Coinbase ha ottenuto l’approvazione dal giudice sulla sua richiesta di appello ristretto contro le accuse della Securities and Exchange Commission (SEC) degli USA. Ora la controversia sul trading crypto come security non registrate o meno si sposterà alla Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Secondo Circuito.
Summary
Coinbase vs. SEC: risolvere la questione del trading crypto come security non registrate
Coinbase ha ottenuto l’approvazione da un giudice federale della sua richiesta d’appello speciale e ristretto contro le accuse della Securities and Exchange Commission (SEC) degli USA.
Paul Grewal, Chief Legal Officer di Coinbase, ha commentato l’accaduto su X:
Il giudice Katherine Polk Failla della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York ha emesso la sua decisione nella giornata di ieri.
In pratica, ora, la controversia sul trading crypto come security non registrate o meno, si sposterà alla Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Secondo Circuito. Al contrario, il resto del caso tra Coinbase e la SEC rimarrà bloccato e inattivo.
Si tratta di una vera e propria accelerazione su una potenziale risposta definitiva sulla questione se alcuni token e crypto debbano essere trattati come security .
E infatti, se l’esito della Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Secondo Circuito dovesse affermare che la SEC ha sbagliato con le sue accuse contro Coinbase, questo diventerebbe un eco per tutto il settore delle criptovalute.
Coinbase vs. SEC in appello interlocutorio: le parole del giudice
Il giudice Failla approvando di spostare il caso ad un processo noto come appello interlocutorio, ha comunque disapprovato alcune dichiarazioni di Coinbase.
Ecco cos’ha detto:
“[non apprezzo] gli sforzi della società di gettare ombre sull’approccio della SEC agli asset crypto”
Ad ogni modo, Failla ha anche dichiarato di accogliere la richiesta di Coinbase di aprile 2024 per le seguenti motivazioni:
“perché presenta una questione di legge di importanza fondamentale per quanto riguarda la portata e l’applicazione di Howey ai crypto-asset, sulla quale esiste un sostanziale motivo di divergenza di opinioni, e la cui risoluzione anticiperebbe la conclusione definitiva dell’azione esecutiva della SEC”.
Con l’ingresso di Donald Trump come nuovo Presidente degli USA, e il cambio di guardia del Presidente della SEC, potrebbe succedere che cambino nuovamente le carte in tavola.
Le pretese di scuse da parte del prossimo Presidente della SEC
Lo scorso ottobre, il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, aveva affermato che il prossimo Presidente della SEC dovrebbe scusarsi col popolo americano per i danni causati al mondo crypto.
In quel momento, non era noto che fosse Trump il nuovo Presidente degli USA eletto, e che ci sarebbe stata questa nuova apertura a favore del settore.
Ad ogni modo, per Armstrong, le scuse da parte della SEC sarebbero il simbolo di un “nuovo inizio” per partire col processo di ripristino della fiducia nell’istituzione.