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Coinbase si rivolge ai fondi pensione autogestiti in Australia

Coinbase ha in programma di introdurre un servizio dedicato al targeting del settore della pensione autogestita in Australia

Il CEO dell’exchange per l’Asia-Pacifico, John O’Loghlen, ha dichiarato a Bloomberg: “Non lo consideriamo una cannibalizzazione degli ETF.”  Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Australia: l’approccio di Coinbase per attrarre e trattenere i fondi pensione

Come anticipato, Coinbase sta attualmente sviluppando un servizio mirato al settore delle pensioni autogestite in Australia, come riferito dall’amministratore delegato dell’exchange per l’Asia-Pacifico, John O’Loghlen, in un’intervista a Bloomberg.

Il coinvolgimento delle criptovalute nel panorama pensionistico non è una novità. Infatti, a partire da marzo 2019, i fondi autogestiti in Australia hanno visto un aumento significativo degli investimenti in criptovalute. 

Secondo i dati più recenti dell’Australian Taxation Office, gli investimenti in criptovalute hanno raggiunto quasi 1 miliardo di dollari australiani (equivalenti a 664 milioni di dollari USA). 

Segnando così un netto aumento rispetto ai 197 milioni di dollari australiani registrati nel dicembre 2019. Tuttavia, è emerso che migliaia di australiani hanno subito perdite significative. 

In particolare perdendo anche milioni di dollari, utilizzando i fondi pensione autogestiti per investire in criptovalute, secondo quanto riportato da Reuters nel marzo 2023.

O’Loghlen ha sottolineato che “I super fondi autogestiti potrebbero semplicemente fare una singola allocazione, impostarla e dimenticarsene.” 

Indicando dunque che Coinbase sta attivamente lavorando a un’offerta mirata per soddisfare queste esigenze specifiche dei clienti, con l’obiettivo di attrarli e mantenerli all’interno della piattaforma.

L’interesse crescente per le criptovalute nel settore delle pensioni autogestite potrebbe essere alimentato dall’entusiasmo generato dalle recenti approvazioni degli ETF spot negli Stati Uniti. 

Inoltre, anche dalle aspettative che l’Australia possa seguire la stessa strada nel corso di quest’anno.

O’Loghlen ha chiarito che questo nuovo servizio non è visto come una minaccia per gli operatori degli ETF, ma piuttosto come una risposta all’interesse crescente, fornendo ai potenziali investitori un accesso diretto attraverso i loro portali di gestione autonoma.

Ripresa delle operazioni di Coinbase dopo un’interruzione di quattro ore

Coinbase ha finalmente ripreso le operazioni dopo un’interferenza del sistema che ha lasciato gli utenti bloccati per ore.

Il 14 maggio, Coinbase ha annunciato di essere stata colpita da un grave problema di sistema che ha causato notevoli disagi sia per gli utenti desktop che per quelli mobili.

Attraverso un post sui social media condiviso su diverse piattaforme, l’azienda ha descritto l’evento come una “interruzione a livello di sistema”, che ha comportato una temporanea indisponibilità dei suoi servizi.

L’interruzione è iniziata intorno alle 4:15 UTC di martedì e ha persistito per diverse ore, lasciando gli utenti impossibilitati ad accedere ai propri account. 

Tuttavia, il team di supporto dell’azienda ha successivamente annunciato che i servizi erano stati completamente ripristinati.

Inizialmente, i tentativi di accesso al sito Web di Coinbase hanno restituito agli utenti un messaggio di errore “Servizio 503 temporaneamente non disponibile.” 

Nonostante i ripetuti tentativi di richiesta di dettagli sulla causa esatta del problema, l’azienda non è stata in grado di fornire una spiegazione definitiva

Tuttavia ha alimentato speculazioni riguardo alla possibilità che fosse dovuto a problemi di sovraccarico del sistema o manutenzione del server.

Anche se Coinbase ha assicurato agli utenti che i loro fondi erano al sicuro durante l’interruzione, la mancanza di una chiara spiegazione ha alimentato ulteriori speculazioni tra gli osservatori del settore.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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