Ultime news nel mondo crypto: ieri, USDT, la stablecoin di Tether, ha compiuto 10 anni.
Questa però non è la notizia più importante riguardo USDT uscita durante il weekend.
Summary
La conformità con il MiCA: ultime news per la stablecoin USDT (Tether)
La nuova regolamentazione crypto dell’Unione Europea, conosciuta come MiCA, sta entrando in vigore.
Anzi, le regole riguardanti le stablecoin sui mercati UE sono già entrate in vigore a fine giugno, ma c’è tempo fino a dicembre per adeguarsi.
USDT è la principale stablecoin al mondo, ed anche in Europa è quella più utilizzata.
La nuova regolamentazione europea riconosce come vere stablecoin collateralizzate in valuta fiat solo quelle emesse da soggetti che sono riconosciuti ufficialmente e legalmente come emittenti autorizzati di e-money, ovvero di denaro fiat in formato digitale.
Ad oggi Tether, ovvero l’emittente di USDT, non è ancora riconosciuta dalla UE come emittente di e-money.
La soluzione
La notizia importante, confermata dallo stesso CEO di Tether Paolo Ardoino, è che Tether sta lavorando ad una soluzione che potrebbe essere pronta a novembre, ovvero con più di un mese di anticipo sulla scadenza del 30 dicembre.
Va ricordato che se USDT non fosse conforme al MiCA dopo il 30 dicembre andrebbe delistato dagli exchange per tutti gli utenti residenti nei Paesi UE.
Sebbene rimanga decisamente improbabile che gli exchange si lascino sottrarre la possibilità di offrire legalmente gli scambi in USDT ai cittadini europei, dal punto di vista teorico questa opzione in realtà rimane ancora assolutamente possibile.
Per questo Tether sta cercando una soluzione, che consentirebbe di rendere USDT compliant al MiCA così da poter continuare ad essere offerta dagli exchange ai cittadini residenti nella UE.
La soluzione va completata entro il 30 dicembre, ma Ardoino ha confermato che potrebbe essere pronta già a novembre.
L’incertezza
Il problema è che non si sa ancora di preciso che tipo di soluzione sia.
Lo stesso Ardoino si è limitato ad affermare che i dettagli verranno rivelati in seguito.
Si tratterà comunque di una nuova soluzione tecnologica specificamente progettata per il mercato europeo, ovvero per adattare USDT al nuovo panorama normativo della regione.
Tether ha dichiarato che alcuni aspetti del MiCA rendono più complesso il funzionamento delle stablecoin con licenza nella UE, introducendo anche potenziali nuovi rischi sia per l’infrastruttura bancaria locale che per le stablecoin stesse.
Uno dei problemi, sollevati da Tether stessa, è il rischio che la nuova normativa possa comportare rischi sistemici sia per le banche che per gli asset digitali, rendendoli vulnerabili a problemi dovuti ad esempio a prelievi di massa, come nel celebre caso della Silicon Valley Bank dell’anno scorso.
Da notare comunque che la società ha elogiato il regolatore UE per aver creato finalmente un ambiente normativo chiaro e strutturato, anche se ha sottolineato come i casi d’uso per le stablecoin in Europa siano molto diversi da quelli dei mercati emergenti e dei paesi in via di sviluppo dove USDT è ancora più popolare.
I 10 anni di Tether e l’ultima news sulla stablecoin USDT
Il 6 ottobre del 2014 nasceva USDT.
All’epoca Ethereum ancora nemmeno esisteva, dato che la sua blockchain nacque l’anno successivo, ed infatti il token USDT inizialmente fu lanciato su una sidechain di Bitcoin chiamata Omni.
Ancora oggi degli oltre 119 miliardi di USDT in circolazione ve ne sono quasi 900 milioni sulla vecchia Omni, anche se inizialmente, nel 2014, ne erano stati emessi solamente meno di 300.000.
Già nel 2015 superarono i 500.000, per poi superare il milione nel 2016.
Il primo boom arrivò con la bolla speculativa dei mercati crypto del 2017, che portò la capitalizzazione di mercato di USDT sopra il miliardo di dollari, con un x1000 nel giro di poco meno di due anni.
Va ricordato comunque che il prezzo di USDT è sempre rimasto di 1$ circa, quindi è solo aumentato di molto l’utilizzo non il valore.
L’anno successivo vennero anche superati i 2,5 miliardi, per poi tornare sotto i 2 miliardi durante il bear-market.
Il secondo grande boom c’è stato a partire dal 2019, quando vennero superati i 4 miliardi, ed è proseguito fino al 2022, quando furono raggiunti gli 80 miliardi.
Durante il bear-market del 2022 la capitalizzazione di mercato di USDT tornò sotto i 70 miliardi, ma solo per tornare a crescere nel 2023 e superare prima i 90 miliardi e poi anche i 100 miliardi nel 2024. Ora sfiora i 120 miliardi di dollari.