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Coinbase: il CEO Brian Armstrong annuncia un ripensamento del processo di listing dei token

Brian Armstrong, CEO di Coinbase, evidenzia la necessità di rinnovare il processo di listing dei token. Con un aumento esponenziale nella creazione di nuovi asset, l’azienda esplora soluzioni innovative per semplificare e ottimizzare le operazioni.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Con oltre un milione di nuovi token creati a settimana, Coinbase spinge per un approccio di listing più efficiente e automatizzato

Come anticipato, il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha lanciato un appello per rivedere il processo di listing dei token dell’exchange. 

Questo intervento si inserisce in un contesto di rapida crescita del settore, con circa un milione di nuovi token creati ogni settimana. L’obiettivo è adattarsi a un panorama in continua evoluzione, garantendo al tempo stesso trasparenza ed efficienza.

In un recente post pubblicato il 24 gennaio, Armstrong ha sottolineato che l’attuale approccio manuale per la valutazione e la quotazione di nuovi asset non è più sostenibile. 

Coinbase, il più grande exchange di criptovalute negli Stati Uniti, utilizza un processo articolato in più fasi che include revisione iniziale, due diligence e controlli di conformità. 

Tuttavia, l’impennata nella creazione di nuovi token rende questo metodo inadatto al ritmo attuale.

Armstrong ha proposto un passaggio da un modello basato su liste di token consentiti a uno fondato su blocchi, integrando strumenti automatizzati come scansioni on chain e feedback degli utenti:

“Non possiamo più valutare manualmente ogni token. È necessario un approccio più pragmatico e scalabile.” 

Dibattiti e critiche degli esperti del settore 

Le dichiarazioni di Armstrong hanno alimentato il dibattito tra gli esperti del settore. Justin Sun, fondatore di Tron (TRX), ha duramente criticato le politiche di quotazione di Coinbase, accusando l’exchange di mancanza di equità. 

Sun ha sottolineato che, nonostante Tron sia tra le prime dieci criptovalute per capitalizzazione di mercato, è rimasta esclusa da Coinbase per oltre sette anni.

Un’accusa ancora più grave è arrivata il 4 novembre, quando Sun ha affermato che Coinbase avrebbe richiesto commissioni per 330 milioni di dollari per quotare TRX. 

Questa cifra includeva un deposito di 250 milioni di dollari in Bitcoin e 500 milioni di token TRX, evidenziando un presunto squilibrio nei criteri di accesso.

Anche gli influencer del settore si sono fatti sentire. Ansem, un noto esperto di criptovalute, ha suggerito a Coinbase di coinvolgere professionisti con esperienza diretta nel mercato: 

“Con una guida competente, sarebbe possibile identificare rapidamente i token più promettenti tra milioni di opzioni.” 

Oltre al rinnovamento del processo di quotazione, Armstrong ha svelato un’altra importante iniziativa: l’integrazione tra exchange centralizzati (CEX) e decentralizzati (DEX). 

Questa strategia mira a offrire agli utenti un’esperienza fluida e unificata, dove non è necessario distinguere tra i due modelli di exchange: 

“In futuro, i clienti non dovranno preoccuparsi di dove avviene l’operazione, che sia su un DEX o un CEX.” 

Questo approccio rappresenta un passo avanti verso un ecosistema più accessibile e inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di una base di utenti sempre più diversificata.

La regolamentazione come chiave del cambiamento

L’evoluzione del processo di quotazione non può prescindere da un quadro normativo più favorevole. 

Armstrong ha espresso speranza in un cambio di rotta da parte delle autorità statunitensi, auspicando regole che favoriscano l’innovazione senza ostacolare lo sviluppo del settore.

Durante il World Economic Forum di Davos, Armstrong ha dichiarato che molte delle conversazioni con leader di mercato si sono concentrate sulle implicazioni delle politiche regolatorie della nuova amministrazione. 

La necessità di chiarezza normativa è cruciale per garantire che gli Stati Uniti rimangano competitivi nel mercato globale delle criptovalute.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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