HomeCriptovaluteBitcoinNews da MicroStrategy: in arrivo Orange, piattaforma basata su Bitcoin

News da MicroStrategy: in arrivo Orange, piattaforma basata su Bitcoin

Ieri, il fondatore e Presidente di MicroStrategy, Michael Saylor, ha annunciato la news di una nuova piattaforma basata su Bitcoin, e chiamata Orange.

MicroStrategy ormai da tempo si dedica non solo agli investimenti in BTC, ma anche allo sviluppo di software basato sul protocollo Bitcoin. 

Bitcoin news: il protocollo MicroStrategy Orange

MicroStrategy Orange è un nuovo protocollo sviluppato da MicroStrategy e basato a sua volta sul protocollo Bitcoin. 

Infatti Bitcoin prima di essere un asset finanziario (BTC) è un protocollo informatico P2P decentralizzato ed open source, che può quindi essere utilizzato da chiunque come base per sviluppare protocolli basati su di esso. 

Inoltre il nome stesso, Orange, è un chiaro riferimento al colore arancione, ovvero quello che comunemente viene associato a Bitcoin

MicroStrategy Orange è una piattaforma di identità (ID) decentralizzata costruita sulla rete Bitcoin. La sua presentazione di ieri è avvenuta durante l’evento MicroStrategy World: Bitcoin for Corporations 2024, quindi è rivolta soprattutto alle grandi aziende. 

Il vicepresidente esecutivo della società, Cezary Raczko, ha presentato Orange come una piattaforma aziendale sviluppata da MicroStrategy per la creazione di applicazioni basate su identità decentralizzate sulla blockchain di Bitcoin.

Si tratta di una piattaforma informatica composta da tre parti fondamentali, al cui centro c’è un servizio ospitato in cloud che consente di emettere identificatori ai propri utenti ed alla propria organizzazione.

Grazie a questa innovazione si potranno distribuire applicazioni preconfezionate che funzionano sulla stessa piattaforma MicroStrategy Orange, e che affrontano sfide specifiche relative all’identità digitale.

L’idea sembra essere quella di arrivare a poter incorporare all’interno dei wallet Bitcoin la capacità di creare un’identità digitale, per identificare in modo certo ed univoco le persone. Potrebbe servire ad esempio per garantire che un mittente di un messaggio di testo, o di un’email, sia effettivamente chi dice di essere. 

MicroStrategy vuole diventare la prima società al mondo di sviluppo su Bitcoin. 

Perchè Bitcoin?

Il motivo per cui è stato scelto il protocollo Bitcoin come base su cui sviluppare questa piattaforma sono le robuste funzionalità di sicurezza e immutabilità della sua blockchain. 

MicroStrategy ha iniziato ad investire in BTC nel 2020, ed ora possiede più di 214.000 BTC. 

A fronte di un investimento complessivo di oltre 7,5 miliardi di dollari, ora si ritrova un capitale in Bitcoin che ha un valore di mercato di oltre 12 miliardi di dollari, con un guadagno non realizzato superiore al 60%. 

Dato che la società, che è quotata in borsa con il ticker MSTR, capitalizza poco meno di 17,5 miliardi di dollari, il grosso del suo valore è dato proprio dai BTC posseduti. 

Non è quindi un caso che negli ultimi anni si sia messa a lavorare anche proprio sul protocollo Bitcoin. 

D’altronde pur essendo nata nel 1989, ovvero vent’anni prima dell’avvio della blockchain di Bitcoin, è un’azienda innovativa che opera nel campo della business intelligence, ma anche del software mobile e dei servizi basati su cloud. 

Quindi se da un lato ha scelto a livello finanziario di puntare su BTC, ora si sta operando anche per puntare su Bitcoin a livello economico e produttivo, con lo sviluppo di nuovo software basato sul protocollo decentralizzato di Bitcoin. 

Da notare però che ieri il prezzo delle sue azioni in borsa non si è affatto mosso in modo significativo dopo l’annuncio di Orange. 

L’utilità di Orange

Ieri Raczko ha dichiarato che l’integrazione dell’identità digitale basata su Bitcoin con un più ampio ecosistema di credenziali verificabili apre un gran numero di casi d’uso molto interessanti.

Ha citato ad esempio la verifica dei titoli accademici, o la certificazione di partecipazione ai corsi, e persino le cartelle cliniche. 

Il fatto è che la blockchain di Bitcoin è anonima, o perlomeno pseudo-anonima, anche se pubblica, ma il protocollo Bitcoin è basato su firme digitali pubbliche verificabili da chiunque. 

La differenza per questo tipo di utilizzo la fa proprio il fatto che la correttezza delle firme si può verificare pubblicamente con certezza assoluta sulla blockchain di Bitcoin, nonostante questa sia anonima. 

Quindi associare a quelle firme un’identità digitale rende possibile utilizzare un sistema pubblico e verificabile con certezza da tutti per associare una precisa identità ad una precisa transazione, o ad un documento, in modo che chiunque possa andare a controllare di persona senza alcun dubbio. 

Inoltre l’identità non verrà comunque pubblicata sulla blockchain, che rimarrà anonima, ma grazie a piattaforme come Orange potrà essere verificata da chi le utilizzerà. 

Molte aziende potrebbero beneficiare di un sistema tale che consente di avere certezza assoluta non solo delle firme digitali, ma anche dell’identità a cui sono associate, e senza doversi affidare a custodi di terze parti che potrebbero sempre, perlomeno in teoria, non essere affidabili. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS