All’evento Token2049 di Singapore, ha esordito anche Vitalik Buterin cantando in pubblico una canzone a tema crypto. Il fondatore di Ethereum ha esaltato le basse commissioni dei layer-2 di ETH e che l’industria crypto deve soddisfare le esigenze del mainstream, mantenendo la decentralizzazione.
Summary
Vitalik Buterin al Token2049: la canzone crypto e il discorso sui layer-2 di Ethereum
Al Token2049 di Singapore è intervenuto Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, che ha cantato una canzone a tema crypto.
Il video con Buterin che canta davanti alla platea è stato fin da subito condiviso su X. Anche Justin Sun, CEO di Tron, ha commentato la prestazione del suo rivale, esaltandone il coraggio.
“Sono ottimista perché sappiamo che questo richiede molto coraggio.”
Ad ogni modo, uno degli argomenti sottolineati da Vitalik Buterin è il successo dei layer-2 di Ethereum e delle loro basse commissioni.
Buterin ha affermato che in passato era stato costretto a pagare oltre 800 dollari per una singola transazione a tutela della privacy, ma questo non è più il caso, proprio grazie allo sviluppo dei layer 2 di Ethereum.
Per Buterin, tali basse commissioni di transazioni delle layer-2 sono una pietra miliare per tutto l’ecosistema ETH, in quanto rispondono alle principali sfide per l’adozione mainstream.
Non a caso, ad oggi, Optimism e Abritrum sono diventate così importanti proprio perché sono riuscite a far scendere le commissioni sotto gli 0,01$, praticamente “zero”. Non solo, gli stessi rollup sono riusciti in questo traguardo, diventando anche più sicuri e finalmente accessibili.
Vitalik Buterin al Token 2049: l’industria crypto per soddisfare le esigenze del mainstream mantenendo la decentralizzazione
Oltre ai costi di transazione, Buterin parla del successo che si è ottenuto con i “tempi” di transazione.
A tal proposito, il fondatore di Ethereum ha parlato del risultato del Merge e del passaggio della Blockchain in Proof-of-Stake, che è riuscito a dimezzare il tempo medio di attesa fino al blocco successivo.
Questo ha portato a ridurre tranquillamente i tempi di attesa delle transazioni a 5-15 secondi.
Non solo, un’altra sfida generica dell’industria crypto citata da Buterin, riguarda la soddisfazione delle esigenze del mainstream, mantenendo però la decentralizzazione.
Ecco le sue parole:
“Dobbiamo soddisfare le esigenze dell’adozione mainstream e allo stesso tempo dobbiamo mantenere i valori dell’open source e della decentralizzazione”.
Più decentralizzazione per i layer-2 di Ethereum
Di recente, sempre Buterin aveva scritto su X un post con il quale chiedeva di fatto maggiore decentralizzazione ai layer-2 su Ethereum.
In pratica, i layer-2 dovrebbero ereditare la sicurezza del layer-1 su cui sono appoggiati. Il problema però è che non sempre succede che se il layer-1 è decentralizzato, come nel caso di Ethereum, lo siano anche i layer-2 basati su ETH.
Anzi, in verità, i layer-2 trovano davvero difficile riuscire a diventare così decentralizzate. Basti pensare a Base di Coinbase, che anche lui si presenta come un layer-2 di Ethereum.
Ad ogni modo, Buterin ha detto che dal 2025 prenderà in considerazione solo i layer-2 di Ethereum che sono almeno in fase 1. S’intende cioè tutti i L2 che hanno raggiunto una soglia del 75% nel consiglio per ignorare il proof system che hanno più del 26% del consiglio al di fuori del team di rollup.