C’è una nuova questione in ambito MiCA, che riguarda la tecnica MEV – Maximum Extractable Value, adottata dagli operatori blockchain.
Da un lato, l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e Mercati (ESMA) la vede come un abuso di mercato, dall’altro alcuni esperti crypto invece la sostengono.
Summary
MiCA e la nuova questione sulla tecnica MEV tra l’ESMA e il settore crypto
Secondo quanto riportato, pare che l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e Mercati (ESMA) stia creando dei dubbi sulla tecnica MEV – Maximum Extractable Value, adottata dagli operatori blockchain.
In pratica, nelle proposte di regolamentazione nell’ambito del regolamento crypto MiCA – Market in Crypto Asset – l’ESMA ha dichiarato la tecnica MEV come sospetta e abuso del mercato.
La tecnica MEV prevede che gli operatori blockchain, e cioè coloro che aggiungono blocchi alla catena, possano riordinare le transazioni degli utenti per massimizzare i propri profitti. Il riordino delle transazioni avviene prima che queste vengano scritte nel libro mastro della catena.
La MEV viene inoltre definita come “tassa invisibile” sugli utenti, in quanto alcuni metodi per estrarlo, come gli attacchi sandwich e il front running, potrebbero intaccare direttamente i profitti degli utenti finali.
D’altro canto, però, il settore crypto non sembra essere d’accordo con l’Autorità ESMA, ma anzi c’è chi sostiene che sia una tecnica positiva per il sistema e chi, invece, crede che l’ESMA non dovrebbe neanche preoccuparsene.
MiCA e la questione sulla tecnica MEV: come risponde l’EUCI
Come anticipato, alcuni esperti di politiche crypto avrebbero affermato che la tecnica MEV non rientrerebbe nell’ambito della regolamentazione MiCA.
Ad esempio, Anja Blaj della European Crypto Initiative (EUCI), ha affermato quanto segue:
“Il MEV di per sé non dovrebbe assolutamente essere considerato un abuso di mercato e non dovrebbe avere una connotazione negativa. Ci sono scenari e tattiche molto limitati che hanno effetti simili a quelli degli abusi di mercato. Questo dovrebbe essere sottolineato più volte, poiché lo scopo del MEV è innanzitutto quello di compensare i bravi attori per il lavoro di convalida che svolgono”.
In generale, l’EUCI non solo sostiene che è una tecnica positiva, ma anche che l’applicazione del MiCA al MEV potrebbe portare a un eccesso di regolamentazione.
Il punto di riferimento a livello globale
Mentre si deciderà il da farsi sulla questione MEV, l’entrata in vigore della regolamentazione MiCA è prevista per questo 2024.
Secondo diversi esperti, il MiCA avrà un profondo impatto sull’intero settore crypto, tanto da poter diventare un punto di riferimento a livello globale per la regolamentazione crypto.
Nel frattempo, alcuni crypto-exchange hanno cominciato a prepararsi per adattarsi alle norme. A tal proposito, Bitget ha tenuto un Q&A per analizzare proprio l’impatto che avrà e sta già avendo il MiCA sui mercati crypto europei.