HomeCriptovaluteBitcoinL’evoluzione del prezzo di Bitcoin dopo 4 mesi dall’ultimo halving

L’evoluzione del prezzo di Bitcoin dopo 4 mesi dall’ultimo halving

Solitamente l’halving di Bitcoin crea le condizioni per una crescita significativa del prezzo della criptovaluta, ma a questo giro tutto potrebbe essere diverso.

Rispetto infatti ai primi 3 halving della storia del crypto assets, in quest’ultimo evento di dimezzamento del block reward le cose non sono andate come previsto.

Bitcoin ha aggiornato il suo massimo storico già da prima dell’aggiornamento quadriennale, mentre a 4 mesi di distanza vede una performance di prezzo al ribasso..

Cosa c’è da aspettarsi adesso? Vediamo tutto nei dettagli di seguito.

Il quarto halving della storia di Bitcoin

Il 19 aprile 2024 è andato in onda l’ennesimo halving di Bitcoin, evento conosciuto per antonomasia come miglior catalizzare per il rialzo del prezzo della criptovaluta.

Si tratta del quarto dimezzamento del premio di blocco ( block reward) della storia del crypto asset. 

Ogni 4 anni infatti, o meglio ogni 210.000 blocchi, la rete Bitcoin esegue un aggiornamento che riduce del 50% le emissioni di nuova moneta.

Questa volta l’halving ha ridotto la presenza di nuovo circolante dai canonici 6,25 BTC a blocco ( ogni 10 minuti circa) a 3,125 BTC.

Parliamo di un decremento di 450 BTC al giorno, pari ad un controvalore 26,3 milioni di dollari. In un anno sono oltre 9,5 miliardi di dollari di potenziale pressione di vendita eliminata dal mercato crittografico.

Ora il prossimo halving è atteso per il 2028, quando la ricompensa di blocco scenderà a 1,5625 BTC contribuendo ulteriormente a rendere il bene digitale sempre più prezioso e difficoltoso da estrarre.

Come accennato, in genere l’halving di Bitcoin è associato ad un movimento al rialzo del prezzo della moneta. Questo perché, in un contesto dove le quotazioni si muovono a seconda del rapporto domanda/offerta, una riduzione dell’offerta ha certamente un impatto positivo.

Ciò non significa tuttavia che necessariamente ad ogni diminuzione dell’offerta ( non quella circolante, ma la “nuova” offerta) sia corrisposto un aumento dei prezzi.

Infatti in parallelo a questo scenario deve esserci anche un aumento della domanda per sostenere effettivamente il rialzo sui mercati.

Ricordiamo che Bitcoin non è un bene deflazionistico, come erroneamente viene descritto: bensì è un asset a supply limitata, con un’inflazione programmata a riduzione lineare.

Il prezzo delle criptovaluta dopo i primi mesi post-halving

Se nei primi 3 halving della storia di Bitcoin, ( 2012, 2016, 2020), il dimezzamento del block reward ha scatenato un aumento sostanziale del prezzo della crypto, questa volta potrebbe essere tutto diverso.

L’halving del 2024 rappresenta infatti un evento unico nel suo genere, non tanto sul lato dell’aggiornamento software ma piuttosto in relazione al contesto delle quotazioni.

A posteriori possiamo osservare come già prima della fatidica data del 19 aprile 2024, Bitcoin aveva aggiornato il suo massimo storico a 74.000 dollari.

Nelle precedenti 3 date, la criptovaluta aveva invece segnato un nuovo record di prezzo a distanza di qualche mese ( non prima).

Questa volta la moneta crittografica ha registrato un forte rally nei mesi che precedono l’halving, anticipando uno dei movimenti più “scontati” del mercato.

Questo perché probabilmente i traders, sapendo dell’andamento storico dei prezzi in concomitanza con l’halving, hanno scelto di acquistare in anticipo.

Ciononostante, c’è chi crede che siamo ancora in anticipo rispetto al mercato toro dell’attuale ciclo di mercato. In genere Bitcoin realizza un nuovo massimo 530 giorni dopo l’halving.

A distanza di 4 mesi dall’halving però, le quotazioni di Bitcoin sono in calo di circa il 10%, evidenziando un timing completamente “sballato” rispetto alla storicità dell’asset.

Da aprile l’andamento dell’intero settore crittografico è orientato al ribasso, ben al di sotto delle aspettative degli utenti.

Non è detto che avverrà un’altra fase toro nei prossimi mesi, come non è detto che ci sarà un nuovo massimo storico DOPO l’ultimo halving.

Cosa c’è da aspettarsi ora?  i dati macro e le previsioni future del prezzo di Bitcoin

Sicuramente l’halving di questo ciclo rappresenta il più difficile da analizzare, sia per l’effetto sul prezzo di Bitcoin sia per il contesto macroeconomico dei mercati finanziari.

Nei precedenti tre eventi di dimezzamento, c’è stata infatti una situazione a livello macro completamente differente rispetto quella attuale.

Innanzitutto negli anni 2012, 2016 e 2020 il tasso di interesse dei Titoli di Stato in USA è oscillato sempre tra lo 0,25% e lo 0,50%, con un breve rialzo durante il 2019.

Ad aprile 2024 invece i cosiddetti “FED Fund Rate” erano di ben 5,5 punti percentuali, segnalando una delle politiche monetarie più restrittive degli ultimi 20 anni.

Inoltre, tensioni geopolitiche con guerre aperte in Medio Oriente e in Ucraina complicano ulteriormente il quadro, rendendo ancor più difficile mettere a paragone l’ultimo halving con i precedenti.

Cosa aspettarsi ora? Dando uno sguardo alle proiezioni dei tagli dei tassi d’interesse in USA possiamo stimare un rialzo del mercato crypto già dal prossimo mese.

A settembre infatti gli investitori si aspettano un taglio di almeno 50 punti base, seguito da un probabile taglio ulteriore di 25 punti nel successivo FOMC.

In concomitanza a questa inversione da una tendenza di “tightening easing” ad una di “quantitative easing”, l’inflazione negli Stati Uniti va mano a mano scemando.

Pochi giorni l’indice dell’aumento dei prezzi dei beni al consumo è sceso infatti sotto al 3% per la prima volta dopo parecchi mesi.

In previsione possiamo dunque aspettarci un rialzo del prezzo di Bitcoin durante tutto il Q4 2024. Indicativamente in questi 3 mesi la criptovaluta potrebbe aggiornare il suo massimo storico, riportando alla normalità l’effetto ciclico dell’halving.

Attenzione ad ogni modo a possibili cigni neri da qui ai prossimi mesi, con potenziale slittamento dell’aumento dei prezzi nel Q1 2025. 

Il primo target post halving è quello dei 100.000 dollari, con possibili scappate anche al di sopra di tale cifra record.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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