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La Banca della Cina è pro Bitcoin

La Banca Centrale della Cina ha pubblicato un articolo apparentemente pro bitcoin in cui spiega come funziona. 

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Nel Paese è tuttora in vigore il ban che vieta di cambiare valuta fiat in criptovalute, ma questo divieto non sembra essere stato in grado di fermare i cinesi, tanto che ad esempio risultano essere i maggiori utilizzatori di Tether al mondo. 

Inoltre, ultimamente un tribunale cinese ha ufficialmente riconosciuto bitcoin come “legal commodity“, facendo ipotizzare che lo scontro frontale tra Cina e bitcoin potrebbe anche essere destinato a concludersi. 

Infine, secondo un tweet di Samson Mow, il 26 luglio sarebbe stata pubblicata direttamente dalla Banca Centrale del Paese (PBOC) un’infografica dedicata esplicitamente a Bitcoin che ne riporta una breve storia e spiega come funziona, perché il prezzo sta salendo e perché ha valore. 

Altri utenti Twitter di lingua cinese hanno confermato che l’infografica appare decisamente “pro Bitcoin”.

È molto difficile immaginare che una scelta del genere non possa cozzare direttamente contro la politica del Paese apparentemente contraria a bitcoin

Su Forbes si ipotizza addirittura che questo potrebbe suggerire un cambio della posizione del paese nei confronti delle criptovalute, visto che la loro accoglienza da parte dei cinesi sembra essere ancora decisamente favorevole. 

Infatti, nonostante il ban, i volumi degli scambi di criptovalute in Cina avrebbero ormai raggiunto livelli significativi, pertanto l’attuale politica potrebbe rivelarsi di fatto insostenibile. 

D’altro canto la PBOC starebbe anche già lavorando ad una sua criptovaluta ufficiale e così come accaduto in Venezuela prima del lancio del Petro, questo molto facilmente porterà ad una rimozione dei divieti nei confronti di queste monete digitali. 

La Cina è comunemente riconosciuta come il luogo in cui si concentrano i maggiori miner di bitcoin del mondo ed il ban del 2017 non ha fatto altro che spingere molti cinesi a portare i propri capitali in valuta fiat all’estero per poter utilizzare exchange internazionali, visto che quelli nazionali sono stati costretti a chiudere o emigrare. 

Insomma, la guerra della Cina contro le criptovalute sembrerebbe essere stata persa, e forse anche il governo cinese sta iniziando a rendersene conto. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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