Come riportato dai dati on-chain, i validatori della blockchain di Solana hanno visto le loro fee schizzare alle stelle nei giorni seguenti al lancio delle memecoin TRUMP e MELANIA.
Il grande interesse degli investitori per i token del nuovo Presidente USA e di sua moglie hanno spinto una florida attività di trading, che si è riversata in una valanga di richieste ai validatori della rete.
In totale questi nodi, essenziali per l’elaborazione di transazioni della catena, hanno guadagnato fees per oltre 25 milioni di dollari.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Summary
Record di afflussi grazie al successo di TRUMP e MELANIA: i validatori della rete Solana guadagnano 100.000 SOL in fee e mance
Il successo delle memecoin TRUMP e MELANIA, lanciate nel fine settimana da Donald Trump e dalla nuova first lady, ha portato grosse fees ai validatori della rete Solana.
Queste entità, che si occupano di convalidare e gestire le transazioni del crypto network, hanno registrato un afflusso record di oltre 100.000 SOL negli ultimi giorni.
Parliamo di un profitto di circa 25,8 milioni di dollari tra fees e mance, dovuto principalmente all’intensa attività di trading osservata sul mercato.
Un gran numero di utenti si è riversata sui DEX di Solana cercando di accaparrarsi prima degli altri una fetta dei due token, arrivati con gran sorpresa sulle piazze crittografiche.
Pensate che nel mezzo del lancio di MELANIA, Phantom Wallet è andato in bug poiché intasato di oltre 8 milioni di richieste per minuto.
Il picco di attività maggiore si è osservato il 20 gennaio, con i validatori di Solana che hanno ricevuto oltre 87.000 SOL in fee.
L’impennata di richieste ha portato a 24,7 milioni di bundle di transazioni per garantire il successo.I bundle si riferiscono a raccolte di transazioni che vengono raggruppate e inviate ai validatori per l’elaborazione.
Quest’ultimi possono scegliere l’ordinamento delle transazioni in ogni bundle, dando priorità agli utenti che offrono tips maggiori.
Molte persone o bot hanno presentato mance cospicue, essendoci un forte interesse speculativo nel cercare di arrivare su TRUMP e MELANIA prima di altri players.
Dei 4,5 milioni di utenti attivi ogni giorno su Solana, 1,5 milioni erano donatori unici, dimostrando interesse per il token sniping su piattaforme come Meteora e Orca.
Molte dapp ed infrastrutture del network Solana sono andate in down nel tentativo di ospitare un flusso di transazioni così corposo.
Outlook dei validatori della rete Solana: fee variabili dallo 0% al 100%
Al momento la blockchain di Solana presenta 1.407 validatori differenti con ognuno di essi che presenta una propria tariffa di fees che varia dallo 0% al 100%.
Questi nodi svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la sicurezza e l’integrità della rete, essendo responsabili dell’elaborazione delle transazioni e della loro validità.
Ogni validatore presenta un importo di SOL impegnato in stake, delegato dai vari utenti che decidono di appoggiarsi a lui per la gestione delle operazioni.
Generalmente più validatori partecipano, più la rete Solana diventa decentralizzata e resistente alla censura e alle frodi.
Gli attori più importanti di questa lista sono Helius, Galaxy, Binance staking, Coinbase 02, Ledger by Figment e Figment.
Tutti assieme detengono uno stake complessivo pari al 16,97% di tutti i SOL impegnati dalla rete di validatori. Il nominal staking APY è del 7,30%.

Le fees imposte dai validatori, come accennato, possono variare sensibilmente in base a diverse ragioni.
Queste entità hanno la possibilità di scegliere una commissione tra lo 0% e il 100%, sulla scia della strategia adottata.
I validatori che offrono una commissione dello 0% cercano di attirare più stake, sperando di aumentare il loro margine una volta accumulato un numero sufficiente di delegazioni.
Solitamente una volta raggiunto un certo livello, alcuni di essi decidono di aumentare le fees per coprire costi operativi e mantenere la rete sicura.
Quelli che invece impostano le fees al 100%, solitamente lo fanno per scoraggiare gli utenti dal delegare le loro monete, visto che hanno già raggiunto un certo obiettivo.
In altri casi il motivo è rappresentato dalla necessità di sospendere le operazioni per manutenzione o aggiornamenti.
Talvolta fees elevate potrebbero essere associate alla necessità di coprire costi nella gestione del nodo, come spese impreviste o miglioramenti infrastrutturali.
Analisi delle memecoin TRUMP E MELANIA: continueranno ad essere rilevanti agli occhi degli investitori?
Nonostante le memecoin TRUMP e MELANIA abbiano innescato forti attività di trading su Solana facendo incassare grandi fees ai validatori, il loro interesse potrebbe essere in calo.
I grandi guadagni registrati dalle due monete nelle ore successive al loro lancio sono state parzialmente annullate, creando incertezza tra i trader crittografici.
TRUMP è sceso del 45% dal suo massimo storico, perdendo circa 7 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
MELANIA ha visto invece il suo prezzo calare del 70% dai massimi, per una perdita di quasi 1,5 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
Se questi crolli tendenzialmente possono essere associati ad un potenziale recupero futuro nelle criptovalute più solide, qui i dati indicano il contrario.
L’entourage crypto di Donald Trump che gestisce queste memecoin possiede grandi quantità di supply, pronta ad essere venduta non appena verrà sbloccata.
Inoltre lo schema “pump and dump” dei primi giorni di quotazione potrebbe disincentivare nuovi utenti a prendere parte al trading delle monete.
Il modo con cui sono state gestite le operazioni non è stato molto apprezzato dalla crypto community.
Lo stesso Donald Trump non ha menzionato la moneta TRUMP durante il suo discorso di insediamento in Casa Bianca.
Inoltre pare di non essere proprio interessato alla sua memecoin, visto che ha affermato pubblicamente di “non saperne molto a riguardo”.