I genitori di Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex CEO di FTX in carcere, stanno tentando di chiedere la grazia e clemenza al Presidente Donald Trump, per il figlio truffatore crypto. Ancora non è chiaro però se siano riusciti ad ottenere un contatto diretto con la Casa Bianca.
Summary
Sam Bankman-Fried: i genitori si attivano per chiedere la grazia presidenziale di Trump
I genitori di Sam Bankman-Fried (SBF) stanno cercando di mettersi in contatto con l’amministrazione Trump per chiedere la grazia presidenziale per il loro figlio in carcere.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, pare che Joseph Bankman e Barbara Fried si stiano attivando per discutere di una potenziale clemenza per SBF.
E infatti, il fondatore ed ex CEO di FTX, Bankman-Fried, sta scontando la sua pena di 25 anni in carcere a partire dallo scorso marzo 2024. La sua sentenza è stata emessa da un giudice federale dopo la condanna per sette capi d’accusa di frode e cospirazione.
Oltre ai capi d’accusa, la pena ha considerato anche l’atteggiamento di SBF durante il processo per non aver mai provato rimorso per i suoi terribili crimini commessi. Questi rimorsi, però, sono arrivati subito dopo la scoperta di quanti anni di carcere avrebbe dovuto scontare, nell’aprile 2025.
Ad ogni modo, il rapporto sottolinea che non è ancora ufficiale che i due genitori, entrambi professori alla Stanford Law School, siano riusciti ad ottenere un contatto diretto con la Casa Bianca.
Sam Bankman-Fried e la clemenza di Trump? Il caso di Ross Ulbricht
Probabilmente, la decisione dei genitori di Sam Bankman-Fried di chiedere clemenza per il figlio direttamente al Presidente USA, fa capo a quanto successo sul caso Ross Ulbricht.
E infatti, il creatore del mercato darknet Silk Road, in prigione dal 2013, ha ricevuto la grazia da parte di Trump esattamente un giorno dopo l’inizio del suo mandato. Il 22 gennaio 2025, Ulbricht è uscito di prigione ed è libero.
Ulbricht doveva scontare una pena di due ergastoli più 40 anni di prigione per aver consentito il commercio illecito attraverso la piattaforma da lui creata. Tale sentenza però è diventata simbolo di eccesso di potere al punto che il movimento “Free Ross” è stato sostenuto da tutti coloro che credono nei principi di privacy, autonomia e libertà di innovare.
Silk Road è stato per molti il primo vero caso d’uso importante di Bitcoin (BTC), dimostrando il potenziale rivoluzionario del denaro decentralizzato e resistente alla censura.
La situazione di Bankman-Fried, però, è totalmente diversa. Bankman-Fried non gode di un ampio sostegno pubblico, anche se sostiene che la sua condanna è eccessivamente severa.
Elon Musk e il legame finanziario tra Bankman-Fried e Joe Biden
A fine dicembre 2024, quando gli Stati Uniti erano ancora sotto l’amministrazione di Joe Biden, Elon Musk affermava di avere dei sospetti sul caso di Bankman-Fried.
E infatti, il celebre imprenditore multimiliardario avrebbe condiviso un post su X in cui affermava che non si sarebbe stupito se Biden avesse liberato dal carcere SBF prima della fine del suo mandato.
In realtà, ovviamente, tale situazione non è avvenuta, ma le parole di Musk al riguardo erano anche motivate dal legame finanziario tra Biden e SBF.
Di fatto, SBF è stato uno dei maggiori finanziatori della campagna elettorale di Joe Biden, avendo donato 5,2 milioni di dollari. Bankman-Fried avrebbe anche donato ai democratici contributi complessivi di 70 milioni di dollari in meno di 18 mesi.