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Prezzo dell’oro verso i 3.700$, e Bitcoin verso i 135.000$

Robert Kiyosaki ci ha ormai abituato a grosse sparate sul prezzo di Bitcoin e dell’oro, ma questa volta ha voluto addirittura azzardare delle cifre precise. 

È convinto che l’economia globale, e quella USA in particolare, avrà dei problemi, e che le conseguenze saranno un forte apprezzamento sia dell’oro che di Bitcoin. 

La previsione sul prezzo dell’oro e del Bitcoin

Secondo il celebre autore di “Rich Dad Poor Dad”, il prezzo dell’oro potrebbe salire per la prima volta sopra i 2.100$. 

Fino ad ora il livello massimo mai raggiunto sono stati i 2.080$ l’oncia di marzo dell’anno scorso e di maggio di quest’anno. 

A dire il vero, se si considerasse anche la perdita di valore reale del dollaro nel corso degli anni a causa dell’inflazione, il valore massimo sarebbero i 1.920$ di settembre 2011, o forse addirittura gli 870$ di gennaio 1980, ma in genere questo tipo di confronti si fa sulla base del valore nominale. 

Fino a luglio 2020 l’oro non aveva mai superato i 2.000$ l’oncia in tutta la sua storia, ed un anno fa era sceso a solo poco più di 1.700$. 

Come si nota da questi dati, il livello di prezzo dell’oro nel corso degli anni risulta essere davvero poco volatile. 

A partire da novembre 2022 ha iniziato una risalita che lo ha portato prima sopra i 1.950$, a febbraio di quest’anno, e poi addirittura di nuovo a 2.080$ a maggio. 

Ad inizio ottobre 2023 era risceso poco sopra i 1.800$, ma ormai da un paio di settimane abbondanti è in forte risalita. 

Venerdì scorso è quasi risalito a 2.000$ l’oncia, ed a questo punto sembra che questo traguardo sia dietro l’angolo. 

Secondo Kiyosaki questo trend continuerà, a presto potrebbe anche riuscire a salire per la prima volta nella storia sopra i 2.100$ l’oncia, facendo registrare i nuovi massimi storici. A quel punto potrebbe anche decollare ed andare verso i 3.700$. 

La previsione su Bitcoin

La previsione di Kiyosaki su Bitcoin è ancora più ottimistica. 

Sostiene infatti che potrebbe iniziare una nuova bullrun che lo potrebbe portare a far segnare i nuovi massimi storici a quota 135.000$. 

Fino ad oggi ci sono state tre grandi bullrun, tutte verificatesi l’anno seguente a quello dell’halving. 

Insomma, ci sono stati tre halving (2012, 2016 e 2020), ed in tutti e tre i casi l’anno dopo si è gonfiata una grossa bolla speculativa (2013, 2017 e 2021). 

Durante la prima bolla il prezzo era salito a 1.100$, durante la seconda a 20.000$, e durante la terza a 69.000$. 

A dire il vero nel 2021 in molti si aspettavano facesse un x5 dai precedenti massimi, al posto che un x3,5, ma il ban cinese fece mancare parte dei capitali nella seconda metà dell’anno affinchè si potessero toccare i 100.000$. 

L’ipotesi di Kiyosaki quindi non sembra affatto assurda, pur essendo decisamente ottimistica. 

Qualora la bullrun si innescasse già nel corso dell’anno del prossimo halving (aprile 2024), oppure già a fine 2023 con uno sfondamento forte e potente dei 30.000$, e continuasse anche nel 2025 non è assurdo immaginare un x2 abbondante dall’attuale massimo storico.

La riduzione dell’offerta di Bitcoin: la relazione con il prezzo dell’oro

Alla base di questa dinamica dovrebbe esserci la riduzione dell’offerta sui mercati. 

In particolare per quanto riguarda Bitcoin, l’halving dimezzerà la creazione di nuovi BTC, e dato che questi vengono dati in premio ai miner che li vendono per finanziare le grosse spese della loro attività, la riduzione dell’offerta è un’ipotesi molto probabile. 

A ciò si deve aggiungere che molti possessori di Bitcoin sembra abbiano già deciso di non vendere, perchè il 76% di tutti i BTC esistenti risultano essere di proprietà di hodler a lungo termine che non hanno spostato le loro monete negli ultimi 155 giorni.

Più BTC vengono di fatto immobilizzati, meno ce ne saranno disponibili sui mercati, e l’eventuale approvazione degli ETF su Bitcoin spot negli USA non farà che accentuare questa dinamica. 

I guadagni degli holder

Il motivo alla base della scelta di immobilizzare i Bitcoin (perlomeno per ora) è che il trend di crescita del valore li sta facendo apprezzare sempre di più. 

Ad esempio MicroStrategy, che a partire da agosto 2020 ha acquistato in totale 158.245 BTC ad un prezzo medio di circa 27.000$, in questo momento ha accumulato un guadagno non realizzato pari a circa 60 milioni di dollari. 

Molti holder di BTC lo hanno comprato ad un prezzo inferiore a quello attuale, o prima del 2021, o nella seconda metà del 2022, o nei primi mesi del 2023. 

In altri termini, solo coloro che hanno acquistato BTC da gennaio 2021 a maggio 2022 sono ancora in netta perdita, se non li hanno venduti, mentre tutti gli altri o sono solo in leggera perdita, o sono in pari, o sono in guadagno. Alcuni di questi sono anche in forte guadagno. 

Se il trend sembra essere quello di un’ulteriore crescita, è ovvio che gli holder possano decidere di non vendere, perlomeno per ora. 

In un tale quadro la previsione di Kiyosaki sembra davvero tutt’altro che assurda, sebbene decisamente molto ottimistica. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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