Secondo quanto riportato nell’ultimo report del progetto Internet Computer (ICP), le attività sulla blockchain sono in aumento del 1.230% rispetto all’ultimo anno.
Si tratta di un aumento di oltre 13 volte le precedenti partecipazioni su Chain Fusion, un framework che consente interazioni Bitcoin dirette e senza fiducia.
Questi dati riflettono il crescente interesse del mondo crittografico verso infrastrutture cross-chain interoperabili che consentono di comunicare tra reti differenti.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Summary
La blockchain Internet Computer (ICP) vede crescere esponenzialmente le attività di rete: ecco perché
Internet Computer, nota infrastruttura di interoperabilità blockchain, ha appena pubblicato il suo ultimo report sullo stato del proprio ecosistema ICP.
Emerge che l’attività complessiva della rete è cresciuta del 150% durante l’ultimo anno, evidenziando un trend rialzista nell’adozione della tecnologia.
Allo stesso tempo il numero degli sviluppatori che lavorano a tempo pieno al mantenimento della blockchain è aumentato del 30%.
Ciò significa che, in controtendenza con il resto del settore, Internet Computer attrae sempre più menti brillanti verso la propria piattaforma di sviluppo.
Tuttavia, il dato più interessante riguarda probabilmente quella che è l’evoluzione della funzionalità blockchain del Chain Fusion ICP.
L’utilizzo di questo framework, che consente interazioni Bitcoin dirette e senza fiducia, è esploso del 1.230% nell’ultimo anno.
Parliamo di una crescita di 13 volte le attività di rete cross-chain, tale da sancire un’impennata senza precedenti per la comunità Internet Computer.
In tutto ciò, il conteggio dei messaggi avanzati tramite Chain Fusion ha registrato un aumento del 2.040% rispetto al dato periodo.
Queste cifre mettono in mostra l’interesse e l’utilizzo in rapida crescita delle innovative capacità della catena incrociata dell’ICP.
Grazie alla sua capacità di facilitare interazioni cross-chain con qualsiasi rete senza intermediari o ponti di terze parti, risolve molti problemi nella frammentazione della liquidità.
Se fino al 2023 Internet Computer sembrava un progetto abbandonato dalla comunità crittografica, ora sembra competere con le top blockchain del settore web3.
Lomesh Dutta, vicepresidente della crescita presso la Fondazione ICP, ribadendo il successo del protocollo informatico ha affermato che:
“Questa svolta apre le porte a casi d’uso completamente nuovi, come l’integrazione delle capacità di intelligenza artificiale o la semplificazione dei sistemi DeFi. Chain Fusion sta aprendo la strada a una nuova generazione di applicazioni interoperabili che non solo sono più veloci e più resistenti ma anche dotate di funzionalità avanzate precedentemente inimmaginabili”.
Innovazione e sicurezza con il framework ICP
Il rapporto di Internet Computer sottolinea il ruolo della tecnologia Chain Fusion ICP nell’esplorazione delle soluzioni crittografiche basate su bitcoin.
Questo framework introduce infatti un nuovo metodo per sviluppare contratti intelligenti sulla blockchain più capitalizzata al mondo, senza affidarsi a terze parti.
In questo modo gli sviluppatori possono affidarsi alla sicurezza di Bitcoin, pur sfruttando la scalabilità di Internet Computer.
Inoltre gli utenti possono implementare le caratteristiche chiave di ICP, come Bitcoin Light Nodes, che consentono la verifica diretta delle transazioni Bitcoin.
Un’altra feature molto interessante è il Chain Key Signatures che apre le porte ad una messaggistica cross-chain più isolata e a prova di hack.
Per non parlare delle chiamate HTTP in contratti intelligenti, che permettono una facile integrazione di fonti di dati esterne e oracoli, e transazioni senza gas.
Visti tutti questi vantaggi, diversi protocolli web3 si stanno appoggiando alla blockchain di Internet Computer in cerca di espandere le proprie connessioni.
Tra i più importanti citiamo Rainbow Protocol, Tap Protocol e Bitfinity: tutti hanno in comune l’obiettivo di rendere più completa la DeFi su Bitcoin.
Nel rapporto di Internet Computer si parla anche dell’inclusione di nuovi ecosistemi crittografici, come ad esempio quello dei token non fungibili Runes.
Vari team del mondo crypto stanno utilizzando ICP per approdare nell’ecosistema Runes, che dal lancio ha inglobato il 95% del market-share degli NFT su Bitcoin.
L’ultima innovazione blockchain del progetto è inerente ad un sistema, chiamato BOB, che porta il consenso in rete in modo simile alla Proof-of-Work.
ICP funge da meccanismo di minin dove i partecipanti al BOB possono scegliere la velocità con cui i minatori estraggono le risorse influendo sulla quantità di token consumata.
Analisi dei dati on-chain della rete Internet Computer
Osservando più da vicino i dati on-chain della catena Internet Computer (ICP) ci accorgiamo molto più facilmente del processo di crescita che è in atto.
Negli ultimi 12 mesi, il TVL della blockchain ossia il numero di token bloccati sulla piattaforma, è cresciuto in maniera significativa.
In particolare il numero di ICP bloccati per 8 anni è passato da 133 milioni di token fino a oltre 140 milioni. Nel frattempo la stessa risorsa ICP è cresciuta del 72% sul mercato passando da 3,9 fino a 6,6 dollari per unità.
In totale 238.473.423 ICP sono bloccati a tempo determinato sulla rete, pari al 45,4% della total supply per un controvalore di 1,7 miliardi di dollari.
Nel frattempo anche altre metriche blockchain hanno visto impennate pazzesche.
Il numero di transazioni per secondo, che identifica la velocità di rete, è quasi raddoppiato in un anno partendo da 4K TP/s fino agli attuali 7K TP/s.
Il numero di smart contract implementati sulla catena è aumentato vertiginosamente da 340K fino a 778K.
Inoltre, il finalization rate è cresciuto di circa il 50%, mentre il conversion rate ed il power consumption sono rimasti pressoché invariati.
Più passa il tempo, più Internet Computer acquista interesse, potenzialmente in grado di rivoluzionare il futuro dell’interoperabilità blockchain.