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Previsioni Ripple: come si comporterà XRP nel 2024?

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Ripple è ormai ben conosciuto nel settore delle criptovalute, tanto da occupare il sesto posto per market cap nella classifica generale. XRP ha vissuto alti e bassi costanti negli ultimi tempi, anche a causa della causa legale avviata dalla SEC statunitense e che va ormai avanti da anni.

Mentre il mercato delle crypto è in verde e le previsioni per BTC sono sempre migliori, cosa può fare XRP nel futuro prossimo? Cadrà o risalirà? Intanto arrivano nuovi progetti a far parlare di sé, come SMOG, l’ultima meme coin arrivata su Solana, che ha fatto 20x con il listing e oggi è a quasi +70% in sole 24 ore.

Ripple: di cosa si tratta?

Creato da Ripple Labs, XRP è sempre stato molto più di una semplice criptovaluta: si tratta infatti di un progetto ambizioso volto a trasformare il modo in cui il denaro viene spostato in tutto il mondo. 

L’intenzione di Ripple è quella di fornire un’alternativa efficiente ed economica al sistema bancario SWIFT esistente: tramite XRP è possibile ottenere transazioni internazionali più veloci e a basso costo, rendendo i trasferimenti di denaro facili proprio come lo è inviare un’e-mail.

Ma, dato che la criptovaluta è stata creata per non dover ricorrere a intermediari finanziari, come le banche, nel corso degli anni XRP è stato vissuto come un progetto estremamente controverso. 

Allora, cosa può accadere a XRP nei prossimi anni? Ecco l’opinione di Grzegorz Drozdz, analista di mercato di Conotoxia.

Cronologia dei prezzi di XRP

Allo scopo di comprendere meglio il potenziale di un progetto, può essere utile guardare al passato per individuare tendenze e indicatori che possano offrire indicazioni valide in merito. Per quanto riguarda XRP, fino a questo momento il suo cammino è stato caratterizzato da massimi incredibili, cadute ripide e lunghi periodi di declino costante.

Il lancio del token è avvenuto nel 2013, ma il suo prezzo non ha creato grande hype fino alla corsa al rialzo del 2017, quando il token ha subito notevoli aumenti di valore. Secondo Drozdz: “La storia dei listing di XRP inizia nel 2018, un anno cruciale per Ripple (la società alla base di XRP)”. 

Successivamente, il lancio di xRapid da parte di Ripple è stato un momento decisivo, in quanto XRP, in questo modo, aveva intenzione di rivoluzionare il trasferimento di denaro, anche all’interno del sistema bancario. La risposta del mercato a questa novità è stata a dir poco fenomenale.

“In brevissimo tempo, il prezzo di XRP è salito alle stelle fino al 1820%”, continua Drozdz. Da 0,2 dollari, infatti, XRP è salito a 3,84 dollari, un massimo storico che naturalmente ha entusiasmato gli investitori. 

Tuttavia, come osserva Drozdz, questo hype terminò molto presto: “La criptovaluta è poi crollata del 93% nel giro di pochi mesi, lasciando un forte ricordo della natura volatile del mondo delle criptovalute.”

Nel 2021, durante il mercato rialzista, XRP ha nuovamente fornito rendimenti significativi agli investitori, infatti in sei mesi la criptovaluta è aumentata di un impressionante 710%, raggiungendo quota 1,96 dollari. A questo è però seguito un trend costantemente al ribasso, infatti il valore di XRP è gradualmente sceso fino a 0,3 dollari.

C’è anche da ricordare che Ripple è impegnata in una battaglia legale pluriennale con la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, evento che ha influenzato il prezzo di XRP negli ultimi anni. 

Di recente, Ripple ha però registrato delle vittorie parziali: la prima si è verificata quando un giudice ha stabilito lo scorso anno che Ripple non era un titolo, come sostenuto dalla SEC, ma che tuttavia ha infranto la legge vendendo direttamente a investitori istituzionali. Questa prima vittoria ha fatto salire il prezzo di XRP di oltre l’80% da un giorno all’altro.

La seconda vittoria è arrivata quando un giudice ha invece bloccato il tentativo della SEC di appellarsi alla sentenza, provocando nuovamente un’azione di prezzo positiva per XRP. La terza vittoria è arrivata nell’ottobre dello scorso anno, quando la SEC ha archiviato il proprio caso contro l’amministratore delegato e presidente esecutivo della società. 

Oggi XRP è in salita di oltre il 4% nelle 24 ore, ed è scambiato a $0,5728, registrando una crescita di quasi il 10% nell’ultima settimana. Come sottolinea Drozdz, il passato potrebbe non necessariamente predire il futuro, ma può offrire preziosi spunti per aiutare a guidare le decisioni di investimento.

XRP: cosa accadrà in futuro?

Molti investitori si interrogano su quale sarà il futuro di XRP dopo la recente serie di vittorie consecutive di Ripple contro la SEC, avvenute lo scorso anno. Secondo Drozdz: “La risoluzione parziale della controversia con la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti potrebbe potenzialmente stimolare la crescita di XRP nel prossimo futuro”.

Tuttavia, Drozdz tempera il suo ottimismo con una nota di cautela, sottolineando che: “La controversia non è stata ancora del tutto risolta. Sebbene i recenti sviluppi siano certamente incoraggianti, non possiamo essere completamente certi della traiettoria futura di XRP.”

