Ieri, Bitcoin ha iniziato il mese di maggio nel peggiore dei modi andando a rompere brutalmente il supporto di prezzo dei 60.000 USD, cambiando così le prospettive delle previsioni.
Nella mattinata le vendite sono state così consistenti tanto da spingere la criptovaluta fino al di sotto dei 57.000 USD, per poi recuperare leggermente durante la serata.
Vediamo ora quali sono le previsioni di prezzo future per questo mese: il bull market è terminato o c’è anche spazio per qualche movimento rialzista?
Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
Summary
Bitcoin apre il mese di maggio rompendo il supporto dei 60.000 USD: le previsioni del prezzo
La festa dei lavoratori nella giornata del 1° maggio si è dipinta di rosso all’interno del mercato crittografico dopo che Bitcoin ha segnato un’importante leg down portando il suo prezzo al di sotto del supporto significativo dei 60.000 USD e allontanando i traders da previsioni ottimistiche.
La fetta più grossa della sell-off si è concentrata nel lasso temporale che va dalle 8:00 alle 10:00 della mattina, dove la moneta ha raggiunto un minimo 56.550 USD, per poi riprendersi leggermente nel pomeriggio e accennare una timida ripresa nella sera.
In particolare alle ore 20:000 c’è stato un breve assalto dei tori a 59.000 USD, subito rimangiato dagli orsi nella candela oraria successiva.
Al momento della stesura dell’articolo il prezzo di Bitcoin viaggia sui 57.700 USD, la capitalizzazione di mercato è di 1,136 trilioni di dollari e il volume nelle ultime 24 ore si aggira intorno ai 46 miliardi di dollari.
Allargando gli orizzonti possiamo ben vedere come il dump di questa settimana abbia sancito in maniera irrevocabile la formazione di un top molto forte (non necessariamente l’ATH di questo ciclo).
Anche l’RSI, dove essere stato in territorio ipercomprato per diversi mesi è stato rigettato a ribasso, sintomo che a mantenere il controllo del mercato in questo momento ci sono gli orsi.
Tutto il mese di maggio potrebbe essere tendenzialmente noioso per la price action di Bitcoin così come per altre asset class come le azioni: come dice il motto “sell in may and go away”, tendenzialmente da maggio ad ottobre si registrano performance deludenti nel mercato azionario.
La prima cosa da fare adesso prima di fare previsioni a medio termine, è andare alla ricerca del supporto che riuscirà a sostenere la leg down in corso: se già dai 57.000 USD partirà un rimbalzo del prezzo potremmo inquadrare quello di ieri come un falso movimento.
Se la capitolazione si protrarrà fino ai 52.000 USD o peggio fino ai 48.000 USD, potrebbe poi volerci più tempo per una ripresa, scartando l’opzione di un recupero istantaneo.
Sotto ai 48.000 USD potremmo dare il benvenuto ad un estate formalmente bearish, con possibilità di recupero a partire dall’ultimo trimestre dell’anno.
Per ora NIENTE PANICO: siamo ancora all’interno di un valido macro-range, dal quale il grafico di Bitcoin potrebbe ripartire da un momento all’altro.
Gli analisti dell’exchange di criptovalute Bitfinex concordano nel fatto che maggio sarà un mese di riposo per Bitcoin lasciando spazio a potenziali tentativi di rottura ambo i lati della chart senza riuscire però a prendere una direzione decisa.
Ecco quanto riportato nella propria analisi settimanale:
“Crediamo che potremmo vedere un consolidamento di 1-2 mesi nei prezzi di Bitcoin, scambiati in un range con oscillazioni di 10.000 dollari su entrambi i lati. Ci aspettiamo l’impatto positivo del dimezzamento, che ha portato ad una riduzione dell’offerta di Bitcoin, si vedrà nei prossimi mesi. A questo punto, si prevede che anche l’economia avrà una performance migliore, avendo ottenuto un atterraggio morbido ed evitando una recessione, fornendo ulteriore slancio alle criptovalute.”
Liquidazioni e dati on-chain
Nella giornata di ieri la perdita dei 60.000 USD per Bitcoin e le successive vendite hanno fatto saltare diverse posizioni rialziste sui mercati derivati crittografici, con liquidazioni per 250 milioni di dollari.
Da sottolineare come il giorno precedente siano stati liquidati altri 330 milioni di dollari mentre la moneta crittografica perdeva violentemente il prezzo dei 63.000 USD.
Ora, mentre le previsioni suggeriscono la possibilità di una lateralità prolungata per qualche settimana/base, si consolidano i livelli di liquidazioni più importanti.
In particolare nel range che va dai 56.800 USD ai 56.000 USD troviamo circa 500 milioni di dollari di potenziali liquidazioni in caso di rottura a ribasso, mentre intorno ai 67.300 troviamo oltre 2 miliardi di ipotetiche liquidazioni degli orsi. Sopra i 71.500 USD un’altra vagonata miliardaria di posizioni short pronte a saltare.
Mentre il calo dei prezzi di Bitcoin sposta il bias delle previsioni sempre più verso il lato del ribasso, l’open interest suggerisce che la situazione non è poi così drammatica come sembra.
Nonostante la volatilità, l’indicatore è rimasto intorno ai 16 miliardi di dollari nella giornata di ieri, comportandosi in maniera totalmente differente rispetto al 13 aprile dove si registrava un movimento ribassista dei prezzi simile.
Questo ci fa capire che l’interesse per le speculazioni è ancora relativamente medio/alto e che i ribassi non ha ammazzato il mercato.
Il funding rate dei mercati derivati è ancora positivo nonostante sia stato particolarmente ridimensionato in questi giorni.
Inoltre osservando l’indicatore nella sua versione “pesata” con l’open intetest, possiamo osservare un movimento significativo il 24 aprile, dove si è visto il passaggio dal territorio negativo a quello positivo, sintomo che i tori stanno pagando un premium per mantenere aperte le proprie posizioni.
Questo significa che lo spirito bullish non ha ancora abbandonato il mercato e potrebbe esserci qualche sorpresa inaspettata nei prossimi giorni.
A concludere l’analisi riportiamo la chart del “MVRV Z score” di Bitcoin, che serve ad identificare se l’asset crittografico è sopravvalutato o sottovalutato rispetto al suo fair value.
Generalmente sopra ad un ratio di 3,5 la moneta potrebbe essere sopravvalutata mentre con un ratio inferiore a 1,5 ci sarebbe la condizione opposta.
Al livello attuale, il grafico mostra che Bitcoin ha ancora molto spazio per poter stampare candele verdi e in questo momento potrebbe essere sottovalutato dal mercato.