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Cali significativi per Aptos e per l’exchange crypto Coinbase

Il mercato crypto è in sofferenza, ed a farne le spese, tra gli altri, sono ad esempio la criptovaluta Aptos e l’exchange Coinbase. 

Le perdite sui mercati crypto in realtà sono generalizzate, tanto che tutte le principali criptovalute sono in calo negli ultimi sette giorni. Il calo di Aptos semplicemente è più vistoso

Il calo di APT (Aptos) e le performance negative del crypto exchange Coinbase

Sette giorni fa il prezzo di APT, la criptovaluta nativa di Aptos, era di quasi 6,7$. 

Oggi è sceso a 5,8$, con una perdita cumulata in sette giorni superiore al 12%. 

Da notare che il calo è stato pressochè continuo nell’ultima settimana, senza singoli crolli ma con continue perdite giornaliere. 

Invece rispetto a trenta giorni fa è ancora sopra del 10%, ma va ricordato che il 5 di agosto ci fu un crollo. 

Ad esempio, a fine giugno il prezzo era sui 6,8$, ovvero in linea con quello di sette giorni fa. 

Andando ancora più indietro con l’analisi però il quadro diventa più fosco. 

Innanzitutto va detto che attualmente il prezzo di APT è ancora del 70% inferiore al suo massimo storico. Inoltre dato che questa criptovaluta ha esordito sui mercati crypto solamente nel 2022, tale massimo storico fu fatto solamente l’anno scorso. 

Sebbene durante il bear-market del 2022 il suo prezzo scese fino a 3$, il prezzo iniziale di collocamento sul mercato era superiore ai 7$, quindi quello attuale è inferiore al prezzo iniziale. 

Oltretutto a marzo di quest’anno stava riuscendo a riportarsi sui massimi storici del 2023, ma in meno di sei mesi ha finito per perdere il 69%. 

In altri termini il trend del prezzo di APT sembra essere fin dall’inizio all’interno di una lunga fase speculativa, ancora in corso, fatta di grandi pump ma anche di grandi dump. 

Va ricordato che è imminente lo sblocco di circa 65 milioni di dollari di token ATP attualmente bloccati, pari al 2,3% dell’offerta attuale.

Il calo di Coinbase

Un discorso differente, ma in certi versi un po’ simile, è quello che riguarda l’andamento in borsa del prezzo delle azioni del maggior exchange crypto statunitense, Coinbase. 

Negli ultimi sette giorni il titolo COIN sta perdendo il 12%. 

Questo periodo di calo però è iniziato ben prima, a fine agosto, tanto che la perdita negli ultimi trenta giorni si estende a -14%. 

Da notare che il livello di prezzo attuale, poco sotto i 160$, è leggermente inferiore al bottom di agosto, toccato il 5 del mese sempre attorno ai 160$.

Curiosamente anche ad inizio anno era sui 160$, quindi di fatto sta lateralizzando da più di otto mesi. 

Nel corso del 2024 però era riuscito a riportarsi fin oltre i 280$, con un +75% in meno di tre mesi che è piuttosto anomalo per un titolo azionario. Infatti nel corso dei mesi successivi ha finito per perdere tutto quel guadagno. 

Il bottom del 2024 però rimangono i 114$ di inizio febbraio. 

Coinbase sbarcò in borsa ad aprile 2021, in piena bolla speculativa, tanto che il suo prezzo iniziale di collocamento di 380$ non conviene prenderlo come punto di riferimento. 

Durante il bear-market del 2022 precipitò fino a 31$, e nel corso del 2023 fece segnare un gran rimbalzo grazie al quale chiuse l’anno con un notevole +370%. 

L’attuale situazione del mercato crypto

Il calo in realtà è generalizzato su tutti i mercati crypto, tanto che tra le prime 20 criptovalute per capitalizzazione di mercato l’unica che non perde è Litecoin, oltre ovviamente alle stablecoin. 

Tuttavia va ricordato che LTC è ancora a -9% da inizio anno. 

Oltretutto lo stesso calo generalizzato dei mercati crypto non sembra essere dovuto a problemi interni a questo mercato. 

La causa sembra da ricercarsi sui mercati finanziari tradizionali, come emerge piuttosto chiaramente dal confronto del trend del prezzo di Bitcoin con il trend degli indici azionari. 

Prendendo come riferimento l’indice della borsa di Hong Kong, per quanto riguarda i mercati asiatici, e l’S&P500 per quelli americani, si nota chiaramente che dopo il crollo del 5 agosto il prezzo di Bitcoin è salito insieme a quei due indici, ed è anche soprattutto sceso insieme a loro. 

Da notare che le borse asiatiche sono aperte mentre quelle americane sono chiuse, e viceversa, quindi è facile confrontare i loro andamenti con quelli del prezzo di Bitcoin

A pesare sono soprattutto le paure relative al rischio di una recessione, dato che alcuni recenti dati economici provenienti dagli USA fanno supporre che il rischio sia un po’ aumentato. C’è inoltre molta attesa per il 18 settembre, quando la Fed dovrebbe iniziare a tagliare i tassi. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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