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OneCoin: più di 400 vittime della crypto scam si sono rivolti all’Alta Corte di Londra

Novità sul caso che riguarda la grande crypto scam di OneCoin, con oltre 400 vittime che si sono rivolte all’Alta Corte di Londra per ottenere il risarcimento. L’ordine emesso è stato quello di congelare beni dei presunti truffatori, identificati in numerose persone e società collegate a OneCoin. 

OneCoin: le oltre 400 vittime della crypto scam ottengono il congelamento dei beni dei presunti truffatori

Secondo quanto riportato, pare che il caso di OneCoin sia stato presentato direttamente all’Alta Corte di Londra.

E infatti, sono oltre 400 gli investitori vittime della crypto scam che stanno aderendo alla causa legale, con l’obiettivo di ottenere il risarcimento alle loro perdite, che ammontano a un totale di 4 miliardi di dollari. 

Per ora, ciò che è stato ottenuto è un ordine di congelamento a livello mondiale nei confronti di numerose persone e società collegate a OneCoin, definite presunti truffatori. 

In primis, sotto accusa ci sono Ruja Ignatova e Karl Sebastian Greenwood, fondatori di OneCoin, poi OneCoin Limited e One Network Services Limited, le società attraverso cui è stata costruita una tra le più grandi crypto scam. 

Tra gli altri poi ci sono numerosi influencer di OneCoin come Karri Wahlroos, il dottor Muhammed Zafar, Moynul Islam e suo fratello, Monirul Islam. A seguire, l’elenco degli accusati vede poi Christopher Hamilton e Robert MacDonald, che si presume abbiano riciclato ingenti proventi della frode OneCoin. 

L’operato di questi soggetti è ora sotto indagine. 

OneCoin: la causa legale contro la cospirazione dietro la crypto scam

Il gruppo di investitori è rappresentato dagli avvocati dello studio legale internazionale Mishcon de Reya LLP. 

Nello specifico, la causa legale contro le persone e società collegate a OneCoin sostiene che si tratta proprio di una cospirazione di mezzi illeciti, inganno, violazione del dovere fiduciario, assistenza disonesta e ai sensi dell’articolo 423 dell’Insolvency Act del 1986. 

A tal proposito, Rhymal Persad, partner di Mishcon de Reya, ha spiegato:

“Lo schema fraudolento di OneCoin ha avuto un forte impatto sulla vita delle sue vittime, che spaziavano da investitori sofisticati a profani, e tutti hanno perso somme significative in quella che si ritiene essere una delle più grandi frodi mai perpetrate. Per conto delle vittime, Mishcon de Reya ha avviato quella che, a quanto ci risulta, è la prima azione collettiva di questo tipo nel Regno Unito. L’azione legale presso l’Alta Corte di Londra mira a ottenere un risarcimento per gli investitori che sono stati ingannati e che hanno subito perdite di conseguenza”.

Tale azione legale contro i presunti truffatori è avviata su base “opt-in”. Questo vuol dire che gli investitori vittime di OneCoin che vogliono partecipare, possono aderire per richiedere il loro risarcimento. 

La CryptoQueen in fuga e i 4 anni di carcere alla responsabile legale

Se da un lato, Ruja Ignatova, soprannominata “CryptoQueen” è ancora ricercata, dall’altro, la responsabile dell’ufficio legale, Irina Dilinska, è stata arrestata e condannata. 

E infatti, a gennaio 2023, la CryptoQueen è stata inserita tra i 10 latitanti più ricercati dall’FBI, dopo una fuga che dura da più di cinque anni. 

Al contrario, in questo aprile 2024, è emersa la notizia che Dilinska è stata invece condannata dal giudice del distretto meridionale di New York a 4 anni di carcere. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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