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Il prezzo di Bitcoin si avvicina alla Golden Cross

La media mobile a 50 giorni del prezzo di Bitcoin è tornata a salire, e presto potrebbe sorpassare quella a 200 giorni, disegnando così la cosiddetta Golden Cross. 

Sebbene l’avvento di una Golden Cross non abbia effetti diretti sui prezzi, è un indicatore che molti tengono d’occhio, e ciò potrebbe far diventare l’attuale sentiment ancora più positivo. 

Golden Cross del prezzo di Bitcoin in arrivo

La cosiddetta Golden Cross è per l’appunto l’incrocio al rialzo della media mobile a 50 giorni (2 mesi e mezzo) con quella a 200 giorni (10 mesi). 

È un indicatore osservato come potenziale segnale dell’inizio di un nuovo trend rialzista di lungo termine.

Come indicatore però ha un paio di limiti. 

Il primo è che si tratta di un segnale comunemente considerato molto grezzo, e quindi in realtà non particolarmente indicativo. 

Il secondo è che tende a segnalare l’inizio di una fase rialzista con un po’ di ritardo. 

L’unico vero impatto che ha è sul sentiment, dato che è un indicatore semplice che tende ad avere fascino soprattutto tra i retail.

La Death Cross del prezzo di Bitcoin di agosto

A metà di agosto era avvenuta una Death Cross, ovvero l’esatto contrario di una Golden Cross. 

All’epoca la media mobile a 50 giorni era scesa sotto i 61.700$, mentre quella a 200 giorni era salita sopra quella soglia. Questa situazione, con la media mobile a 50 giorni inferiore a quella a 200 giorni, è ancora in corso. 

Tuttavia, a partire dalla seconda metà di settembre la prima ha iniziato a salire in modo deciso, mentre la seconda ha iniziato lentamente a scendere. 

Allo stato attuale dei fatti la media mobile a 50 giorni del prezzo di Bitcoin è risalita a quasi 62.300$, dopo essere scesa anche a 59.200$, mentre quella a 200 giorni è scesa a 63.300$.

Di questo passo nel giro di circa una settimana potrebbe avvenire il controsorpasso, ovvero la registrazione di una Golden Cross.

La fase rialzista del prezzo di Bitcoin: Golden Cross e l’inizio della bull run

In realtà da altri indicatori è già emerso che dovrebbe essere iniziata una fase rialzista sul prezzo di Bitcoin. 

In particolare la candela del 14 di ottobre, con un balzo da 62.800$ a 66.500$, ha segnalato chiaramente che poteva essere terminata la precedente fase di lateralizzazione discendente iniziata addirittura ad inizio agosto, qualche giorno prima della Death Cross.

Tuttavia dopo essere risalito fino a 69.500$ il prezzo di Bitcoin lunedì ha interrotto la sua corsa. 

In questo momento è come se il trend rialzista di BTC avesse il freno a mano tirato, pronto a partire ma senza slancio. 

Il motivo sembra proprio legato al rafforzamento del dollaro USA, cosa che spesso avviene prima delle elezioni presidenziali statunitensi. 

La forza del dollaro 

Dal 30 settembre ad oggi il Dollar Index è salito da 100,4 punti agli attuali 104,3. 

Può non sembrare molto, ma per un indice come questo si tratta invece di una risalita significativa e soprattutto veloce. 

Secondo alcuni analisti oltretutto potrebbe salire ancora, e portarsi sopra i 104,5 punti, per poi iniziare a frenare in vista delle presidenziali del 5 novembre, ed in seguito iniziare a scendere. 

Il prezzo di Bitcoin tende ad essere inversamente correlato al Dollar Index, soprattutto sul medio/lungo periodo, e così fintantoché il dollaro si rafforza velocemente BTC non riesce a salire. 

Il punto però è che molti si aspettano che il dollaro finisca per indebolirsi dopo le elezioni, cosa che in passato è accaduta molto spesso. Inoltre prima di iniziare a scendere potrebbe anche semplicemente rallentare la sua ascesa e magari ad un certo punto fermarsi, e ciò potrebbe togliere il freno a mano a Bitcoin. 

I livelli chiave del prezzo di BTC

In questo momento il livello chiave per il prezzo di Bitcoin sono i 67.000$. 

Se il dollaro dovesse continuare a rafforzarsi molto, c’è il rischio sia di una discesa a 65.000$, sia di una anche sotto i 63.000$.

La soglia di pericolo però sembra essere i 60.000$ toccati il 10 ottobre. 

Se invece la risalita del Dollar Index dovesse iniziare a rallentare, per poi fermarsi, ci potrebbe essere una risalita non solo ai 70.000$ sfiorati domenica, ma anche a quei 72.000$ che ormai da aprile costituiscono un tetto oltre al quale è stato impossibile tornare in modo solido. 

Nel caso in cui però iniziasse un vero e proprio rally, o addirittura una bullrun, gli altri livelli da attenzionare sarebbero i 73.800$ di marzo, che costituiscono ancora oggi il massimo storico, ma anche i 75.000$ e per alcuni anche gli 80.000$. 

Gli ETF su Bitcoin spot

Un ruolo importante stavolta potrebbero averlo gli ETF su BTC spot negli USA, mai presenti prima d’ora durante le elezioni presidenziali. 

Il fatto è che dall’11 al 21 ottobre si sono verificate sette sedute di bora consecutive con forti afflussi giornalieri di capitali su questi ETF. 

Invece, ieri si è registrato un deflusso. 

Sembra quasi che ci fosse un po’ troppo entusiasmo per il possibile inizio del tipico rally di fine ottobre (o uptober), o addirittura di una bull run, tanto da dimenticarsi che nelle settimane precedenti alle presidenziali USA il dollaro tende a rafforzarsi. 

Tutto ciò però sembra proprio in procinto di cambiare, dato che mancano ormai meno di due settimane all’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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