Il mercato delle memecoin torna al centro delle polemiche, questa volta coinvolgendo Meteora, un importante protocollo DeFi su Solana. Il co-fondatore di Meteora, Ben Chow, ha pubblicato un post su X (ex Twitter) nel quale ha accusato i fondatori di DefiTuna di orchestrare un’operazione per massimizzare i profitti a spese della community. Tuttavia, poche ore dopo, l’account di Chow sarebbe stato compromesso e il post rimosso, sollevando dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni.
Summary
Meteora: accuse gravi contro DefiTuna e insider trading sulle Memecoin
Nel suo post, Ben Chow ha affermato di aver lasciato Meteora a causa della natura “parassitaria” del mercato delle memecoin. Ha accusato i co-fondatori di DefiTuna, Vlad Pozniakov e Dhirk, di aver manipolato il lancio di token come Melania Meme (MELANIA), Mates (MATES) e un progetto su Raydium per estrarre il massimo profitto possibile.
Chow ha anche pubblicato presunti screenshot di conversazioni private su WhatsApp tra Pozniakov e membri di Kelsier Ventures, in cui si parlava esplicitamente di strategie per ottenere il massimo rendimento da queste operazioni. Un messaggio in particolare recitava:
“Sì, ragazzi, stiamo cercando di ottenere il massimo da questo token.”
Secondo Chow, queste attività configurerebbero uno schema di insider trading, in cui gli sviluppatori e gli insider accumulano token a prezzi bassi per poi rivenderli al massimo del valore, lasciando gli investitori retail con enormi perdite.
Meteora dichiara che l’account di Chow è stato violato
Dopo la pubblicazione del post, l’account ufficiale di Meteora su X ha affermato che l’account di Chow era stato compromesso e che il messaggio non doveva essere considerato affidabile. Anche lo stesso account X di Meteora sarebbe stato brevemente violato, secondo le dichiarazioni del nuovo CEO della piattaforma, Zen.
“È corretto dire che qualcuno ha avuto momentaneamente accesso al nostro account Meteora X. Nel frattempo abbiamo ripristinato l’account e stiamo verificando.”,
dichiara Zen, CEO di Meteora.
Di fronte alle richieste di chiarimento da parte di Cointelegraph, Chow non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, alimentando ulteriormente i sospetti sulla vicenda.
Legittimità delle accuse e implicazioni per il mercato crypto
Al momento, non è stato possibile verificare l’autenticità degli screenshot condivisi da Chow prima della rimozione del post. Tuttavia, l’episodio riporta alla luce il problema della trasparenza nel mercato delle memecoin e l’alto rischio di operazioni speculative orchestrate da insider.
Questo scandalo si inserisce in un contesto più ampio di controversie legate alle memecoin, come dimostra il recente caso in Argentina. Il presidente argentino Javier Milei è finito sotto accusa dopo aver promosso il token LIBRA, portandolo a una capitalizzazione di 4 miliardi di dollari prima di un rapido crollo, che ha cancellato il capitale di molti investitori. Milei ha negato ogni responsabilità, affermando che il suo supporto rientrava in una strategia di libero mercato.
Conclusioni: Meteora in crisi, il mercato delle Memecoin resta un faro per le frodi
L’episodio solleva interrogativi sull’affidabilità dei principali operatori nel settore delle memecoin e delle piattaforme DeFi. Se le accuse di Chow fossero fondate, dimostrerebbero che esistono meccanismi ben strutturati per manipolare il mercato. Se invece l’account di Chow fosse stato realmente violato, resterebbe il dubbio su chi abbia orchestrato questa operazione e per quale motivo.
Nel frattempo, gli investitori sono stati invitati a non cliccare su link sospetti provenienti dagli account coinvolti, per evitare possibili truffe e perdite finanziarie.
Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.