HomeNews dal MondoParamount svuota MTV.com: con la blockchain sarebbe stato possibile?

Paramount svuota MTV.com: con la blockchain sarebbe stato possibile?

Paramount ha messo offline gli archivi del celebre sito web Mtv.com, e c’è chi si sta chiedendo se con la blockchain si sarebbe potuto evitare. 

Paramount e MTV

MTV è un celeberrimo canale televisivo musicale nato nel 1981. 

Nel corso degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso divenne un vero e proprio punto di riferimento per la comunità musicale globale, soprattutto per i giovani. 

Con il successo di Internet però entrò in crisi. 

A partire dai primi anni 2000 iniziò a programmare anche contenuti non specificatamente musicali, ma non fu sufficiente. 

Nel 2010 cessò di essere una TV musicale, e da allora non è più stata protagonista. 

Dal 1985 MTV appartiene a Viacom, che nel 2019 divenne Paramount Global. 

Quindi MTV appartiene alla stessa proprietà da quasi 40 anni, anche se nel frattempo la proprietà ha cambiato nome e struttura. 

Paramount mette fine a Mtv.com: con la blockchain sarebbe stato diverso?

Il sito web di MTV, Mtv.com, fu creato nel 1995, ed era conosciuto soprattutto per le notizie e le interviste. 

Ma MTV News è stata chiusa l’anno scorso a causa di problemi finanziari della società madre, Paramount Global, e quindi di fatto ha smesso di produrre notizie ed interviste da pubblicare sul sito. 

Lunedì Paramount Global ha deciso di eliminare l’intera sezione di news dal sito, compreso l’archivio ventennale. Ora la sezione mtv.com/news del sito ridireziona alla home page, perchè semplicemente non è più online. 

Il sito esiste ancora, come esiste ancora MTV, ma pubblicizza solo le serie che vengono trasmesse sul canale televisivo. Praticamente sul sito non c’è più traccia né di musica né di news. 

Paramount: la blockchain avrebbe potuto salvare Mtv.com

Ciò che più ha infastidito i fan è la scomparsa dell’archivio, perché conteneva vent’anni di notizie musicali e non. 

Sebbene esistano ancora diverse riviste online che trattano notizie musicali, la scomparsa di quell’archivio non è passata inosservata. 

C’è chi afferma che in questo modo sono stati distrutti decenni di storia culturale a causa di un punto di fallimento centralizzato, e che questo è uno dei tanti motivi per cui il futuro dei media sarebbe on-chain. 

Il concetto è che su una vera blockchain decentralizzata nulla può essere cancellato da nessuno. Tutto ciò che viene registrato su blockchain continua ad esistere per sempre, fino a che la blockchain rimarrà attiva. 

Tuttavia c’è da fare una precisazione importante.

Sulle vere blockchain decentralizzate il costo di registrazione dei dati è abbastanza elevato. Questo fa sì che si tende a non registrare tutti i dati veri e propri, ma degli hash univoci che li rappresentano. 

Esistono tuttavia dei servizi complementari che consentono di associare a quegli hash un file, ed alcuni di questi sono anche decentralizzati. 

Va però ricordato che ad esempio il video di un’intervista può generare un file di diversi Megabyte, se non addirittura Gigabyte, quindi il costo di una vera archiviazione definitiva on-chain potrebbe non essere indifferente, soprattutto nel caso in cui si debbano archiviare molti contenuti simili. 

Registrare o archiviare

Pertanto da un lato c’è la mera registrazione in blockchain, che può essere economica ma che prevede l’archiviazione on-chain solamente id un codice hash univoco che rappresenta il file. 

Altra cosa è la vera e propria archiviazione dell’intero file on-chain, che si può fare ma con costi molto più elevati. Inoltre anche in questo caso le piattaforme che consentono la vera archiviazione di interi file on-chain in realtà custodiscono i file su macchine controllate da singoli, e ciò costituisce una forma di archiviazione centralizzata.

La soluzione è quella di distribuire più copie dello stesso file su più macchine, in modo distribuito, ma non è facile immaginare che in molti abbiano voglia di mettere a disposizione di tutti enormi quantità di spazio di memoria sulle loro macchine. 

In effetti c’è già tutto un mercato di questi spazi di archiviazione distribuiti on-chain, ma è difficile immaginare che chi ha moltissimi contenuti da archiviare in questo modo accetti di pagarne il costo elevato. 

Il futuro dell’archiviazione dei dati

Ciononostante è corretto sia affermare che il problema della scomparsa degli archivi pubblici di notizie ed interviste di Mtv.com sia dovuto ad un problema centralizzato, sia che il futuro sia la decentralizzazione. 

Probabilmente è solo ancora troppo presto per immaginare che un’azienda come Paramount Global possa davvero ricorrere a costose soluzioni decentralizzate per archiviare dati che invece possono essere archiviati molto più facilmente, e soprattutto in modo molto più economico, con soluzioni centralizzate. 

A proposito del futuro della decentralizzazione l’artista Mattia Cuttini ha affermato: 

“La tecnologia blockchain ma ancora di più la decentralizzazione rappresentano ogni giorno di più il futuro dei media. Sia che i dati siano opere d’arte o articoli su band emergenti queste nuove tecnologie sono senz’altro un passo avanti per preservare la cultura.”

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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