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Prezzo di Bitcoin: è possibile un nuovo crollo?

Ieri, il prezzo di Bitcoin è sceso da quasi 66.000$ a mano di 63.000$, facendo temere a qualcuno un possibile nuovo crollo. 

Invece stanotte ha fatto segnare un piccolo rimbalzo, che lo ha riportato vicino ai 64.000$.

Ma è ancora possibile un crollo? 

Per rispondere a questa domanda occorre analizzare soprattutto l’andamento degli ultimi giorni. 

Il calo di ieri

Ieri l’andamento del prezzo di Bitcoin è stato condizionato negativamente da due fattori. 

Il primo, contingente, è stato il crollo della borsa giapponese di Tokyo. 

Infatti l’indice Nikkei in una sola seduta ha perso il 4,7%, e tale perdita è stata accumulata in gran parte nelle prime ore di riapertura dopo il weekend. 

Il fatto è che in Giappone si sono tenute le elezioni interne del partito di governo, dopo le dimissioni del premier Kishida. L’esito delle elezioni non è piaciuto ai mercati, e la reazione alla riapertura dopo il weekend è stata molto negativa. 

Il prezzo di Bitcoin ha seguito questo calo, scendendo del 4%, ma sul suo calo ha inciso anche un altro fattore. 

Ieri era il 30 settembre, e con ieri non solo si chiudeva il mese ma anche il trimestre, il terzo del 2024. Spesso durante le giornate di chiusura del mese, ed in particolare del trimestre, si verificano cali sui mercati, tanto che dopo il 4% della notte il prezzo di Bitcoin nel resto della giornata ha perso un altro 0,5%. 

Il rimbalzo

Oggi però la borsa di Tokyo sta facendo segnare un buon rimbalzo, anche se il +1,9% non è nemmeno sufficiente per recuperare la metà delle perdite di ieri. 

Da notare che proprio all’apertura in rialzo della borsa di Tokyo il prezzo di Bitcoin ha iniziato a sua volta un piccolo rimbalzo che lo ha riportato vicino a quota 64.000$. 

Oltretutto oggi è il primo di ottobre, quindi viene a mancare anche il secondo fattore che lo ha fatto scendere ieri. 

A dire il vero, ampliando l’analisi anche ai giorni precedenti, si scorge come dopo la risalita di giovedì 26 settembre sopra i 64.000$ sembra essere iniziato un periodo di lateralizzazione compreso tra 62.000$ e 66.000$. 

Questa lateralizzazione potrebbe durare ancora per più di una settimana, in teoria, perchè fino al 12 ottobre non è prevista grossa volatilità. 

Va però ricordato che in eventuale presenza di imprevisti questa previsione potrebbe rivelarsi errata, e gli imprevisti per definizione non sono prevedibili. Quindi in questo momento è impossibile prevedere se si verificheranno oppure no. 

Il potenziale crollo del prezzo di Bitcoin

La situazione pertanto in questo momento sembra abbastanza tranquilla, anche perchè per molti mesi, da fine marzo fino a fine giugno, il prezzo di Bitcoin ha lateralizzato all’interno di una fascia molto più ampia, compresa tra 57.000$ e 72.000$.

Il punto chiave dovrebbe essere ciò che invece accadrà il 12 ottobre, quando è prevista maggiore volatilità. 

Oltretutto il 12 ottobre sarà un sabato, quindi le borse tradizionali saranno chiuse per il weekend e tutta la volatilità si concentrerà solo sui mercati crypto

Pur non potendo sapere in anticipo se la volatilità sarà al rialzo o al ribasso, nel corso dei prossimi giorni potrebbero comparire segnali che potrebbero dare un’idea della direzione con un leggero anticipo.

Va anche ricordato che nei prossimi giorni inizieranno ad arrivare le trimestrali delle grandi aziende quotate in borsa, e questo potrebbe smuovere un po’ i mercati tradizionali. 

Alla luce di tutto ciò non è possibile escludere nè che il 12 ottobre la volatilità sia al ribasso, nè che questo possa causare un crollo. 

Le balene potrebbero innescare il crollo del prezzo di Bitcoin

Esiste infatti perlomeno uno scenario in cui un’eventuale volatilità al ribasso possa scatenare un vero e proprio crollo. 

Non va dimenticato che esistono delle balene in grado, in alcuni momenti, di manipolare i mercati crypto, o comunque di impattare in maniera significativa sul prezzo di Bitcoin, soprattutto se si tratta di grossi speculatori, piuttosto che investitori a lungo termine. 

Molti si attendono l’inizio di una bullrun nella seconda metà di ottobre, ed i grossi speculatori sicuramente non hanno ancora iniziato a prezzare questa evenienza, dato che per loro è decisamente ancora troppo presto. 

Il giorno giusto potrebbe proprio essere il 12 ottobre, ma visto l’orizzonte temporale di breve periodo degli speculatori, è possibile immaginare che, nel caso in cui ne fossero in grado, potrebbero decidere di far scendere un po’ il prezzo di BTC prima di acquistarlo. 

E così se la volatilità sarà al ribasso (cosa comunque assolutamente non scontata), c’è da attendersi che qualcuno provi a far scendere il più possibile Bitcoin così da poterlo comprare ad un prezzo ancora più basso, in attesa del possibile inizio della bullrun. 

In questo momento i supporti sembrano essere posti a 60.000$, a 57.000$, ma anche a 55.000$. Se dovesse rimanere sopra queste cifre l’andamento non si discosterebbe da quello degli ultimi tempi, altrimenti se dovesse scendere sotto qualcosa di importante potrebbe essere cambiato. 

Bisogna però rendere evidente che questa è solo una possibilità teorica, perchè nessuno sa veramente quanto uno scenario tale sia davvero probabile. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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