HomeCriptovaluteBitcoinLa Banca Centrale Ceca valuterà una riserva in Bitcoin

La Banca Centrale Ceca valuterà una riserva in Bitcoin

Ieri, la banca centrale della Repubblica Ceca ha deciso di accettare la richiesta del suo Presidente, e di valutare la fattibilità e l’opportunità di attivare una riserva in Bitcoin

Il comunicato stampa ufficiale della banca dichiara che il Consiglio di amministrazione della Banca Nazionale Ceca (CNB) ha approvato una proposta per analizzare le possibilità di investimento in ulteriori asset class, su proposta del governatore Aleš Michl

Le riserve in Bitcoin: l’idea della banca centrale della Repubblica Ceca

Michl, infatti, in precedenza aveva rilasciato un’intervista al Financial Times in cui ipotizzava che la banca centrale ceca prendesse in considerazione l’ipotesi di detenere miliardi di dollari nelle sue riserve sotto forma di Bitcoin

Il governatore aveva comunque specificato fin dall’inizio che si trattava solamente di un’idea ancora in fase di analisi, aggiungendo che non è prevista alcuna decisione immediata a riguardo.

La decisione di ieri di CNB va proprio in questa direzione, perché si limita ad accettare la proposta di valutare fattibilità ed opportunità di una tale iniziativa, senza per ora né approvare né bocciarla. 

Nel caso in cui tale iniziativa andasse in porto, si tratterebbe della prima banca centrale occidentale in assoluto a detenere riserve in BTC

Infatti, solitamente le banche centrali tengono riserve in asset conservativi, e si tengono lontane da quelli più a rischio. Inoltre molte banche centrali da tempo mettono in guardia i cittadini sui rischi che si corrono investendo o speculando su asset finanziari risk-on. 

Anzi, a dire il vero ad oggi non risulta che nessuna grande banca centrale al mondo possieda Bitcoin, anche se invece vi sono diversi soggetti pubblici, anche importanti, che li detengono. 

BCE e le altre banche centrali

Non è un caso che dopo l’intervista di Michl al Financial Times il governatore della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, abbia detto esplicitamente che non si aspetta che alcuna banca centrale dell’Eurozona possa avere Bitcoin nelle proprie riserve sul breve periodo. 

Lagarde nel suo intervento cita esplicitamente i suoi colleghi della CNB, anche perchè la Repubblica Ceca fa parte della UE. Il Paese del Centro Europa però non rientra nell’Eurozona, tanto che la sua banca centrale non rientra in quelle che hanno sottoscritto quote di capitale della BCE

Tuttavia uno dei membri del Consiglio Generale della BCE è il ceco Jiří Rusnok, con cui Lagarde dichiara di essersi confrontata riguardo il tema delle riserve in Bitcoin

Infatti la Repubblica Ceca in realtà ha già intrapreso un percorso per arrivare ad adottare l’Euro al posto della sua Corona, ma non ha ancora completato l’ingresso nell’Eurozona. In questo momento di fatto la sua adesione all’Eurozona è praticamente sospesa. 

La storia Aleš Michl 

Michl ha assunto la guida della banca centrale ceca nel 2022.

È un economista ceco, ex-stratega degli investimenti di una banca commerciale, oltre che co-fondatore di un fondo di gestione patrimoniale algoritmica. 

Quando è entrato in carica l’inflazione nel Paese era salita al 17,5%, toccando in seguito un picco al 18% pochi mesi dopo. Ora la banca centrale ceca è riuscita a riportarla al 3%, in linea ad esempio con quella degli USA e non di molto superiore a quella dell’Eurozona. 

Inoltre, sotto la sua guida la CNB ha iniziato ad acquistare oro e ad aumentare la quota di azioni nelle sue riserve valutarie, per migliorare il rendimento atteso delle attività della banca.

Lo si può definire al tempo stesso un funzionario competente ed efficace, ma anche un innovatore, e tutto ciò facilita la comprensione dei motivi per cui abbia proposto di valutare l’inserimento di Bitcoin nelle riserve della banca

La potenziale riserva in Bitcoin della Banca Nazionale Ceca (CNB)

L’idea di Michl sarebbe quella di autorizzare la banca centrale ceca a detenere fino al 5% delle sue riserve in BTC

La CNB attualmente ha 140 miliardi di euro di riserve (146 miliardi di dollari), quindi il tetto massimo previsto da Michl per ora sarebbe di poco superiore ai sette miliardi di dollari

Da notare che sarebbe una cifra superiore al valore di mercato attuale dei BTC detenuti ad esempio dall’ETF di Ark (ARKB), e non di molto inferiore a quelli dei Bitcoin detenuti da Tether

Va però sottolineato che si tratta di un tetto massimo, e non della cifra che probabilmente la banca potrebbe voler investire in BTC. Inoltre la decisione sul possibile investimento non è ancora stata presa, ed a quanto pare ci vorrà ancora molto tempo prima che la banca si esprima in modo definitivo a riguardo. 

