crypto news: il whitepaper di Bitcoin

Il termine “whitepaper” in realtà non è perfettamente appropriato per definire il documento con cui Satoshi Nakamoto presentò il protocollo Bitcoin il 31 ottobre del 2008, ma ormai tutto lo chiamano così. 

Nakamoto lo annunciò sulla Cryptography Mailing List proprio in quella data scrivendo esplicitamente che si trattava di un PDF scaricabile da Bitcoin.org. 

Quindi non ha proprio alcun senso che quel PDF non debba essere ospitato e pubblicato su quel sito. 

Va ricordato che quel PDF conteneva l’intero protocollo iniziale di Bitcoin, anche se questo poi nel corso degli anni successivi ha subito qualche rara modifica. 

La causa di Craig Wright

Craig Wright diversi anni fa si è auto-definito come il vero Satoshi Nakamoto, ed ha fatto causa ai gestori del sito Bitcoin.org. 

Se fosse il vero Satoshi significherebbe che quel sito lo avrebbe creato lui, ma non lo controlla e ad oggi risulta essere assolutamente estraneo a quel sito. 

La denuncia è stata presentata per violazione del copyright, dato che Wright sostiene di essere l’autore di quel whitepaper e di non autorizzare Bitcoin.org a non pubblicarlo. Wright però ammette di non essere il proprietario di Bitcoin.org. 

Il problema è che i gestori del sito hanno scelto l’anonimato, nascondendosi dietro lo pseudonimo Cøbra, rifiutando di identificarsi presso il tribunale del Regno Unito. Questo gli ha impedito di partecipare al procedimento legale, e lo ha portato alla sconfitta. 

Infatti il giudice ha emesso la sentenza a favore di Craig Wright, sulla base del fatto che un imputato anonimo non può presentare osservazioni senza rivelarsi, e citando la decisione della Corte Suprema del Regno Unito del 2016 di R (su richiesta di C) contro il Segretario di Stato per la Giustizia. 

La non vittoria di Craig Wright

Pertanto il divieto di pubblicare il whitepaper sul sito Bitcoin.org non è il riconoscimento del diritto d’autore di Craig Wright su quel documento, ma solo il riconoscimento della sconfitta di Cøbra che ha scelto di rimanere anonimo. 

L’ipotesi è che l’obiettivo di Wright fosse proprio quello di fare venire allo scoperto Cøbra, e che forse ora al gestore anonimo del sito potrebbe convenire lasciarsi identificare. Anche perchè la condanna prevede anche che Bitcoin.org paghi le spese processuali di Wright, pari a 500.000 sterline (640.000 dollari). 

Difficilmente comunque Cøbra è Satoshi Nakamoto, dato che Satoshi è completamente scomparso da più di dieci anni. Anzi, è proprio a causa della sua scomparsa che probabilmente la prorpietà di Bitcoin.org è passata ad altri, ma sicuramente non è passata a Craig Wright. 

Nel 2021 il socio di Craig Wright, Calvin Ayre, scrisse su Twitter che la causa contro Bitcoin.org avrebbe obbligato Cøbra a rivelarsi, e lui rispose che avrebbe difeso il whitepaper di Satoshi a tutti i costi. 

All’epoca Ayre suggeriva piuttosto esplicitamente che il copyright di quel whitepaper fosse di Wright, ma a quanto pare il giudice da questo punto di vista non ha dato ragione al sedicente Satoshi (detto anche Faketoshi). 

Sta di fatto però che all’url bitcoin.org/bitcoin.pdf è ancora possibile scaricare il mitico PDF originale. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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