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SEC, FOMO e il gioco del prezzo: le crypto tra le speranze degli ETF su Bitcoin

La Securities and Exchange Commission (SEC) rinnova l’avviso contro il “Fear of Missing Out” (FOMO) nel prezzo delle criptovalute, in un contesto di crescente attesa per l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin. 

Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

SEC: l’effetto “FOMO” sul prezzo durante l’aumento delle aspettative per gli ETF su Bitcoin

Come anticipato, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha emesso un nuovo avvertimento sugli investimenti crypto FOMO pochi giorni prima dell’approvazione anticipata degli exchange-traded fund (ETF) spot di Bitcoin (BTC).

In un post datato 6 gennaio su X (ex Twitter), l’Office of Investor Education della SEC ha ribadito i rischi associati agli asset digitali, inclusi meme stock, criptovalute e token non fungibili (NFT).

Il post “Say no go to FOMO” è comparso inizialmente il 23 gennaio 2021, durante un mercato rialzista delle criptovalute e delle azioni che ha visto Bitcoin, Ether (ETH) e altre altcoin raggiungere nuovi massimi storici entro novembre 2021. 

È stato riproposto circa a marzo 2022, durante il raffreddamento dei mercati.

L’avviso ha alimentato speculazioni sui social media riguardo a una possibile imminente approvazione degli ETF su Bitcoin prima della scadenza del 10 gennaio. 

La SEC ha richiamato l’attenzione sugli influencer e celebrità che promuovono asset crittografici, sottolineando la necessità di non basare le decisioni finanziarie solo sulle raccomandazioni di personaggi popolari.

Il rapporto ha anche evidenziato le sanzioni inflitte a celebrità, come Kim Kardashian, per la promozione non dichiarata di criptovalute

La SEC ha avvertito gli investitori della volatilità potenziale associata a trend e influencer, sottolineando che, sebbene inizialmente attraenti, le perdite possono accumularsi rapidamente in assenza di tali figure.

L’industria delle criptovalute attende ora con trepidazione gli ETF su Bitcoin, con l’analista senior di Bloomberg ETF, Eric Balchunas, che prevede l’approvazione della maggior parte dei richiedenti entro la settimana, specialmente quelli che hanno soddisfatto i requisiti prima del 29 dicembre.

Aspettative contrastanti sull’ETF Bitcoin negli USA

Come sappiamo, per oltre un decennio, i sostenitori del settore hanno implorato la Securities and Exchange Commission (SEC) di approvare un exchange-traded fund (ETF) spot su bitcoin negli Stati Uniti, previsto per aprire le porte agli investimenti istituzionali. 

Ora che sembra mancare poco a tale traguardo, le opinioni divergono sul possibile impatto sul mercato delle criptovalute in caso di approvazione.

Gabor Gurbacs, direttore della strategia degli asset digitali di VanEck, suggerisce che, sebbene un ETF spot possa generare “trilioni di valore” a lungo termine, l’impatto iniziale degli ETF statunitensi su Bitcoin potrebbe essere sovrastimato. 

Di conseguenza porterebbe solo a flussi iniziali di “poche centinaia di milioni di denaro (per lo più riciclato)”.

Altri analisti prevedono che l’approvazione richiederà agli emittenti di ETF di acquistare decine di miliardi di dollari di bitcoin per soddisfare la domanda istituzionale, portando a un significativo cambiamento nelle dinamiche di domanda e offerta.

Un’analisi degli afflussi verso l’SPDR Gold Shares ETF (GLD), il primo ETF spot sull’oro negli Stati Uniti, indica un accumulo significativo nelle prime settimane e un patrimonio totale attuale di 57,37 miliardi di dollari. 

Analogamente, il QQQ di Invesco, lanciato prima dello scoppio della bolla delle dotcom, ha registrato afflussi iniziali notevoli, evidenziando le potenziali dinamiche di flusso di capitali nel contesto degli ETF.

E più recentemente, il ProShares Bitcoin Strategy ETF (BITO), basato sui futures su bitcoin, ha raccolto circa 1,5 miliardi di dollari, corretti per l’inflazione. 

Ciò è accaduto nei primi 30 giorni dalla sua introduzione nell’ottobre 2021, periodo caratterizzato da un sentimento estremamente positivo nelle classi di asset crypto.

Un ulteriore punto da considerare riguarda l’andamento dell’economia globale, con tassi di interesse privi di rischio in aumento in tutto il mondo e le finanze familiari che mostrano segni di deterioramento. 

In questo contesto macroeconomico, le prospettive per una rapida adozione degli ETF spot sembrano favorevoli al mainstream finanziario.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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