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Taiwan lancia ufficialmente l’ente di difesa delle crypto con 24 membri

L’organismo di tutela delle crypto di Taiwan inizia ufficialmente le sue attività con ventiquattro membri. La struttura servirà da collegamento tra il settore privato e il governo per la supervisione del settore. Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Un ponte tra settore privato e governo per le crypto a Taiwan

Come anticipato, la Taiwan Virtual Asset Service Provider Association, l’organismo di difesa delle criptovalute di Taiwan, è stata ufficialmente costituita durante una riunione inaugurale con 24 entità del settore delle criptovalute. 

Ciò secondo un annuncio su X e un post sul blog della società blockchain XREX. L’associazione mira a fungere da collegamento tra il settore privato e il governo per la supervisione dell’industria delle criptovalute. 

Il suo primo obiettivo sarà sviluppare un codice di autoregolamentazione che copra la classificazione del settore, la quotazione e il delisting, la protezione dei consumatori, il controllo del rischio, il monitoraggio delle transazioni e la pubblicità, come indicato nel post sul blog.

I preparativi per la creazione dell’associazione sono iniziati a settembre, quando nove entità si sono riunite per avviare il processo. 

Il Ministero dell’Interno di Taiwan ha approvato la formazione dell’organismo in conformità con la legge nel marzo 2024, e giovedì si è tenuta la riunione di fondazione. 

Titan Cheng, fondatore e CEO di BitoPro, sarà il presidente, mentre Winston Hsiao, Chief Revenue Officer di XREX, sarà il vicepresidente.

Taiwan ha preso misure per introdurre una legislazione per regolamentare il settore delle criptovalute dopo che lo scandalo FTX l’ha costretta a rivedere la sua precedente posizione relativamente disinteressata.

Taiwan: il progetto di legge sulle criptovalute presso il Yuan legislativo

Il progetto di legge sulla gestione degli asset virtuali di Taiwan mira a definire gli asset digitali, stabilire standard operativi per gli operatori di asset, assicurare la tutela dei consumatori. 

Inoltre, mira a imporre l’iscrizione a associazioni di settore e le necessarie autorizzazioni normative.

Fino ad ora, il paese ha adottato un approccio abbastanza rilassato verso il settore, regolamentando solo in base alle leggi esistenti su identificazione dei clienti e antiriciclaggio. 

Il processo normativo è stato accelerato dopo il collasso dell’exchange di criptovalute FTX lo scorso novembre, a causa della sua popolarità tra i taiwanesi per i vantaggiosi tassi di interesse in dollari USA rispetto alle banche locali.

A differenza delle normative su criptovalute a Hong Kong, il progetto di legge non affronta in maniera decisa i derivati o le stablecoin. 

Tuttavia, riconosce che i derivati legati agli asset virtuali hanno caratteristiche uniche (in particolare menziona i contratti perpetui) che potrebbero richiedere una regolamentazione specifica in futuro, al di fuori delle tradizionali normative finanziarie.

Inoltre, il progetto di legge non limita il trading di asset digitali a investitori professionali. 

Supervisione normativa formale

Diversamente dal Giappone, che richiede l’uso obbligatorio di custodi per gli exchange con licenza locale, qui si richiede solo la separazione degli asset dei clienti dai fondi aziendali, senza imporre l’utilizzo esplicito di custodi terzi.

Gli operatori di exchange saranno obbligati a presentare rapporti periodici ai revisori sui loro affari e sugli asset gestiti. 

Consentendo dunque alle autorità di regolamentazione come la Commissione di vigilanza finanziaria (FSC) di condurre ispezioni regolari sui loro sistemi di controllo interno e audit.

Anche se il progetto di legge attuale non menziona esplicitamente la Proof of Reserves, indica che l’autorità di regolamentazione stabilirà gli standard per i rapporti sugli asset, previa consultazione con l’industria, con l’aspettativa che gli exchange autorizzati vi aderiscano.

Le parti interessate dell’industria delle criptovalute a Taiwan hanno espresso un’accoglienza positiva verso questa supervisione normativa formale.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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