A quanto pare, c’è voluta la sentenza di 25 anni di prigione per i sette capi d’accusa, per far dichiarare a Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex CEO di FTX, di provare rimorso per le sue azioni.
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Sam Bankman-Fried: ora arriva il rimorso, dopo la condanna a 25 anni di prigione
In un’intervista con ABC News via email, Sam Bankman-Fried (SBF) ha dichiarato di provare ora rimorso per le sue azioni, che lo hanno portato ad essere condannato a 25 anni di prigione.
Ecco le parole riportate:
“È la maggior parte dei miei pensieri quotidiani. Non ho mai pensato che quello che stavo facendo fosse illegale. Ma ho cercato di rispettare uno standard elevato, e di certo non l’ho rispettato. Ho sentito e visto la disperazione, la frustrazione e il senso di tradimento di migliaia di clienti; meritano di essere pagati per intero al prezzo attuale”.
E poi, SBF ha continuato:
“Sono perseguitato, ogni giorno, da ciò che è andato perduto. Non ho mai avuto intenzione di fare del male a nessuno o di prendere i soldi di qualcuno. Ma ero l’amministratore delegato della FTX, ero responsabile di ciò che era accaduto alla società e quando sei responsabile, non importa perché le cose vanno male. Darei qualsiasi cosa per poter contribuire a riparare anche solo in parte il danno. Sto facendo quello che posso dal carcere, ma è profondamente frustrante non poter fare di più”
Queste sono le prime parole di rimorso pronunciate da Bankman-Fried, arrivate proprio dopo la sentenza sulla sua condanna a 25 anni di prigione.
E infatti, giovedì scorso, il giudice distrettuale Lewis Kaplan ha detto che SBF non aveva mai offerto una parola di rimorso per i suoi terribili crimini. In pratica, oltre alle sette diverse accuse di frode e cospirazione di cui SBF è colpevole, anche il “non rimorso” è stato considerato nella decisione per la sua pena.
Sam Bankman-Fried fa un passo indietro dopo la condanna a 25 anni di prigione
Il giudice Kaplan, che ha presieduto il caso, non ha utilizzato mezzi termini nel pronunciare la sentenza giovedì scorso.
E infatti, pare che abbia criticato Bankman-Fried per la sua mancanza di rimorso e ha sottolineato quello che ha percepito come un duplice tentativo di ritirarsi come una figura benevola.
Nel frattempo, però, FTX, un tempo gigantesco crypto-exchange valutato miliardi di dollari, si è sgretolato sotto il peso delle accuse di cattiva gestione e inganno. I suoi clienti sono rimasti in balia di perdite per miliardi di dollari.
Per il giudice, dunque, non ci sono dubbi sulla gravità dei crimini commessi e il profondo impatto sulle vittime, al punto di decidere per i 25 anni di prigione.
Eppure, mentre la difesa avrebbe dipinto SBF come un “goffo nerd matematico” guidato dalla logica, piuttosto che dalla malizia, l’accusa, invece, lo vede come un “calcolatore” che ha sfruttato la sua posizione per un guadagno personale.
Ad ogni modo, il team di difesa di Bankman-Fried ha dichiarato che farà ricorso in appello.
Le scommesse su Polymarket
Nella settimana della sentenza, ancora prima di conoscere questa ufficiale di 25 anni di prigione per Bankman-Fried, sulla piattaforma di mercato di previsione decentralizzata di Polymarket, gli utenti erano alle prese con le scommesse.
In pratica, Polymarket è una piattaforma in cui gli utenti acquistano e vendono azioni utilizzando crypto, per scommettere sulla probabilità che si verifichino eventi futuri. In genere, i temi delle scommesse sono di tipo politici, culturali, notizie e tecnologia.
Per il caso di Bankman-Fried, a inizio settimana scorsa, su Polymarket il range più puntato era quello tra i 20 e 50 anni di galera.
A chiusura del periodo dedicato alla scommessa, e cioè al giorno 28 marzo, la scommessa sulla pena di SBF ha visto raccogliere un totale di 365.398$, ma il range più puntato è cambiato.
E infatti, risulta che l’equivalente di quasi 235.000$ sia stato scommesso sulla pena di 5-10 anni, mentre quella “vincitrice” (20-30 anni) avrebbe raccolto 186.737$ in puntate.
