HomeCriptovaluteBitcoinBitcoin in pericolo? Il prezzo non sale e meno persone lo usano

Bitcoin in pericolo? Il prezzo non sale e meno persone lo usano

Dopo aver fatto segnare i nuovi massimi storici a marzo, il prezzo di Bitcoin non è mai più salito sopra i 73.000$.

Questo lungo periodo di lateralizzazione, condito anche con qualche breve crollo, sta inducendo meno persone ad effettuare transazioni in BTC. 

Il calo degli indirizzi attivi e la discesa del prezzo di Bitcoin

A marzo, il numero di indirizzi attivi giornalmente sulla blockchain di Bitcoin ebbe un picco superiore al milione, ed in media si mantenne quasi sempre sopra quota 800.000. 

Già ad aprile, nonostante l’halving, la media degli indirizzi attivi giornalmente era scesa a 700.000, ma è tra maggio e giugno che è scesa di più. 

Il picco giornaliero minimo degli ultimi mesi è stato toccato il giorno dell’halving, ma questo è dovuto al fatto che quel giorno molti preferirono attendere l’avvento dell’halving stesso per effettuare transazioni. 

Escluso quello, il secondo picco minimo è stato toccato a fine maggio sotto i 440.000. 

Si tratta di quasi un dimezzamento in poco più di due mesi, ma contestualizzando questa dinamica si scopre che è meno grave di quanto potrebbe apparire ad un’analisi superficiale. 

I dati del passato

Innanzitutto va detto che da maggio ad oggi c’è stato un piccolo rimbalzo, dato che la media è tornata a sfiorare i 600.000 indirizzi attivi giornalmente. Non si tratta di un vero e proprio recupero, ma se non altro il trend discendente risulta essersi arrestato, e forse invertito, già da mesi. 

Prendendo come riferimento l’inizio del 2024, quando erano circa 700.000, una leggera perdita di interesse rimane evidente. 

Di fatto il livello attuale è il più basso degli ultimi quattro anni.

Però nel 2020, l’anno del precedente halving, il livello medio giornaliero era perfettamente in linea con quello attuale, con picchi minimi non molto più alti di quelli attuali. 

Certo, nel 2021 in piena bolla si sfiorarono addirittura gli 1,2 milioni di indirizzi attivi un giorno, ed occorrerà un’altra bolla simile per ritoccare quelle cifre. 

Quello che stupisce è che durante l’ultimo bear-market (quello del 2022) comunque non si scese mai sotto quota 600.000, mentre nel bear-market precedente (2018) si scese ampiamente sotto i 400.000. 

In altre parole questo il ciclo appena concluso è risultato essere il migliore in assoluto, da questo punto di vista, ed il nuovo ciclo appena iniziato è iniziato più o meno in modo simile. 

La tenuta delle transazioni

Un discorso diverso invece è quello che riguarda il numero di transazioni giornaliere registrate sulla blockchain di Bitcoin

Va però ricordato che nei cicli scorsi non c’erano Inscriptions, Ordinals o Rune. 

Il picco massimo storico di numero di transazioni registrate sulla blockchain di Bitcoin in un giorno è del 23 di aprile, pochi giorni dopo l’ultimo halving, quando superarono per la prima ed unica volta quota 900.000. 

Quindi il 2024 da questo punto di vista è stato il miglior anno di sempre. 

Se però non si prendono come riferimenti i singoli picchi giornalieri, ma le medie, da marzo ad oggi si è verificato addirittura un netto aumento. 

Ad inizio anno erano circa 500.000 le transazioni registrate mediamente in un giorno sulla blockchain di Bitcoin, scese sotto le 400.000 durante il picco di prezzo di marzo. Fino all’halving si era mantenuto questo ritmo, poi a maggio sono salite a 600.000, livello che è mantenuto ancora oggi. 

Quindi meno indirizzi attivi, ma più transazioni. 

Quattro anni fa non superarono mai quota 400.000, ma questo potrebbe essere dovuto soprattutto all’assenza allora delle Inscription. 

Analisi di oggi del prezzo di Bitcoin (BTC)

Dopo il picco di marzo, il prezzo di Bitcoin è entrato in un lungo periodo di lateralizzazione. 

A dire il vero fino ad inizio agosto la lateralizzazione era avvenuta tra 57.000$ e 72.000$, con qualche rara e breve eccezione, ma a partire dal crollo del 5 agosto queste soglie sono scese. 

Ora sembra che la lateralizzazione avvenga tra 56.000$ e 70.000$, anche se vi è la possibilità di una discesa anche a 55.000$. 

Vi sono inoltre segnali negativi che suggeriscono che sul breve periodo potrebbe continuare la sofferenza, forse spingendo il prezzo di BTC anche sotto i 55.000$. Va ricordato che di fatto il crollo del 5 agosto si fermò poco sotto i 50.000$. 

Il discorso però cambia se lo si sposta sul medio/lungo termine, perché in genere dopo le elezioni americane il prezzo di Bitcoin è sempre salito molto,nel corso dei 12 mesi successivi. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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