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Elon Musk non ha parlato di crypto con Trump

Di recente sono uscite due notizie che hanno fatto presumere che Elon Musk potesse avere a che fare in qualche modo con Donald Trump in merito alle crypto. 

Questa ipotesi, suggerita da Bloomberg, è stata anche ripresa su X da un collaboratore di X e di Elon Musk. 

La proposta di Trump a Elon Musk: niente crypto per ora

Tutto è nato qualche giorno fa quando il Wall Street Journal ha riferito di un incontro tra l’ex presidente Donald Trump, attualmente ricandidato, ed Elon Musk in merito ad un possibile ruolo consultivo per quest’ultimo nell’eventuale nuovo governo Trump.

Musk, che alle scorse elezioni si era schierato con Biden (e quindi contro Trump), stavolta invece si è schierato a favore di Trump, dicendosi deluso dalle politiche di Biden. 

Dato che X è un social molto importante negli USA, per quanto riguarda le questioni politiche, avere Musk dalla propria parte può aiutare, soprattutto in campagna elettorale. 

Ed ecco quindi che in questo modo Musk non solo ha dato di fatto il suo endorsement pubblico a Trump, senza però esprimersi apertamente a riguardo, ma si è detto persino disponibile a dare una mano all’eventuale governo Trumo anche nel caso in cui questo dovesse effettivamente nascere. 

In passato l’ex-presidente era stato bannato su Twitter per aver utilizzato il social per fomentare l’assalto al Congresso del 2021, ma qualche anno dopo il nuovo proprietario lo ha riabilitato. 

Sebbene durante le primarie del partito repubblicano Musk in un primo momento abbia sostenuto un rivale di Trump, Ron DeSantis, e nonostante alle presidenziali sembrasse appoggiare il terzo candidato, Robert Kennedy Jr., alla fine sta appoggiando Trump. 

L’eventuale questione crypto

Ultimamente Donald Trump si è detto particolarmente favorevole allo sviluppo del settore crypto negli USA. 

Se da un lato questa può essere considerata a tutti gli effetti una svolta, dato che nel 2019 invece aveva promesso di voler bannare Bitcoin nel caso in cui fosse arrivato a valere più di 100.000$, non si tratta di una svolta recente. 

Infatti dopo aver avuto problemi in seguito alla sconfitta elettorale del 2020 l’ex-presidente ha prima lanciato sul mercato una sua collezione di NFT come forma di finanziamento, e nel corso degli anni ha raggranellato un gruzzoletto crypto del valore di circa 10 milioni di dollari. 

Elon Musk dal canto suo è da anni un sostenitore non solo di Bitcoin, ma anche e soprattutto di Dogecoin. La “sua” Tesla risulta ancora possedere ben 9.700 BTC. 

A questo punto sembrava inevitabile che durante il loro incontro parlassero anche di crypto. 

D’altronde la questione che riguarda in particolare le regolamentazione crypto negli USA non solo è ancora aperta, ma è entrata a far parte del dibattito politico durante la campagna elettorale in corso. 

Lo stesso Biden è stato costretto a fare retromarcia a riguardo, dato che la posizione anti-crypto del “suo” partito democratico diventava sempre più anacronistica e dannosa a livello di consenso. 

Non è un caso che la SEC, ormai da anni schierata in prima linea contro le criptovalute, un paio di settimane fa è stata costretta a cambiare idea a riguardo e ad approvare al primo colpo le richieste per l’emissione di ETF su Ethereum spot sulle borse USA. 

La smentita

Nonostante tutto ciò Elon Musk ha smentito esplicitamente di aver discusso di crypto con Musk. 

Ha scritto sul suo profilo X ufficiale di non aver mai discusso di criptovalute con Trump, ma ha anche aggiunto che in generale è favorevole a cose che spostano il potere dal governo al popolo, come le criptovalute.

A dire il vero però dato il suo comportamento negli ultimi anni, con prima l’appoggio a DeSantis, poi l’apparente appoggio a Kennedy, e nel frattempo l’apertura a Trump, suggerisce l’idea che le sue dichiarazioni pubbliche non siano più da ritenere attendibili al 100%. 

Quindi da un lato c’è Bloomberg che riferisce di voci non confermate secondo le quali avrebbero discusso anche di crypto, e dall’altro che la smentita ufficiale di queste voci. È difficile dire con certezza chi dei due abbia ragione, ma a dire il vero nessuna di queste due fonti in questo caso sembra davvero attendibile. 

Rimane però il fatto che ormai da tempo Musk non si occupi più di criptovalute, e che l’interesse di Trump è sicuramente un interesse prettamente elettorale, sia a livello di consenso che di raccolta fondi. 

Si tratta comunque sempre e soltanto di dichiarazioni, sia da parte di Trump che di Musk, e nessuna di queste può essere ritenuta corretta al 100%. 

Va però evidenziato come un eventuale ruolo futuro di Musk all’interno dell’amministrazione Trump di sicuro avrà a che fare principalmente con altre cose, e non con le criptovalute, anche perchè ad oggi in ambito crypto Musk non ha praticamente alcun ruolo di rilievo. 

Le due questioni chiave dovrebbero essere il mercato dell’automobile, dato che Tesla è un player americano di rilievo in questo settore, e quello aerospaziale, dato che SpaceX è ormai un cardine della strategia della NASA per le operazioni di routine. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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