Ieri, si è verificato un record storico per il numero complessivo di transazioni registrate in un giorno sulla blockchain di Polygon e per il relativo costo delle fee.
Stando ai dati di PolygonScan, sono state registrate in un solo giorno quasi 16,5 milioni di transazioni, contro le 6,2 milioni di transazioni di mercoledì, e le 2,9 milioni di martedì.
Summary
Il record storico delle transazioni e delle fee su Polygon
Da notare che da aprile fino all’altro ieri non erano mai state superate le 3 milioni di transazioni giornaliere, ed in precedenza non era mai accaduto che venissero superate le 10 milioni.
Il precedente record storico assoluto risaliva al 16 giugno del 2021, in piena bullrun, quando ne furono registrate poco meno di 9,2 milioni.
Fu però un caso, perchè da allora non furono mai più superate le 9 milioni di transazioni giornaliere.
Anzi, una volta terminata la bull run, a novembre 2021, il numero medio di transazioni giornaliere era sceso sotto le 4 milioni, e da marzo 2022 questa soglia non era mai più stata raggiunta.
Quindi l’altro ieri si è registrato il nuovo massimo degli ultimi due anni, e ieri si è registrato il nuovo massimo storico di sempre.
L’aumento delle fee su Polygon
A questo punto è più che ovvio che le fee siano schizzate alle stelle.
Non bisogna dimenticarsi che il costo delle fee sulle transazioni non è né fisso né calcolato in percentuale sull’importo delle transazioni stesse.
Si tratta invece a tutti gli effetti di una competizione, in cui chi paga più fee si vede confermata la sua transazione prima degli altri. Quindi quando aumenta di molto la coda delle transazioni in attesa di conferma, l’unico modo per accelerare il processo di conferma è alzare le fee.
E così se il costo delle fee nei giorni scorsi era di 100 Gwei, ieri è schizzato ad oltre 7.000 Gwei, ovvero settanta volte di più.
Oggi invece è tutto tornato nella norma, con il costo delle fee per una transazione da approvare velocemente sceso sotto i 400 Gwei.
I costi più elevati si sono registrati sugli swap di token sulla blockchain, arrivando fino a 5$ per swap. Oggi tale costo è tornato a meno di 0,50$.
Nonostante ciò, tali costi sono comunque sempre rimasti ben sotto quelli della rete principale di Ethereum, dove invece sono arrivati anche a 30$ o 50$.
La causa dell’aumento
La causa di questo improvviso boom è l’aumento repentino del conio di token PRC-20, effettuato su larga scala.
PRC-20 è un nuovo standard di token su Polygon ispirato agli Ordinals di Bitcoin.
In particolare negli ultimi due giorni si è verificato un picco di conio di token PRC-20 denominati POLS, ovvero token che vengono creati utilizzando i dati delle chiamate transazionali sulla blockchain Polygon, al posto del normale standard dei token ERC-20.
I token PRC-20 di Polygon, però, sono differenti rispetto agli Ordinals di Bitcoin, perchè utilizzano i dati delle chiamate di transazione per generare token o artefatti di immagini unici, simili a NFT, ed incorporati nelle transazioni di rete.
Se il 15 novembre il picco orario di generazione di token PRC-20 sulla rete Polygon era stato di circa 517.000, ieri è schizzato ad oltre 40,8 milioni.
I layer-2 e le fee
Il fatto è che la principale utilità dei layer-2 è proprio quella di ridurre le fee.
Infatti, nonostante il picco, le fee medie su Polygon sono rimaste ampiamente sotto a quelle su Ethereum (Polygon è un layer-2 di Ethereum).
Quindi una forte impennata delle fee su un layer-2 causata da un conio di massa di nuovi token non è propriamente una buona cosa per un layer-2.
Oltretutto, non bisogna dimenticarsi che Polygon ha due grandi rivali, Optimism e soprattutto Arbitrum, a cui di recente si è aggiunto anche il layer-2 di Coinbase chiamato Base.
Tuttavia, ad esempio analizzando i prezzi di mercato di MATIC (Polygon), OP (Optimism) e ARB (Arbitrum), scopriamo che nelle ultime 24 ore MATIC ha perso il 6%, mentre ARB ha perso quasi il 6,5%. OP invece si è fermato a -3,3%.
Anzi, prendendo in esame gli ultimi sette giorni, Polygon è a +1,6% mentre Arbitrum a -7,4%, con Optimism a +2,2%.
Quindi i mercati crypto non hanno reagito per niente male al piccolo problema su Polygon.