HomeCriptovaluteMercato delle criptovalute: oggi prezzi in calo e forti liquidazioni

Mercato delle criptovalute: oggi prezzi in calo e forti liquidazioni

Oggi la capitalizzazione complessiva del mercato delle criptovalute è scesa di oltre il 5% rispetto ai prezzi di ieri e ci sono state forti liquidazioni.

Il calo dei prezzi delle criptovalute e le liquidazioni di oggi

Partendo da Bitcoin, oggi il suo prezzo è tornato sotto i 60.000$.

Ieri la giornata era iniziata con un ritorno sotto i 63.000$, e nel corso della giornata era poi sceso anche sotto i 62.000$.

Dopo la chiusura delle borse USA però c’è stato un vero e proprio piccolo crollo. 

Infatti nel giro di solamente 1 ora il prezzo è sceso da 61.800$ a 58.000$, per poi rimbalzare subito a 59.000$. 

Il calo improvviso è stato del 6%, poi il piccolo rimbalzo successivo lo ha ridotto a -5%. 

Va ricordato che movimenti come questi sui mercati crypto sono consueti, quindi non è accaduto nulla di anomalo. 

Oltretutto era atteso per questa settimana un aumento di volatilità, dopo due settimane di stasi seguite da un aumento dell’8%. 

Inoltre il livello di prezzo attuale non solo è in linea con quello di mercoledì scorso, quando iniziò la salita da +8% che lo aveva riportato sopra i 64.000$ sabato, ma è anche sopra la fatidica soglia dei 57.000$ che ha costituito il bottom della lunga fase di lateralizzazione, ancora in corso, iniziata a fine febbraio, con rare e brevi eccezioni. 

Ethereum

Il discorso invece è un po’ diverso per quanto riguarda il prezzo di Ethereum e di alcune altcoin. 

Infatti ieri sera il prezzo di ETH è sceso a 2.580$ a 2.400$, per poi rimbalzare attorno ai 2.470$.

Questo è un livello nettamente inferiore rispetto al bottom della fase di lateralizzazione degli scorsi mesi, posto sopra i 2.800$.

Il problema di Ethereum, in questo periodo, è cominciato ad inizio agosto, quando ad esempio anche Bitcoin scese ampiamente sotto il bottom del periodo di lateralizzazione. Solo che il prezzo di Bitcoin nel giro di tre giorni tornò sopra, mentre Ethereum da allora non è ancora mai tornato stabilmente sopra i 2.800$. 

Probabilmente pesano le vendite di ETH del nuovo ETF di Grayscale su Ethereum (ETHE), che stanno ormai da parecchi giorni generando deflussi complessivi continui dagli ETF su ETH. Va ricordato che ETHE esiste da molti anni, e che a luglio semplicemente è stato trasformato in un ETF. 

L’andamento di molte altcoin segue quello di Ethereum, più che quello di Bitcoin, ed infatti la dominance di Bitcoin è passata dal 54% di inizio luglio all’attuale 57%. In particolare da sabato è passata dal 57% al 57,3%. 

Le liquidazioni

Dato che erano state aperte molte posizioni long in leva, il calo di ieri sera ha innescato una serie di liquidazioni importanti che, a loro volta, hanno fatto scendere ulteriormente il prezzo. 

Quando una posizione long in leva rischia di andare in perdita viene liquidata in automatico istantaneamente, con la vendita del sottostante. Tali vendite in genere a loro volta causano un ulteriore discesa del prezzo, causando un effetto a cascata su altre posizioni long in leva. 

Ieri sera, nel giro solamente di un’ora, sul mercato delle criptovalute sono state liquidate in automatico posizioni long per oltre 110 milioni di dollari. 

Questo ha fatto sì che il calo del prezzo di Bitcoin non si sia arrestato a 60.000$, ma sia proseguito fino sotto i 59.000$ fermandosi solo a 58.000$. A quel punto, una volta arrestate le liquidazioni forzate, ha potuto fare un piccolo rimbalzo e riportarsi sopra i 59.000$. 

Le cause

La causa della discesa a 58.000$ sono sicuramente le liquidazioni forzate delle posizioni long. Ma queste a loro volta sono state innescate da un precedente calo, causato da motivi differenti. 

Da notare che oggi il Dollar Index, che misura la forza del dollaro USA, è risalito da 100,5 a 100,8 punti, sebbene lo abbia fatto ore dopo il mini-crollo del mercato crypto. 

Tale mini.crollo però è avvenuto quando le borse statunitensi avevano chiuso, e prima che quelle asiatiche riaprissero. 

Tuttavia è possibile che sia stato influenzato dall’after-hours delle borse USA, e che questo abbia poi a sua volta influenzato il mercato del dollaro odierno. Ad esempio anche le borse cinesi oggi sono in netto calo. Quindi è molto probabile che il mini-crollo del mercato crypto di ieri sera abbia origini esterne. 

Oltretutto, a dire il vero, anche la definizione stessa di mini-crollo non sembra adeguata a descrivere quello che, sui mercati crypto, appare come un fenomeno assolutamente usuale. 

Il sentiment comunque rimane molto negativo, con l’indice della paura e dell’entusiasmo che è sceso in territorio decisamente negativo (30 su 100). Un sentiment così negativo, con un prezzo di Bitcoin a 59.000$, rivela che probabilmente sono soprattutto le altcoin in grossa sofferenza a creare paura sui mercati crypto. 

Il futuro

Che vi fosse un incremento di volatilità durante questa settimana era ampiamente atteso dagli analisti. 

Non si sapeva però ancora bene quale direzione avesse potuto prendere. Tanto che in questo momento, dopo la discesa di ieri, potrebbero addirittura essere aumentate le probabilità di un rimbalzo. 

In questo periodo storico, che dura da fine febbraio, il prezzo di Bitcoin non sta facendo altro che lateralizzare all’interno di una fascia piuttosto ampia. Mentre le altcoin sono invece in maggiore sofferenza. 

Forse solo in autunno la situazione si sbloccherà. Quindi un aumento della volatilità potrebbe davvero solamente significare che al posto di stare fermo il prezzo inizia a muoversi, ma magari rimanendo sempre all’interno di una fascia di lateralizzazione.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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