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Ethereum: Verge abiliterà i nodi su smartphone

Ieri, Vitalik Buterin ha dichiarato in un nuovo post che, con l’aggiornamento Verge, si potranno eseguire nodi Ethereum anche su smartphone e smartwatch.

In questo post parla dell’aggiornamento Verge, che abiliterà la possibilità di. 

L’aggiornamento Verge di Ethereum e l’arrivo dei nodi blockchain su smartphone

Non è ancora stata fissata una data per l’aggiornamento Verge di Ethereum, anche perchè gli sviluppatori ci stanno ancora lavorando. 

Buterin ha scritto che in origine Verge prevedeva di spostare l’archiviazione dello stato di Ethereum su alberi Verkle, per consentire la convalida senza stato dei blocchi di Ethereum.

Ora però Verge rappresenta una visione molto più ampia, focalizzata sull’abilitazione della verifica della catena di Ethereum con la massima efficienza delle risorse, che include non solo la tecnologia di convalida senza stato, ma anche la verifica di tutte le esecuzioni di Ethereum con SNARK.

The Verge ha come obiettivi chiave quello di rendere possibile la creazione di client senza stato, per consentire verifica completa e nodi di staking senza la necessità di aver bisogno di diversi GB di spazio, e a lungo termine quello di arrivare a rendere possibile la verifica persino su smartwatch. 

La verifica delle transazioni

Buterin sottolinea che una delle cose più potenti della blockchain è il fatto che chiunque possa eseguire un nodo e verificare così l’intera e perfetta correttezza di tutta la catena. 

Il problema però è che, allo stato attuale, serve molta memoria per poter ospitare un nodo con cui fare le verifiche, e questo esclude di fatto che le possano fare realmente tutti. 

In particolare la verifica fatta potenzialmente, e per davvero, da chiunque renderebbe estremamente difficile per qualche attore maligno poter forzare l’approvazione di transazioni scorrette, o non rispettare appieno il protocollo.

Buterin fa notare che questa è una differenza fondamentale tra blockchain e sistemi centralizzati, ma richiede che l’esecuzione di un nodo completamente verificabile debba essere effettivamente fattibile per una massa critica di persone. 

Ad esempio allo stato attuale molti staker delegano lo staking a nodi terzi, e così pur facendo staking non fanno la verifica delle transazioni. 

Oggi l’esecuzione di un nodo validatore di Ethereum è possibile su un laptop consumer, ma rimane decisamente difficile. Con Verge questo cambierà, e la verifica completa della catena verrà resa computazionalmente così conveniente che di fatto ogni wallet, mobile e desktop, potrà farla di default.

Tra l’altro questa era anche proprio l’idea originaria di Satoshi Nakamoto del 2008. 

Ethereum Verge: I nodi su smartphone e smartwatch

Il primo obiettivo è quello di rendere fattibile la verifica completa della blockchain da parte di tutti i wallet, in particolare quelli gestiti da software desktop o app mobile. 

Questo consentirebbe a chiunque avesse uno di quei wallet di verificare di persona la correttezza delle transazioni, con certezza pressochè assoluta a soprattutto senza doversi fidare assolutamente di nessuno. 

Un risultato tale, sebbene difficile, ad oggi non sembra affatto impossibile, anche se forse per il rilascio definitivo dell’aggiornamento Verge occorrerà attendere ancora un po’. 

Il discorso si fa più complicato se si immagina di voler consentire tutto ciò anche agli smartwatch, o dispositivi simili. 

È proprio su questo che si sta discutendo, ovvero su quali siano le soluzioni tecniche migliori per arrivare a rendere possibile tutto ciò. 

Questo è anche il motivo per cui in origine prevedeva solamente di spostare l’archiviazione dello stato di Ethereum su alberi Verkle, mentre ora Buterin parla anche di utilizzare STARK (Scalable Transparent Arguments of Knowledge).

L’idea di base è quella di consentire, con la verifica senza stato, di verificare i blocchi della blockchain senza dover memorizzare grandi quantità di dati.

L’impatto dell’aggiornamento Verge sulle gas fee

Verge dovrebbe anche modificare il sistema su cui si basa il calcolo del costo del gas delle transazioni.

L’obiettivo è quello di arrivare a sostenere grandi quantità di transazioni, e quindi di verifiche, gestibili da moltissimi dispositivi differenti, ad un costo ragionevole per chi le effettua. 

L’idea è quella di separare i costi del gas per utilizzo, mentre ora il gas dipende soltanto dal peso della transazione e non dal tipo di transazione. 

Il gas è probabilmente al momento il principale ostacolo alla diffusione di Ethereum, insieme alla scalabilità, tanto che il successo dei layer-2 si deve proprio al fatto che riescono a mantenere molto basso il gas, a differenza del layer-1. 

Sebbene Buterin abbia più volte ribadito che i layer-2 sono attualmente la principale soluzione ai problemi di scalabilità di Ethereum, in questo caso sta già lavorando all’evoluzione futura in cui il layer-1 potrebbe avere un ruolo ancora maggiore, soprattutto per questioni di sicurezza. 

Se aumentasse in modo significativo il numero di transazioni gestibili dal layer-1, le fee potrebbero anche ridursi, anche perchè ormai con il passaggio a Proof-of-Stake non c’è più bisogno di remunerare moltissimo i validatori, come invece ancora accade con Bitcoin

Ethereum sta diventando sempre di più una piattaforma globale di servizi, più che un semplice asset monetario, anche se ciò significa che a livello finanziario il ruolo di BTC rimane primario su quello di ETH. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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