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Oggi il mercato crypto è in rosso profondo, con BTC molto al di sotto dei $60.000, fermo a $54.000, con una perdita notevole. Si ricercano le cause di questa situazione che ha portato anche il Fear & Greed Index oggi a 38, in pieno territorio Fear.
Sembra che il defunto exchange Mt. Gox abbia infatti iniziato a rimborsare gli utenti, cosa che avrebbe comportato il crollo di Bitcoin, ma c’è anche chi sostiene che non sia questa la causa, bensì i movimenti fatti da una crypto whale.
La situazione resta comunque non positiva e, mentre si aspetta di capire cosa accadrà, gli investitori si concentrano sempre più sulle nuove prevendite più promettenti: una di queste è quella di 99BTC, token indirettamente legato a Bitcoin, che ha superato $2,3 milioni con il learn-to-earn.
Bitcoin scende a $54.000: colpa di Mt.Gox?
Il momento decisamente poco felice per il settore delle criptovalute prosegue anche oggi, con Bitcoin che è sceso a $54.000, trascinando con sé il resto del mercato. Secondo alcuni esperti, la causa di questo crollo potrebbe essere l’inizio della distribuzione dei token da parte di Mt. Gox.
Il prezzo di Bitcoin è in downtrend sin da giugno, infatti registra un calo di quasi il 18% nel secondo trimestre del 2024: la perdita del supporto a $60.000 adesso implica un prolungamento del periodo di correzione e consolidamento.
Il defunto exchange Mt. Gox potrebbe aver iniziato a risarcire i creditori, secondo alcuni esperti, sulla base di un grafico che indica un significativo incremento dei volumi di BTC fermi da 7-10 anni.
Charles Edwards, fondatore di Capriole Investments, ha condiviso tale grafico su X, affermando che: “L’intera storia di questo grafico è stata cancellata perché un’enorme quantità di BTC è appena stata spostata on-chain: una cifra dieci volte maggiore rispetto ai massimi precedenti, ben 9 miliardi di dollari. Ma da chi? Mt. Gox: sembra che i risarcimenti siano davvero in arrivo.”
Mt. Gox deve più di 9,4 miliardi di dollari di Bitcoin a circa 127.000 creditori, che attendono di recuperare i loro fondi da oltre 10 anni. D’altra parte, è tuttavia possibile che i BTC di Mt. Gox vengano parzialmente assorbiti dagli ETF spot statunitensi. Secondo Dune, dal lancio di gennaio a oggi gli ETF hanno accumulato oltre 52,5 miliardi di dollari di BTC.
Secondo alcuni analisti, le balene crypto sono la causa del crollo di BTC
Potrebbe anche essere stata una balena crypto, ovvero un’entità (singolo o azienda) in possesso di un’enorme quantità di BTC, a far scivolare il prezzo a $54.000. Infatti una balena sconosciuta ha venduto 180 milioni di dollari di Bitcoin nel giro di tre minuti.
Parliamo di una quantità estremamente elevata da vendere al valore di mercato in così poco tempo. L’analista Zaheer ha commentato su X in merito a questa vendita: “È incredibile vedere come ancora oggi vi siano stop piazzati a cifre tonde: 180 milioni di dollari di BTC venduti al prezzo di mercato in meno di tre minuti.”
A contribuire al calo di prezzo sembra ci sia stata anche un’altra balena non nota, che negli ultimi giorni ha depositato 1.723 BTC (168 milioni di dollari) su Binance.
Trasferimento di BTC verso Binance da parte di una balena sconosciuta. Fonte: Lookonchain
Questo evento in particolare, ovvero il trasferimento di una somma tanto ingente di BTC su un exchange, suggerisce che, molto probabilmente, la balena crypto pianifica di vendere la criptovaluta e incassare i profitti del suo investimento.
Intanto, il curatore che supervisiona i Bitcoin di Mt. Gox ha trasferito circa 47.228,73 BTC a un indirizzo non divulgato, per valore di circa 2,7 miliardi di dollari, evento che lascia l’exchange con circa 141.687 BTC del valore di quasi 8,1 miliardi di dollari.
