HomeCriptovaluteBitcoinPrezzo di Bitcoin (BTC) in netto calo: ecco perché

Prezzo di Bitcoin (BTC) in netto calo: ecco perché

A partire da ieri è iniziato un netto calo del prezzo di Bitcoin (BTC). 

L’attuale calo ha qualche somiglianza con quello di metà marzo, anche se per ora è di entità minore. 

Il calo del prezzo di Bitcoin (BTC)

Fino al 31 marzo il prezzo di BTC stava oscillando attorno ai 70.000$. 

Ieri però ha iniziato a scendere, portandosi prima sotto i 69.000$, poi sotto i 68.000$, ed oggi è poi sceso anche sotto i 67.000$. Questo calo sembra che possa continuare anche verso livelli più bassi, sotto i 66.000$ o forse anche più in basso. 

Da notare che a partire dal 14 marzo, dopo aver fatto segnare il nuovo massimo storico ad oltre 73.800$, iniziò una prima correzione, che portò il prezzo di Bitcoin fino a 60.000$, ma solo per poi tornare sopra i 70.000$ meno di due settimane dopo. 

Il prezzo attuale è in linea con quello di inizio marzo, anche se allora in pochi giorni passò da 61.000$ a 69.000$, per poi tornare a 61.000$ e rimbalzare subito a 66.000$. 

Si tratta comunque di un livello di prezzo molto più alto rispetto a quello di febbraio, quindi per ora si tratta solo di una nuova correzione dopo aver fatto registrare i nuovi massimi storici. 

Il livello di prezzo da cui è iniziata la scalata verso i massimi sono i 51.000$ di fine febbraio, pertanto se rimanesse sopra quella soglia si tratterebbe sempre e soltanto di una correzione, o di un ritracciamento dai massimi. 

I motivi del calo del prezzo di Bitcoin (BTC)

Sebbene vi siano due eventi che potrebbero spiegare questo calo, è possibile che abbiano fatto solamente da innesco. In altre parole, a partire da ieri potrebbe semplicemente essere iniziata una fase di calo che è stata accentuata da questi due eventi. 

Il primo sono i timori per una risalita dell’inflazione, soprattutto negli USA, che potrebbe portare ad un ulteriore rinvio del taglio dei tassi da parte della Fed. 

A preoccupare è in particolare la situazione geopolitica in Medio Oriente, ovvero uno dei territori da cui viene esportato più petrolio. 

Questo evento potrebbe aver innescato il calo di ieri, mentre per quanto riguarda quello di oggi l’innesco potrebbe essere stata una fake news sull’halving. 

Dato che la falsità di quella notizia è stata ormai svelata, il fatto che il calo continui sembra suggerire piuttosto chiaramente che non è stata la notizia a far scendere il prezzo, ma solo ad innescare un calo che probabilmente ci sarebbe stato lo stesso. 

La fake news sull’halving

Ieri era il primo di aprile, e come accade sempre in questo giorno sono state pubblicate e diffuse molte notizie false. 

Una di queste sosteneva che i miner di Bitcoin avrebbero dovuto già nei prossimi giorni aggiornare il software per il mining, passando giocoforza ad uno meno energivoro. Questo avrebbe reso più difficile il mining, rallentando le tempistiche di convalida dei blocchi e spostando l’halving a maggio. 

La notizia era palesemente falsa, anche perchè nessuno può imporre ai miner di aggiornare o cambiare il software che usano, ma il caso ha voluto che stanotte si verificasse realmente un piccolo rallentamento nella convalida dei blocchi. 

Si è trattato di un rallentamento per nulla anomalo, dato che ogni tanto per pura casualità ne avvengono, ed è durato poche ore. In questo momento ad esempio tutto sembra tornato alla normalità. 

Purtroppo questa curiosa combinazione ha spinto alcuni ingenui a credere che la notizia fosse vera, e quindi ha generato un po’ di paura sui mercati. Tuttavia tale paura sembra esserci ancora ora dopo che la notizia si è rivelata falsa, ed il block-time è tornato nella norma. 

Va però detto che questo piccolo rallentamento potrebbe aver fatto slittare l’halving dal 20 al 21 aprile.

Le previsioni sull’halving

Tutto ciò sta concorrendo a rendere le previsioni in merito all’halving poco credibili. 

L’halving avverrà sicuramente, attorno al 20 o al 21 di questo mese, ma l’impatto sul prezzo è in dubbio. 

D’altronde è molto probabile che i mercati lo abbiano già prezzato nei mesi scorsi, tanto che non era mai accaduto prima nell’intera storia di Bitcoin che vi fossero dei nuovi massimi storici di prezzo nei mesi appena precedenti ad un halving. 

In questo momento sembra che l’andamento del prezzo di BTC sul breve periodo sia in qualche modo inversamente collegato a quello del Dollar Index (DXY). 

Infatti mentre il prezzo di Bitcoin a marzo passava da 51.000$ ad oltre 70.000$ il Dollar Index scendeva da quasi 105 punti a meno di 103 punti. Quando il Dollar Index è tornato a salire il prezzo di Bitcoin ha iniziato a scendere, ed ora che DXY è tornato a 105 punti il prezzo di Bitcoin è sceso. 

A questo punto non è più tanto l’halving a fare da traino per il prezzo di Bitcoin, ma l’andamento del dollaro USA, che sta condizionando anche i mercati tradizionali, con le borse statunitensi che ieri hanno contribuito al calo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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