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La ripresa delle criptovalute nel 2023: analisi dei rendimenti e prospettive per il 2024

Si è da poco concluso un anno che potremmo definire di ripresa per le criptovalute e in questo articolo c’è la volontà di mettere nero su bianco quali sono stati i numeri e i rendimenti raggiunti da alcune delle principali crypto nel 2023. 

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Figura 1. Tabella riassuntiva performance crypto

Dalla tabella visibile in figura 1 si nota come dopo un 2022 disastroso per tutte le criptovalute, nessuna esclusa, il 2023 sia stato invece un anno di rimbalzo e di generale crescita per tutto il settore.

Ovviamente non tutte le crypto hanno fatto segnare uguali rendimenti e neppure simili in certi casi.

Ad esempio, è facile individuare come migliore crypto, in questa lista, Solana (SOL), che ha superato ritorni del 900% nel 2023.

Solana è un ecosistema che molti definiscono alternativo a Ethereum (ETH), che invece porta a casa il 90,22% nell’anno appena trascorso. C’è, però, da sottolineare come il rendimento del 2022 di Ethereum sia stato meno grave (-68,6%) rispetto alla debacle di Solana (-94,15%).

Al momento al token di Solana servirebbe un rendimento del 173% circa per ritornare sui massimi storici, fatti segnare a 260$. Ethereum invece dista un 94% dal suo “all time high” fatto registrare a 4.877$.

Ottime performance da parte di Bitcoin (BTC), fresco di approvazione da parte della SEC per il via libera alla vendita di ETF Spot su BTC, che ha fatto segnare un rialzo di ben 155,79% nel 2023.

Al momento, l’ATH, ovvero il massimo storico, dista ancora di un -38,13%. Insomma, una bella ripresa dopo un anno particolarmente difficile (-64,07%) come il 2022. 

Tra le altre crypto più performanti del 2023 e ancora non citate si trovano RAY, LINK, ADA, FTM e AAVE, tutte con rendimenti superiori al 100% nel 2023.

Tra le peggiori invece troviamo APE, CVX, 1INCH, BNB (che non ha certamente beneficiato delle multe a Binance e al suo fondatore Changpeng Zao), ATOM e DOGE, con rendimenti contenuti tra il -55,63% e il 27%.

Figura 2. Tabella riassuntiva performance crypto ordinata per “ToATH”

Provando a guardare la medesima tabella da un altro punto di vista, ovvero ordinando le varie crypto dalla più vicina al suo massimo storico alla più distante, si osserva una classifica ben diversa dalla precedente. 

Per esempio AXS, token di Axie Infinity operante nel settore del gaming (e non solo), nonostante un discreto 46,01% nel 2023 (discreto trattandosi di crypto), dovrebbe fare una performance di oltre il 2000% per ritornare sui massimi mai toccati. Se la passano molto meglio BTC (necessario un 61,6% per tornare sui massimi), ETH e BNB che entrambe al momento valgono la metà del valore massimo mai raggiunto. 

Anche SOL, nonostante un anno strabiliante, dovrebbe più che raddoppiare il suo valore per ritornare al massimo prezzo mai registrato. 

Via via scorrendo la lista, troviamo una manciata di crypto che ai prezzi attuali dovrebbero più che triplicare, se non decuplicare (come il caso di MANA, RAY, LRC, 1INCH, SAND e altre) il loro valore per ritornare sui massimi storici.

Chiaro è che se c’è un settore che ha abituato gli investitori a ritorni strabilianti, questo è proprio quello delle crypto. Sarebbe difficile ipotizzare rendimenti superiori al 1.000% sulle principali azioni in brevi lassi temporali, o su altri prodotti come materie prime od obbligazioni. Ma le crypto hanno mostrato molte volte nel passato che sono potenzialmente capaci di ritorni molto positivi, così come molto negativi.

Per molti il 2024 potrebbe essere un anno positivo, le aspettative di crescita in anni come questo in cui ci sarà l’halving (ovvero il dimezzamento dell’offerta di Bitcoin) sono da sempre sinonimo di rialzi importanti per Bitcoin stesso e in generale per tutte le criptovalute.

Si è accennato all’inizio dell’articolo come siano stati approvati gli ETF su Bitcoin, il che è un ulteriore segnale di quanto la criptovaluta sia sempre più integrata con il mondo della finanza.

Ad oggi il mercato delle crypto rimane ancora piuttosto volatile, forse proprio l’avvento degli ETF e le prime regolamentazioni del settore potrebbero contribuire a migliorarne la stabilità e l’escursione massima giornaliera, ma fino ad allora è sempre valido il consiglio di non investire grosse porzioni del proprio portafoglio in settori molto volatili e rischiosi per non incorrere in mal di pancia indesiderati. 

Che il 2024 sia l’anno delle crypto? C’è chi ci scommette, come sempre basterà avere un po’ di pazienza per scoprirlo, per il momento il prossimo appuntamento da segnare sul calendario è tra aprile e maggio, periodo in cui verosimilmente avverrà il tanto atteso halving di Bitcoin.

Alla prossima e buon trading!

Andrea Unger

Andrea Unger
Andrea Unger
Trader e autore italiano noto per essere l’unico quattro volte campione del mondo di Trading (2008, 2009, 2010, and 2012). Laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Milano, membro del MENSA, trader indipendente dal 2001.
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