Il più grande distributore europeo, Carrefour, ha annunciato che a partire da marzo anche il latte fresco verrà tracciato su blockchain.
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Il latte fresco che fa parte della “Carrefour Quality Line (CQL)” permetterà al consumatore di avere tutte le informazioni in modo semplice e trasparente così da sapere la provenienza delle materie prime e dove e come è avvenuta la lavorazione. Tramite la blockchain.
A livello pratico, il consumatore finale dovrà scannerizzare il codice QR sulla confezione, tramite il proprio smartphone. In questo modo avrà la possibilità di vedere la localizzazione della fattoria da cui proviene il latte, controllare se le mucche sono state foraggiate con mangimi OGM, la data e l’ora del processo di mungitura, nonché tutti i restanti passaggi fino alla consegna del prodotto Carrefour.
Dopo il progetto sulla tracciabilità del pollo e degli agrumi, parte quindi questa altra iniziativa di Carrefour su blockchain, sempre in collaborazione con IBM.
Evidentemente, nonostante le numerose critiche da parte dei più esperti e nonostante il fatto che la tracciabilità del pollo sia diventato l’esempio più utilizzato per far capire quanto spesso la blockchain sia solo usata come marketing, Carrefour non molla e ora ci riprova anche con il latte fresco.