Secondo quanto emerso dall’ultimo report pubblicato da Tren Finance, il settore dei token RWA potrebbe crescere di 50 volte entro il 2030.
Gli analisti della società DeFi hanno svelato i motivi per il quale le tecnologie legate ai “Real World Assets” potrebbero guadagnare una enorme fetta nel mondo finanziario.
Esploriamo in questo articolo tutti i dati più interessanti e diamo un’occhiata ai migliori fondi e alle migliori monete appartenenti a questa nicchia promettente di mercato.
Summary
Il settore dei token RWA potrebbe cresce di 50 volte: il report di Tren Finance
Tren Finance ha da poco pubblicato un interessante report che analizza le opportunità del settore RWA e le potenzialità dei protocolli e token ad esso associati.
Ciò che emerge subito come primo dato rilevante è il potenziale tecnologico dell’attività di tokenizzazione, che sta diventando ormai noto ai maggiori istituti finanziari mondiali.
Secondo i ricercatori coinvolti nel report, le partecipazioni nel comparto RWA aumenteranno in maniera esponenziale nei prossimi anni.
Già nel 2024 abbiamo assistito ad una fase di maturazione dove sempre più entità hanno impegnato fondi per mettere un piede all’interno di questa industria.
Entro il 2030 però, si stima che le dimensioni del mercato RWA possano crescere ad una cifra compresa tra i 4 e i 30 trilioni di dollari.
Queste previsioni arrivano da una serie di società di consulenza e isituti come McKinsey, 21.co, Citibank, Roland Berger, BCG e Standard Chartered.
Prendendo il valore mediano di questi pronostici vediamo come il settore, valutato attualmente 185 miliardi di dollari, dovrebbe crescere di 50 volte in quest’ottica.
Parliamo di una stima molto ottimistica, che porterebbe il valore di tutte le attività RWA a 10 trilioni di dollari.
Ovviamente, come ribadito nel report, questa ricchezza non arriverebbe solamente dal mondo crypto ma anche e soprattutto dai mercati finanziari globali.
Secondo gli esperti questo trend potrebbe rimodellare il modo in cui le persone investono, commerciano e possiedono beni.
Ecco quanto riportato testualmente a tal proposito da Tren Finance:
“L’integrazione della finanza tradizionale con la tecnologia blockchain non è solo una tendenza, ma un passaggio fondamentale verso un ecosistema finanziario più accessibile, efficiente e dinamico”.
I protocolli RWA ed il potenziale ancora inespresso della tecnologia
Secondo il report, gran parte del potenziale dei token e delle tecnologie RWA è da sbloccare attraverso la partecipazione di grandi fondi Securities.
Seguendo quello che è un trend di forte adozione nel 2024, abbiamo visto infatti che molti hedge fund e asset manager hanno lanciato fondi d’investimento RWA.
Ad oggi questi strumenti, che consentono ad una vasta gamma di investitori di partecipare, hanno raccolto ben 1,83 miliardi di dollari, evidenziando il forte interesse retail.
Tra i maggiori troviamo Securitize di BlackRock, Ondo Finance, Franklin Templeton, Hashnote, Openeden, Matrixdoc e molti altri ancora.
Nel campo infrastrutturale Chainlink emerge come protocollo leader del mercato che sfrutta feature relative al settore RWA ed offre servizi inerenti alle aziende.
Il potenziale dell’industria RWA, come più volte ribadito dal report di Tren Finance, è immenso.
Portare risorse del mondo reale nella blockchain può introdurre vantaggi significativi in numerosi settori, in particolare nel settore finanziario.
La tokenizzazione può infatti rendere le transazioni più veloci, più economiche e libere da intermediari di terze parti e confini geopolitici.
Non solo, implicazioni RWA aggiungono efficienza ad un’ampia gamma di mercati, rendendo la frammentazione della liquidità e la scarsa interoperabilità solo un brutto ricordo.
Grazie ai continui sviluppi RWA, presto l’intero mondo finanziario potrebbe diventare fortemente interconnesso in tutte le sue parti, rivoluzionando le possibilità di investimento.
Come scritto a tal proposito da Christian Santagata, responsabile del marketing dei prodotti presso il protocollo RWA re.al:
“Le innovazioni DeFi hanno già rivoluzionato la finanza e, se combinate con la tokenizzazione RWA, le possibilità sono infinite … Questa combinazione unica migliora la componibilità, aumenta l’efficienza del capitale e introduce nuove primitive finanziarie progettate per questa categoria emergente”.
Al momento, i settori all’interno del quale la tokenizzazione RWA trova modo di esprimersi sono limitati, ma destinati a moltiplicarsi.
Secondo il report i maggiori asset tokenizzati fanno parte del mondo commodities, seguiti dai govt securities e dal private debt. Infine, altri token RWA sono relativi ai settori real estate, private equities, equities e corporate bond.
I migliori token su cui puntare nel mondo Real World Assets
Per investire nel potenziale successo nel mondo Real World Assets, si può anche scegliere di acquistare uno dei vari token RWA del mercato crypto.
Ricordiamo innanzitutto che la maggior parte di questa industria è dominata dalle stablecoin crittografiche, prive di volatilità e dunque esenti da potenziali profitti.
Ad ogni modo ci sono anche parecchi token il cui valore dipende dal successo delle proprie aziende nel campo RWA.
Tra i maggiori troviamo sicuramente AVAX e LINK, che tuttavia presentano anche un utilità differente da quella della mera tokenizzazione.
Sia Avalanche che Chainlink hanno investito molto nell’espansione futura dell’RWA, e potrebbero attirare una quota dell’espansione di mercato prevista nel report di Tren Finance.
AVAX e LINK valgono rispettivamente 11,3 miliardi e 7,1 miliardi di dollari
A seguire troviamo VET e OM con capitalizzazione più modeste di 1,9 miliardi e 1,3 miliardi di dollari, potenzialmente più profittevoli delle prime due.
Ottime opportunità anche per MAKER, che vanta un controvalore della partecipazioni di 1,12 miliardi di dollari, e ONDO con 1 miliardo di dollari.
A chiudere la lista dei token RWA più promettenti vediamo anche QNT, AXL e SNX.
Sotto la top 100 della classifica di CoinMarketCap troviamo molti altri token con ampie probabilità di crescita ma allo stesso tempo essi sottendono rischi maggiori.
