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DeFi: Rune di Bitcoin diventa cross-chain grazie a un layer-2

Oggi il layer-2 Bitfinity Network ha annunciato l’integrazione Dual Bridge che consentirà di portare Rune di Bitcoin cross-chain in DeFi. 

Inoltre ha annunciato anche la creazione di una connessione all’ecosistema Internet Computer Protocol (ICP).

Il layer-2 su Bitcoin: Rune diventa cross-chain in DeFi

Bitfinity Network appartiene ad una nuova generazione di layer-2 su Bitcoin, come i Bitcoin-rollup RSK, Stacks e Threshold-BTC, tutti dedicati a soluzioni pionieristiche per la scalabilità di BTC. 

Questo protocollo però mira a distinguersi dagli altri layer-2 su Bitcoin grazie a maggiore trasparenza nel suo codice di bridging, UX semplificata, e soprattutto l’utilizzo di una piattaforma basata su EVM (Ethereum Virtual Machine) che consente agli asset Bitcoin di funzionare senza problemi anche all’interno di ecosistemi compatibili con Ethereum.

Si tratta inoltre di una piattaforma basata proprio su Internet Computer Blockchain, e che offre un’esecuzione rapida per Bitcoin e vari asset cross-chain. 

Bitfinity facilita l’integrazione di asset senza soluzione di continuità da diverse blockchain, con un block-time medio di soli due secondi, ed una capacità superiore a mille transazioni al secondo (TPS).

Grazie a ciò promette di migliorare la scalabilità dell’esecuzione di smart contract. 

Bitfinity è supportato da Polychain Capital e ParaFi, e la sua missione è quella di riportare Bitcoin nelle mani degli utenti in un modo divertente e accessibile. 

Inoltre Bitfinity sta aumentando il coinvolgimento della comunità grazie a Bitgems, una piattaforma gamificata in cui gli utenti estraggono gemme e interagiscono con app decentralizzate (dApp). 

Bitcoin DeFi: Rune diventa cross-chain grazie al layer-2 Bitfinity Network

Il protocollo Bitcoin Rune consente la creazione di token fungibili sulla blockchain di Bitcoin. 

È stato lanciato solamente poco tempo fa, e si basa su UTXO e non su Ordinals. 

Grazie a Tune sono già stati creati diversi token sulla blockchain di Bitcoin, anche perchè è un protocollo compatibile con Lightning Network. 

In questo modo la gestione dei token Rune risulta essere efficiente ed -chain, senza la necessità di tenere dati off-chain o di creare token nativi, evitando in questo modo la generazione di UTXO “spazzatura”. 

Infatti sfruttando gli indirizzi Taproot, Rune registra i trasferimenti di token in modo leggero e scalabile.

Il bridging di Rune in DeFi

L’integrazione di Bitfinity Network consente agli sviluppatori di portare i token fungibili Rune in applicazioni DeFi compatibili con Ethereum, tramite Omnity Bridge cross-chain.

Questo dovrebbe aprire nuovi casi d’uso per prestiti, e trading.

Bitfinity utilizza un threshold signature scheme derivato dalla tecnologia Chain-Key di Internet Computer, che consente un bridging completamente decentralizzato senza intermediari centralizzati. 

Prima d’ora era decisamente complicato utilizzare i token Rune creati sulla blockchain di Bitcoin all’interno di protocolli DeFi, soprattutto perchè il bridging spesso si basava su strumenti centralizzati che possono sempre costituire un single-point-of-failure. 

Il token ICP (Internet Computer Protocol)

Internet Computer è una piattaforma cloud Web3 decentralizzata che consente agli sviluppatori di distribuire il codice direttamente sulla blockchain senza fare affidamento su server o infrastrutture centralizzate. 

Si tratta di un protocollo veloce, conveniente e altamente scalabile che vuole ridefinire il paradigma operativo di una piattaforma Web3 decentralizzata. Offre le stesse funzionalità dei cloud centralizzati, ma con elaborazione economicamente efficiente, maggiore sicurezza e rapide velocità di elaborazione intrinseche alla tecnologia decentralizzata.

La sua criptovaluta nativa è ICP. 

Dopo un clamoroso boom avvenuto nel 2021, al lancio sui mercati, le prestazioni di questa criptovaluta sui mercati crypto sono state molto deludenti. Il valore attuale è del 99% inferiore a quello massimo, e anche se si esclude il boom iniziale, la perdita rispetto a novembre 2021 è dell’87%.

Dopo essere sceso fino a 4$, ad ottobre 2023 ha iniziato a riprendersi un po’, ma dopo essersi riportato a 19$ a marzo di quest’anno e poi di nuovo ridisceso a circa 7$. 

L’interoperabilità cross-chain

Uno dei punti chiave della nuova finanza decentralizzata è la cosiddetta interoperabilità cross-chain. 

Significa che uno stesso asset crypto deve poter essere utilizzato senza soluzione di continuità in diverse blockchain contemporaneamente. 

In genere ciò si ottiene con dei bridge, ma questi tendono ad essere centralizzati, e quindi meno sicuri. 

Invece, ad esempio, Omnity Bridge, insieme a Bitfinity, hanno collaborato alla progettazione del bridging ICP, grazie a cui è nato Chain-key Bitcoin (ckBTC), un token completamente decentralizzato basato su Internet Computer (ICP) ed utilizzabile anche all’interno dell’ecosistema Cosmos tramite DEX Osmosis. In questo modo per la prima volta un token BTC sarà accessibile all’interno di Cosmos.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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