HomeCriptovaluteLe memecoin sono la causa dei bassi prezzi sul mercato degli NFT?

Le memecoin sono la causa dei bassi prezzi sul mercato degli NFT?

Sembra che possa esserci una correlazione inversa tra il mercato delle memecoin e quello degli NFT, con i prezzi di queste due tipologie di asset che si muovono in modo inverso. 

In particolare il mercato delle memecoin potrebbe in questo momento essere la causa della forte sofferenza di quello degli NFT. 

Il calo dei prezzi degli NFT: colpa del mercato delle memecoin?

Confrontando l’andamento degli ultimi mesi del mercato delle memecoin con quello degli NFT in effetti sembrerebbe poterci essere un’apparente correlazione inversa. 

Utilizzando il grafico dei volumi di vendita mensili degli NFT di CryptoSlam, si nota che a partire da giugno 2022 c’è stato un vero e proprio crollo. 

Da allora il punto più basso si è registrato a settembre 2023, con solamente 300 milioni di dollari di scambi mensili.

In particolare, dopo un breve e contenuto picco a dicembre 2023, nel corso del 2024 i volumi giornalieri di scambio di NFT sono rimasti superiore ai 25 milioni fino ad aprile, per poi precipitare tra maggio e giugno a poco più di 10 milioni. 

Infatti il volume mensile di scambio del giugno appena terminato è stato di soli 462 milioni di dollari, ovvero molto meno degli 1,7 miliardi di dicembre 2023.

In altri termini, i volumi mensili nel corso dell’anno sono passati dagli 1,7 miliardi di dollari di dicembre 2023 ai 462 milioni di giugno 2024, con un calo quasi costante del 74%, concentrato soprattutto negli ultimi due mesi. 

Il mercato delle memecoin spinge al ribasso i prezzi degli NFT

Molte memecoin invece nel 2024 hanno performato bene. 

Prendendo come riferimento i guadagni o le perdite dal 31 dicembre 2023 ad esempio Dogecoin è a +40%, Shiba Inu a +66%, Pepe addirittura a +725% e Floki a +363%. 

Addirittura la nuova WIF (dogwifhat) ha fatto registrare un clamoroso +1.300%, mentre Bonk si ferma a +77%.

Questi numeri nel loro complesso sembrano indicare una possibile fuga di capitali dal mercato degli NFT a quello delle memecoin. 

Tuttavia se si prendono in considerazione solamente gli ultimi 30 giorni la correlazione inversa sembra non esserci. 

I prezzi di mercato di tutte e sei le principali memecoin a giugno hanno perso tra il 21% ed il 35%, con movimenti nel complesso decisamente simili tra di loro. 

Il volumi mensili di scambio sul mercato degli NFT a giugno si sono ridotti del 25% rispetto a quelli di maggio, ovvero con una flessione dello stesso ordine di grandezza dei prezzi delle memecoin. 

Prezzi e volumi

Non bisognerebbe però confrontare prezzi con volumi, perchè si tratta di due cose differenti. 

Tuttavia è possibile che ad un calo dei volumi delle vendite degli NFT corrisponda anche un calo dei prezzi, dato che i volumi sono calcolati moltiplicando i prezzi per le quantità. 

Quindi se da un lato non sembra esserci una correlazione diretta, l’ipotesi che circola è che nel secondo trimestre dell’anno in corso, preso nel suo complesso, un’ondata di nuove memecoin su VIP, politica e animali possa aver sottratto capitali al mercato degli NFT, e la flessione del mercato crypto abbia fatto il resto. 

Da notare che i volumi complessivi di giugno del mercato degli NFT sono risultati essere inferiori anche al picco minimo mensile del 2022, l’anno del bear-market, e questo suggerisce che ci possa essere una sorta di ritardo tra questo mercato e quello delle memecoin. 

D’altronde ad esempio il picco massimo storico del volume mensile di scambio degli NFT si è registrato a gennaio 2022, due mesi abbondanti dopo quello del mercato crypto. 

L’ipotesi del co-fondatore di Animoca Brands

In una recente intervista il Co-Fondatore e Presidente Esecutivo di Animoca Brands, Yat Siu, ha affermato che ritiene che il mercato degli NFT potrebbe riprendersi. 

Ha dichiarato che non dovrebbe occorrere una nuova bolla speculativa per vedere questo mercato riprendersi, perchè gli NFT possono anche essere usati nei giochi, per i diritti di proprietà intellettuale, e per molte altre cose, e questo potrebbe generare domanda. 

Dalle sue parole però traspare chiaramente l’idea che il boom del mercato degli NFT ci sia già stato, e che non sembrano esserci le condizioni per un nuovo vero e proprio boom sul breve periodo. 

D’altra parte però ritiene poco logico che i volumi di scambio mensili siano così bassi, dando la colpa soprattutto al periodo estivo. Infatti ritiene che quando l’attività di mercato riprenderà si vedranno più volumi, scambi e attività. 

Questa ipotesi potrebbe anche spiegare perchè anche le principali memecoin a giugno hanno performato male. 

La ripresa del mercato

Una ripresa del mercato delle memecoin, dopo il calo generalizzato di giugno, è attesa da molti. 

Non è detto che a performare bene siano sempre le solite memecoin, dato che ne nascono di continuo di nuove che a volte riescono a fare il botto ed ad attrarre così capitali che non fluiscono verso altre memecoin. 

Può anche darsi che nei periodi in cui le memecoin – soprattutto quelle nuove – attraggono molti capitali questi vengano drenati anche dal mercato degli NFT, e può darsi che l’estate non sia un periodo particolarmente brillante per i mercati finanziari nel loro complesso. 

Ad esempio anche nel giugno del 2021 vi fu un calo dei volumi mensili degli NFT, ma a luglio ci fu il primo grande botto. Giugno 2022 fu un bagno di sangue, ma c’era stata l’implosione dell’ecosistema Terra/Luna. Nel 2023 il calo durò per ben otto mesi consecutivi, da marzo ad ottobre. 

Tutto ciò rende possibile immaginare che prima o poi questo mercato possa riprendersi, anche se forse, come dice Yat Siu, ci sarà da attendere un utilizzo più ampio e massiccio della tecnologia degli NFT anche al di là del mercato dell’arte. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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