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Halving Bitcoin: miner e trader si preparano per il 2024

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L’halving del Bitcoin previsto per la primavera del 2024 dimezzerà le ricompense del mining e ridurrà l’offerta di BTC in circolazione, facendo crescere la domanda.

Gli analisti prevedono che la scarsità di Bitcoin generata dall’halving, potrà innescare un aumento di valore e portare la criptovaluta a superare i 40.000 dollari.

L’halving avviene ogni quattro anni, con il primo risalente al 2012. Storicamente, l’evento ha fatto crescere il Bitcoin sul mercato, oltre a rendere il mining meno impattante sull’ambiente.

Questo perché con la diminuzione delle ricompense, i miner con attrezzature obsolete abbandonano la rete, in quanto i costi di manutenzione superano il guadagno.

I vecchi miner vengono sostituiti da nuovi utenti privati e società, con un hardware aggiornato capace di lavorare con consumi ridotti.

Oltre all’halving, i trader sono in attesa degli ETF Spot Bitcoin, richiesti da Blackrock e altri importanti asset manager.  Un verdetto positivo da parte della SEC permetterebbe di investire nella criptovaluta tramite i metodi della finanza tradizionale.

Di conseguenza, i trader fuori dal settore degli asset digitali potrebbero portare un nuovo afflusso di capitale al Bitcoin e farlo aumentare di valore.

Bitcoin ETF è una nuova criptovaluta creata proprio per celebrare gli ETF Spot, basato su una meccanica di burning divisa per tappe. Il token BTCETF è basato sulla blockchain di Ethereum, quindi non è legato in alcun modo al Bitcoin.

Bitcoin ETF

La presale del progetto ha attirato numerosi investitori, raccogliendo più di 1 milione di dollari nel giro di poche settimane. Al momento, il BTCETF viene venduto a 0,0056 dollari, un valore che aumenterà ad ogni fase della presale.  

La tokenomics di Bitcoin ETF prevede un’offerta totale di 2.100.000.000 BTCETF, dei quali il 40% verrà utilizzato per la presale, il 25% per il burning, un altro 25% per lo staking e il restante 10% per la liquidità. 

Il marketcap iniziale previsto è di 12.390.000 dollari, una cifra che lascia un buon margine di crescita alla criptovaluta.

Per diminuire gradualmente l’offerta e aumentare la domanda di BTCETF, il team ha diviso il burning dei token in cinque tappe diverse:

  • Il volume di trading di BTCETF raggiunge 100 milioni
  • Approvazione del primo ETF su Bitcoin negli Stati Uniti
  • Lancio del primo ETF su Bitcoin negli Stati Uniti
  • Il patrimonio gestito dall’ETF Bitcoin arriva a 1 miliardo di dollari
  • Il valore del Bitcoin supera i 100.000 dollari

Il raggiungimento di ogni tappa prevede il burning del 5% dei BTCETF e la riduzione dell’1% della tassa sulle vendite. I trader possono guadagnare dalla crescita del BTCETF sul mercato, generata dalla scarsità progressiva del token.

È inoltre possibile fare stake del BTCETF sin dalla presale, in modo da ottenere ricompense passive. Queste verranno distribuite nell’arco di cinque anni e calcolate in base allo staking pool e all’APY, attualmente al 207%.

Bitcoin Minetrix

Gli analisti prevedono che con l’halving il mining potrebbe diventare instabile, proprio per l’abbandono della rete da parte di importanti società di mining. Questo potrebbe lasciare spazio a nuove soluzioni, come ad esempio il cloud mining di Bitcoin Minetrix.

A differenza di altri servizi di cloud mining presenti sulla rete, Bitcoin Minetrix non presenterà alcun contratto vincolante e si baserà sullo staking del token nativo BTCMTX.

I titolari del token ne saranno i pieni proprietari e potranno metterlo in stake per ottenere crediti di mining. Questi crediti si potranno bruciare per generare hash rate sul cloud mining di Bitcoin Minetrix, al fine di ricevere ricompense in BTC.

Si tratta di un sistema innovativo chiamato Stake-To-Mine che verrà attivato con il lancio della piattaforma, previsto dopo la presale.

Finora, Bitcoin Minetrix ha raccolto più di 4,1 milioni di dollari in presale, con il BTCMTX venduto a 0,0117 dollari. Gli investitori della presale, possono fare staking e guadagnare ricompense in BTCMTX con un APY del 142%

 *Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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