Michl ha anche dichiarato su X che Bitcoin ha una volatilità significativa, e che questo rende più difficile trarre vantaggio dalla sua attuale bassa correlazione con altri asset.

Le parole del governatore della CNB sono decisamente caute, ma almeno sembrano possibiliste. 

Infatti al Financial Times aveva anche dichiarato che un investimento della banca centrale in Bitcoin potrebbe rivelarsi inutile oppure potrebbe avere un “valore assolutamente fantastico”. Ha anche aggiunto di ritenere che Bitcoin continuerà a crescere anche senza l’eventuale sostegno del presidente USA, dato che rappresenta un investimento alternativo per molte persone.

Il commento

Una delle principali aziende crypto al mondo, Trezor, è stata fondata ed ha ancora sede in Repubblica Ceca. 

Il Bitcoin Analyst di Trezor, Lucien Bourdon, ha condiviso un commento esclusivo con The Cryptonomist riguardo l’idea di Michl: 

“La Repubblica Ceca è da tempo all’avanguardia nell’innovazione di Bitcoin, sede del primo mining pool, del primo hardware wallet e di una delle più grandi conferenze Bitcoin in Europa. Ora, il paese è pronto a compiere un passo storico. La Banca nazionale ceca (CNB) discuterà l’assegnazione di fino al 5% delle sue riserve da 140 miliardi di euro in Bitcoin. Se approvata, questa decisione potrebbe segnare una svolta, non solo per la Repubblica Ceca, ma anche per l’adozione globale di Bitcoin come strumento per la strategia economica nazionale.

Bitcoin dà potere agli individui garantendo loro il controllo sulla propria ricchezza senza dipendere da terze parti. Ma anche gli stati possono sfruttare le proprietà di Bitcoin per rafforzare la propria sovranità. Se una nazione integra con successo Bitcoin nelle sue riserve, auto-custodite e al di fuori del controllo normativo estero, ottiene una copertura contro la svalutazione monetaria e la pressione economica esterna.

Sulla carta, il dibattito sulle riserve di Bitcoin sembra una discussione finanziaria, ma in realtà è altrettanto politica e filosofica. I governi e le banche centrali sono costretti a fare i conti con un sistema monetario che non controllano e alcuni non sono pronti per questo cambiamento. Ma la scrittura è sul muro. Mentre l’inflazione erode il potere d’acquisto della moneta fiat e Bitcoin continua a crescere, la questione non è se le banche centrali debbano detenere Bitcoin, ma se possano permettersi di non farlo.”

Dopo che la Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha rifiutato la proposta della banca ceca, Bourdon ha continuato dicendo: 

“Se il riciclaggio di denaro e i crimini finanziari sono lo standard per escludere un asset dalle riserve delle banche centrali, l’euro stesso non dovrebbe essere messo sotto esame, visti i precedenti delle banche tradizionali? Le transazioni in Bitcoin sono trasparenti. Gli scandali bancari tradizionali avvengono a porte chiuse. Quale sistema è davvero più responsabile?

Lagarde dice che il Bitcoin non è adatto alle riserve perché deve essere ‘liquido, sicuro e protetto’. Eppure il Bitcoin è uno degli asset più liquidi al mondo, che scambia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza bisogno di una controparte. L’euro, invece, è un complesso sistema di valute agganciate che ha richiesto un intervento costante per tenersi in piedi. Cosa c’è di instabile in questo caso?

La BCE sostiene che il Bitcoin è troppo instabile per le riserve, eppure le banche centrali hanno svalutato le proprie valute attraverso stimoli infiniti, salvataggi e manipolazioni dei tassi. Il vero problema non è la stabilità, ma il controllo. Il Bitcoin rappresenta un sistema monetario che non possono stampare, ed è per questo che lo temono”.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

Stay updated on all the news about cryptocurrencies and the entire world of blockchain.

MOST POPULARS