HomeBlockchainBRICS rivoluziona il sistema di pagamento: crypto e blockchain al centro dell’iniziativa

BRICS rivoluziona il sistema di pagamento: crypto e blockchain al centro dell’iniziativa

I BRICS introdurranno un sistema di pagamento autonomo fondato sulle crypto e sulla tecnologia blockchain. 

In particolare, il consorzio BRICS sta sviluppando un sistema di transazioni basato sulla blockchain come parte di un obiettivo annuale volto a potenziare la presenza dei BRICS nel panorama del sistema monetario internazionale.

Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Blockchain e crypto: il lancio del sistema di pagamento indipendente dei BRICS

Come anticipato, i Paesi BRICS, costituiti da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, si impegneranno nella realizzazione di un sistema di pagamento basato sulle crypto e la blockchain, come riportato dall’agenzia di stampa russa TASS.

L’assistente del Cremlino, Yury Ushakov, ha dichiarato in un’intervista alla TASS che la creazione di un sistema di pagamento indipendente dei BRICS è un obiettivo cruciale per il futuro. 

Nello specifico focalizzato su strumenti all’avanguardia come le tecnologie digitali e la blockchain. L’importante è garantire che il sistema sia conveniente per governi, cittadini e imprese, efficace dal punto di vista dei costi e immune da interferenze politiche.

Questo impegno è parte di un piano specifico per l’anno corrente, mirato ad accrescere il ruolo dei BRICS nel sistema monetario internazionale. 

Da tempo, il gruppo BRICS sta cercando di ridurre la sua dipendenza dai dollari statunitensi nei regolamenti, un processo noto come de-dollarizzazione.

Ushakov ha confermato che si continuerà a lavorare per sviluppare l’Accordo sulle riserve contingenti, focalizzandosi sull’utilizzo di valute diverse dal dollaro USA. 

La settimana scorsa, un rapporto della TASS ha rivelato che il Ministero delle Finanze russo, la Banca di Russia e i partner BRICS collaboreranno alla creazione della piattaforma di pagamento multisided BRICS Bridge

Ciò con l’obiettivo di migliorare il sistema monetario globale.

Nel mese di febbraio, Klaas Knot, presidente del Financial Stability Board, ha scritto ai ministri delle finanze dei Paesi del Gruppo dei 20 (G20) evidenziando che gli asset crittografici, la tokenizzazione e l’intelligenza artificiale (IA) rimangono prioritari nel contesto del sistema finanziario globale.

Russia: CBDC al centro delle relazioni BRICS

Recentemente la Russia ha dichiarato che è pronta a utilizzare le valute digitali delle banche centrali (CBDC) come strumento per semplificare le transazioni tra i Paesi del blocco BRICS.  

In un’intervista a Sputnik, il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, ha annunciato che la Russia, in qualità di presidente del blocco, promuoverà un sistema per affrontare la frammentazione attuale del “sistema finanziario, di regolamento e di pagamento”.

Siluanov ha proposto la creazione di una piattaforma che collega i sistemi finanziari dei partecipanti, sottolineando che i gateway tecnologici per i regolamenti in valute digitali delle banche centrali sono già operativi. 

Questo sistema, denominato “ponte BRICS”, mira a garantire un giusto livello di uguaglianza e promuovere lo sviluppo delle relazioni commerciali tra i Paesi BRICS e le nazioni amiche.

Il ministro delle Finanze ha indicato che il blocco è disposto a testare il sistema con Paesi interessati a collegare i loro sistemi finanziari a quelli dei BRICS. 

Menzionando inoltre la possibilità di collaborazioni con la Cina, i vicini dell’Unione Economica Eurasiatica e i Paesi del Golfo Persico.

Sebbene la Russia stia attualmente testando il rublo digitale come CBDC, con la partecipazione di 30 istituzioni finanziarie nazionali fino alla fine di quest’anno, Siluanov non ha specificamente menzionato l’utilizzo del rublo digitale in questo nuovo sistema proposto.

La Cina, d’altra parte, ha già lanciato lo yuan digitale e sta esplorando le sue potenzialità per i regolamenti internazionali attraverso Mbridge. 

Ovvero un’iniziativa volta a collegare le economie di Cina, Hong Kong, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti con un circuito di pagamento CBDC comune.

Russia e Cina esplorano il Yuan per i prestiti internazionali

I principali attori dei BRICS, Russia e Cina, stanno considerando seriamente l’opzione di ridurre l’uso del dollaro americano nei prestiti internazionali. In particolare, scelgono di puntare allo yuan cinese come nuova moneta di riferimento. 

Il Ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, sta implicitamente suggerendo una possibile transizione dalla squadra dei dollari americani alla squadra degli yuan.

Il team BRICS lamenta preoccupazione nei confronti del predominio del dollaro americano e sta cercando di coinvolgere altri paesi in un piano volto a rafforzare le proprie valute.

La Russia è pronta a accettare prestiti in yuan, ma attende il via libera dalla Cina. Se questa approvazione arriverà, segnerà una svolta significativa, con miliardi di dollari che non seguiranno la consueta traiettoria nei mercati finanziari globali.

L’obiettivo dei BRICS è mettere alla prova il dollaro USA, valorizzando lo yuan e altre valute locali. 

Tuttavia, va sottolineato che nulla è ancora definitivo. Siluanov ha dichiarato che, nonostante anni di discussione con la Cina, finora non ci sono state opportunità concrete.

Nel quadro più ampio, i BRICS mirano a liberarsi definitivamente dalla dipendenza dal dollaro USA. Sta emergendo l’idea di creare una propria valuta, simile all’euro. 

Siluanov ritiene che questa possa essere una valida alternativa al dollaro statunitense, consentendo ai paesi BRICS di fissare prezzi e parametri senza dover dipendere dal dollaro o dalla sua banca centrale.

Attualmente, queste sono solo voci. Il gruppo BRICS pianifica di approfondire la questione al prossimo vertice di ottobre, cercando di elaborare piani solidi che possano scuotere l’attuale status quo finanziario. 

Se riusciranno a ottenere ciò che cercano e il mondo inizierà a distaccarsi dal dollaro americano, sarà l’economia statunitense a risentirne maggiormente, con una potenziale caduta libera del dominio finanziario degli Stati Uniti su scala globale.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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