Se la controversia con la SEC raggiungesse una conclusione finale favorevole, è ragionevole prevedere che l’interesse degli investitori per XRP potrebbe aumentare, portando il suo valore a crescere.

Tuttavia è importante ricordare, come sottolinea Drozdz, che si tratta solo di previsioni, che quindi non offrono certezze in merito all’andamento dell’asset: nel corso degli anni ne sono state fatte diverse.

Per esempio, il manager degli hedge fund di criptovaluta, Thomas Kralow, aveva previsto che XRP avrebbe raggiunto i 30 dollari per coin nel 2023, ma tale previsione non tiene conto dell’improbabilità matematica che XRP raggiunga questo prezzo.

Infatti, l’offerta totale di 100 miliardi di coin significa che la capitalizzazione di mercato di Ripple dovrebbe ammontare a 3 trilioni di dollari, ovvero più del doppio dell’attuale capitalizzazione di mercato di tutte le criptovalute messe insieme.

Drozdz fornisce una visione equilibrata di due scenari: una prospettiva rialzista, guidata da una maggiore popolarità e da risultati della controversia con la SEC a favore di Ripple, e una visione ribassista, potenzialmente influenzata dal calo degli interessi, dalla progettazione dei token e da una più ampia vendita sul mercato.

Nel primo caso, la recente serie di vittorie consecutive contro la SEC ha già creato un effetto a catena sul prezzo di XRP. Tuttavia, la tendenza al ritorno al prezzo di base prima della sentenza indica che il mercato ritiene che il progetto potrebbe non essere ancora fuori pericolo.

Ulteriori sentenze favorevoli e sviluppi legati al contenzioso in corso potrebbero aumentare il prezzo di XRP, ma è ancora da vedere se il prezzo rimarrà alto o diminuirà in seguito. Inoltre: “Una ripresa su larga scala nel mondo delle criptovalute potrebbe essere un vantaggio per XRP. Se le altre criptovalute aumentassero, XRP potrebbe cavalcare l’onda”, sostiene Drozdz.

Nel secondo caso, quello pessimista, la risoluzione del contenzioso in corso potrebbe, paradossalmente, portare ad un calo del prezzo di XRP. “Una volta che l’entusiasmo per la causa si sarà attenuato, potremmo vedere un calo di interesse per XRP. Ciò potrebbe, a medio termine, avere un impatto negativo sul suo prezzo”, spiega Drozdz.

Ci sono anche preoccupazioni sull’utilizzo di XRP nel sistema di pagamento transfrontaliero di Ripple: la valuta è in gran parte ridondante e potenzialmente non è necessaria per il funzionamento di tale sistema. 

Anche se XRP viene utilizzato per regolare i pagamenti, il valore di XRP non influisce sulla funzionalità del sistema, poiché i pagamenti vengono regolati in valore fiat, per cui può comunque essere inviato indipendentemente dal fatto che XRP sia pari a $1 o 1 centesimo, fornendo scarsi incentivi per un’azione positiva dei prezzi.

Intanto occhi puntati su nuovi progetti che sembrano essere molto promettenti, come SMOG, la nuova meme coin di Solana, che ha fatto 20x con il listing e oggi è a quasi +70% in sole 24 ore.

SMOG è il nuovo progetto di meme coin da tenere d’occhio

Mentre il destino di XRP sembra incerto e aperto a diversi scenari, arriva Smog, un nuovo progetto di meme coin della rete Solana, che è stato in grado di fare 20x dopo i listing su Jupiter DEX ed Ethereum. 

Oggi è a quasi +70% in sole 24 ore, scambiato a $0,08642, una crescita impressionante per un progetto nuovo di zecca. Ma perché tutti puntano su SMOG se si tratta solo di una meme coin? In realtà il token assumerà utilità, visto che è in progetto la realizzazione di una piattaforma di staking con APY intorno al 40-50%.

La finalità del progetto appare chiara dalla roadmap, suddivisa in tre fasi, i cui punti principali sono la costituzione di una community di Fedeli, da incrementare fino a 100.000 utenti, e il lancio di vari airdrop, il primo dei quali è già in corso.

Anche la tokenomica rende chiare le intenzioni del team, in quanto destina il 50% al marketing, che quindi assume una rilevanza centrale, il 35% per i premi degli airdrop, che quindi si presume siano consistenti, il 10% per il lancio sui CEX e un ultimo 5% per aggiungere liquidità sui DEX.

Per acquistare SMOG e partecipare al primo airdrop attualmente in corso, basta avere o scaricare un crypto wallet compatibile con Solana, come Phantom, da collegare alla pagina ufficiale del progetto, per poi scambiare SOL, USDT o BONK con i token SMOG.

Sarà possibile comprare tramite Jupiter DEX, Birdeye o Ethereum, oltre che attraverso la pagina ufficiale del progetto. Per assicurarsi la partecipazione agli airdrop, sarà necessario iscriversi sulla piattaforma di Zealy e unirsi alla community di Smog, completare alcune missioni e guadagnare così punti utili alla partecipazione agli airdrop. 

Viste le premesse. SMOG ha ottime possibilità di crescere e anche di raggiungere exchange importanti come Binance, per cui vale la pena tenere d’occhio il progetto seguendolo sui vari social e valutare se investire prima che esploda. 

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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