Questa significativa transazione è avvenuta dopo che diverse trasferenze di prova erano state effettuate in precedenza ieri 4 luglio. Il curatore aveva precedentemente annunciato che le distribuzioni avrebbero avuto inizio a luglio: il nuovo wallet ora si classifica come il 19° wallet BTC più grande al mondo in termini di possedimenti totali.
Secondo Presto Labs, i rimborsi di Mt. Gox influiranno su BCH e non su BTC
Secondo il responsabile della ricerca di Presto Labs, i timori che la pressione di vendita, derivante dai rimborsi fallimentari di Mt. Gox, possa far scendere il prezzo di Bitcoin (BTC) sono infondati, in quanto si prospetta invece uno scenario ribassista per Bitcoin Cash (BCH).
“La nostra analisi mostra che la pressione di vendita per BCH sarà quattro volte maggiore rispetto a quella per BTC: 24% del valore di scambio giornaliero per BCH contro 6% del valore di scambio giornaliero per BTC,” ha scritto Peter Chung di Presto Labs in una nota, sottolineando che il valore di scambio giornaliero di BCH è 1/50 di BTC.
“I creditori deboli hanno avuto molte possibilità di uscire negli ultimi dieci anni sulla scia di offerte aggressive da parte dei fondi di reclamo, quindi possiamo tranquillamente supporre che l’attuale gruppo di creditori sia costituito da tori BTC con mani di diamante”, ha inoltre sostenuto Chung.
Chung sostiene che i trader tratteranno BCH “come un airdrop” e lo venderanno immediatamente perché il fork di Bitcoin Cash è avvenuto tre anni dopo il fallimento di Mt. Gox.
“I perpetui BTC lunghi abbinati ai perpetui BCH corti sono il modo più efficiente e neutrale rispetto al mercato per esprimere questo punto di vista, escludendo il rischio del tasso di finanziamento”, ha concluso Chung.
99Bitcoins è la prevendita crypto learn-to-earn che ha raggiunto finora $2,3 milioni
Mentre il mercato continua a mostrare rosso scuro, ci sono prevendite che continuano a proseguire molto bene, come quella di 99Bitcoins, un nuovo progetto di criptovaluta che ha superato $2,3 milioni grazie al learn-to-earn, un meccanismo utile per imparare tutto sulle criptovalute, ricevendo come ricompensa token 99BTC, nativi del progetto.
Il costo di un 99BTC è ora di $0,00112, costo che permette a 99Bitcoins di avere un ampio margine di crescita da sfruttare nel tempo; inoltre, la presale segue il meccanismo di prezzo crescente,quindi chi acquista prima ha maggiori opportunità di ottenere validi guadagni non realizzati.
Il learn-to-earn, sul quale si basa il progetto, è un sistema che permette agli utenti di 99Bitcoins di utilizzare tool vari allo scopo di ottenere un posto in classifica tale da ricevere i premi in token 99BTC.
Il token 99BTC è inoltre costruito su Ethereum, anche se successivamente è passato al BRC-20,per cui può offrire anche introiti passivi ai suoi investitori con lo staking, che al momento prevede un APY del 713%.
Gli utenti possono anche accedere a un airdrop, attualmente in corso, con in palio 99.000 dollari in BTC, che verranno distribuiti tra 99 utenti in tutto.
Partecipare alla prevendita è facile: per acquistare i token 99BTC, basterà collegare il proprio crypto wallet alla pagina ufficiale e usare ETH, USDT, la BNB chain o una carta di debito/credito bancaria per ottenere il numero di token desiderati.
Chi vuole ottenere da subito introiti passivi, inoltre, può mettere in blocco immediato i token comprati in concomitanza all’acquisto. Chi vuole considerare questa tipologia di investimento e restare aggiornato sulle sue novità, può iscriversi ai canali social di 99BTC su X, Telegram e Discord.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.
