Da alcune analisi on-chain è emersa l’ipotesi che i team dietro ai token LIBRA e MELANIA stiano facendo riciclaggio di denaro.
L’ipotesi è stata proposta ieri da Lookonchain con un esplicito post su X.
Lookonchain ha scritto che sembra che il team di insider di LIBRA e MELANIA stia riciclando fondi, perchè hanno speso 19.846 SOL (circa 2,76 milioni di dollari) per acquistare una memecoin con una capitalizzazione di mercato inferiore a 150.000 dollari, POPE, e l’hanno poi rivenduta per soli 175 SOL (circa 24.000$) perdendo così 2,73 milioni di dollari.
Hanno anche scoperto che in questo modo hanno di fatto inviato 2,73 milioni di dollari (19.671 SOL) in modo “legale” verso altri wallet.
Summary
Il riciclaggio di denaro attraverso i token LIBRA e MELANIA
In risposta al post di accuse di Lookonchain, un altro utente di X ha spiegato che il wallet “pulito” ha acquistato token POPE spendendo solo 347$.
Dato che si tratta di un token dalla liquidità estremamente bassa, non è stato difficile per il wallet “sporco” ricomprarli per 2,76 milioni di dollari facendone salire il prezzo.
In sostanza, così facendo sarebbe stato spostato denaro sporco in un Liquidity Pool decentralizzato per poi “estrarlo” pulito in un altro wallet.
La tecnica utilizzata prevede che un wallet pulito acquisti su un Liquidity Pool una notevole percentuale di token in circolazione di memecoin a bassa capitalizzazione, pagando una cifra molto contenuta.
A quel punto rimangono così pochi token in vendita sul Liquidity Pool che è facilissimo farne aumentare il prezzo con acquisti da parte del wallet sporco.
Il wallet sporco a quel punto può spendere enormi cifre di denaro per ricomprare dal wallet pulito i token precedentemente acquistati, ma ad un prezzo enormemente superiore. Una volta terminata questa seconda compravendita, il wallet pulito preleva tutto in modo apparentemente legale.
In realtà si tratta comunque di auto-riciclaggio, ovvero una forma particolare di riciclaggio.
Il problema di LIBRA
Il reato a monte che potrebbe configurare questa operazione come auto-riciclaggio è legato al token LIBRA, e non a MELANIA.
MELANIA è il token ufficiale della moglie di Donald Trump, lanciato a gennaio.
Sebbene dopo essere stato lanciato ad un prezzo superiore agli 8$ sia nei giorni successivi precipitato prima sotto i 4$, e poi addirittura anche sotto 1$ due giorni fa, non sembra che nessuno sia stato accusato di truffa per questo lancio.
Va anche detto che dietro questo token c’è la famiglia del nuovo presidente USA, ed è possibile che molti abbiano paura di lanciare accuse simili. Non va infatti dimenticato che è stato proprio lo stesso Donald Trump a pubblicizzare il lancio di questo token il 19 di gennaio.
Invece il token LIBRA non ha nulla a che fare con la famiglia Trump.
Il suo lancio è stato invece pubblicizzato dal presidente argentino Javier Milei, salvo poi tornare sui suoi passi quando si è reso conto che sembrava essere una truffa.
Il token LIBRA è stato lanciato pochi giorni fa, il 15 di febbraio, ad un prezzo superiore a 1$.
Immediatamente dopo il lancio il suo prezzo ha iniziato a precipitare, tanto da essere sceso sotto gli 0,2$ nel giorno stesso del lancio.
MELANIA invece il giorno del lancio era salito fino a 13$, per poi scendere sotto i 4$ il giorno dopo.
LIBRA e MELANIA: i token dietro la truffa per riciclaggio di denaro?
Il Dipartimento di Giustizia degli USA ha aperto un’indagine sul lancio di LIBRA, mentre invece non ha mosso un dito contro MELANIA.
Non va dimenticato che il Dipartimento di Giustizia degli USA è a tutti gli effetti parte integrante del governo, attualmente presieduto dal marito di Melania Trump.
Sul fatto che dietro il lancio di LIBRA si possa celare una truffa in molti concordano. Oltretutto il prezzo attuale di circa 0,1$ conferma il fatto che il prezzo iniziale era totalmente falsato, dato che di fatto ha perso il 90% in dieci giorni.
MELANIA comunque ha perso l’88% in poco più di un mese, quindi le due parabole non sembrano poi così tanto diverse.
Rimane il fatto che il team che ha lanciato LIBRA è lo stesso che lanciò MELANIA, e che per quanto riguarda il lancio di LIBRA l’ipotesi truffa è condivisa da molti.
Il token TRUMP
A dire il vero anche la memecoin TRUMP, lanciata dallo stesso Donald Trump il 18 gennaio, ha fatto segnare perdite, ma molto di meno.
Infatti ha esordito sui mercati crypto a circa 8$, per poi salire velocemente addirittura sopra i 70$.
In seguito il prezzo ha iniziato a scendere, ma mantenendosi sempre sopra i 12$, ovvero un livello più alto di quello iniziale. Attualmente è a circa 13$.
Questo significa che, a più di un mese di distanza, è ancora a circa +50% dal prezzo iniziale, anche se è a -82% dai massimi del 19 gennaio, ed a -55% negli ultimi trenta giorni.
Non risulta che nessuna istituzione abbia accusato la memecoin TRUMP di essere una truffa.
Per quanto riguarda invece i token MELANIA e LIBRA la situazione sembra essere un po’ diversa, e nel caso specifico di LIBRA c’è anche l’accusa esplicita di truffa da parte delle istituzioni americane.