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Trade Republic consente anche il trading crypto

Trade Republic è una piattaforma di trading tedesca esistente dal 2015 e che da un po’ di tempo consente anche il trading crypto. 

Inizialmente consentiva il trading su azioni, ETF, e derivati, ma nel corso del tempo ha aggiunto anche le criptovalute. 

La cosa interessante è che si tratta a tutti gli effetti di una banca tedesca regolamentata da BaFin e Bundesbank, quindi con un livello di sicurezza di fatto istituzionale. 

Le crypto disponibili su Trade Republic

Il cuore della piattaforma è costituito dal trading di azioni ed ETF. 

A ciò però si aggiungono anche obbligazioni e derivati, e negli ultimi anni anche criptovalute. 

Per quanto riguarda i mercati crypto offre il trading di Bitcoin, Ethereum ed altre 50 criptovalute, ma non consente depositi o prelievi di crypto. 

Infatti i depositi ed i prelievi possono essere effettuati solo in valuta fiat (euro) mentre tutti gli asset scambiabili sono custoditi da depositari, tra cui la banca HSBC. 

Quindi non si può definire a tutti gli effetti un exchange crypto, perchè non è possibile depositare le proprie criptovalute per venderle. È una piattaforma di trading che consente anche, tra le altre cose, di comprare criptovalute, ma solo per rivenderle. 

Le caratteristiche e gli obiettivi

Trade Republic consente di fare scambi a partire da 1€. 

È pertanto una piattaforma di trading rivolta ad un pubblico di massa, prevalentemente retail, ed infatti offre diversi servizi che sono chiaramente rivolti a questo pubblico. 

Ad esempio offre la possibilità di impostare dei PAC (Piani di Accumulo), tipico strumento di investimenti degli investitori retail. 

Quello però per cui probabilmente è più famosa sono il 4% di interessi attivi sui depositi, e l’1% di saveback sulla carta. 

È infatti possibile attivare il 4% di interesse annuo sulla liquidità fino a 50.000€, con calcolo quotidiano e pagamenti mensili. 

Inoltre mette a disposizione dei suoi clienti una carta di debito Visa con cui fare acquisti dappertutto, ed al posto che offrire il solito cashback offre il cosiddetto saveback, ovvero l’1% degli acquisti fino a 1.500€ mensili può essere riversato sul proprio PAC.

Un altro servizio chiaramente destinato ai retail è il cosiddetto round-up, ovvero l’arrotondamento all’euro intero superiore delle spese effettuate con la carta, in modo da investire l’eccedenza automaticamente in un asset prescelto tra quelli disponibili. 

Il suo obiettivo è evidentemente quello di democratizzare l’accesso ai mercati finanziari, tanto che la società afferma di essere diventata la principale piattaforma di risparmio in Europa, anche con bonus repubblica commerciale.

Dichiarano quattro milioni di clienti provenienti da 17 Paesi differenti, con asset totali per circa 35 miliardi di euro.

La piattaforma non ha un suo token crypto. 

Gli investimenti su Trade Republic

Il prodotto di punta sono i PAC sugli ETF, perchè consentono di investire in modo diversificato su centinaia di azioni o obbligazioni anche con singole operazioni. 

In questo modo un utente anche alle prime armi può ottenere diversificazione con costi di gestione generalmente bassi, in particolare nella prospettiva di ottenere rendimenti sul lungo periodo. 

Inoltre ciò consente anche investimenti minimi, di importo minimo di 1€, cosa che apre le porte ad una moltitudine di piccoli investitori e speculatori retail.

Va tuttavia sottolineato che la commissione di spread risulterebbe essere del 2%, quindi non particolarmente conveniente. 

Un altro prodotto di successo, sempre legato al PAC, è il saveback, che mira a rendere ogni acquisto anche un piccolo investimento. 

In tal senso l’obiettivo che vuole raggiungere la società è quello di far passare il messaggio che iniziare ad investire è importante per chiunque.

Non c’è da stupirsi pertanto che la piattaforma abbia abilitato anche il trading crypto, dato che ormai molti investitori e speculatori retail sono molto interessati a questo tipo di investimenti. 

Trade Republic: Le nuove generazioni attirano le crypto

Piattaforme come Trade Republic sono nate con il preciso scopo di fornire servizi finanziari alle nuove generazioni. 

Si tratta di piattaforme in genere recenti, o molto recenti, differenti rispetto a quelle del passato che si rivolgevano ai boomers o alla GenX. 

I millennial hanno sicuramente prospettive ed obiettivi differenti, per non parlare della GenZ che però in genere non ha ancora sufficienti capitali da investire. 

Rivolgendosi a giovani con poca esperienza, tali piattaforme devono essere soprattutto molto facili da utilizzare, oltre che sicure, e devono fornire strumenti di investimento automatizzati per facilitare il più possibile gli investimenti a chi fa ancora fatica ad utilizzare gli strumenti più complessi. 

Le piattaforme tradizionali tendono a concentrarsi sulle generazioni dei boomer e della GenX, soprattutto perchè i loro clienti appartengono in gran parte a queste due generazioni. Per i millennial, e soprattutto per i GenZ, risultano ostiche da utilizzare, complesse, e poco comprensibili. 

Questa cosa ha aperto enormi spazi di manovra per chi vuole offrire un’esperienza di investimento nuova e semplificata alle nuove generazioni, tanto che l’iniziativa di Trade Republic in tal senso non è affatto l’unica. 

Oltretutto c’è una differenza enorme tra come utilizzano gli strumenti digitali, e la rete, coloro che sono nativamente digitali, rispetto a coloro che non lo sono.

Per questo motivo piattaforme giovani come Trade Republic non solo sono molto diverse da quelle tradizionali, ma spesso non risultano nemmeno essere particolarmente attrattive nei confronti delle vecchie generazioni. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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