Nell’agosto del 2016 Bitfinex ha subito un grave hack che ha comportato la perdita di ben 119,756 BTC pari, ad oggi, a circa 1.35 miliardi di dollari. Una piccola parte dei fondi (circa 27 bitcoin) è stata recuperata ma un ingente somma è dormiente in diversi wallet.
Il giorno dell’hack bitcoin valeva circa 650$, ad oggi il valore è quasi venti volte tanto.
Stando ai dati pubblicati da Whale Alert 30.66 bitcoin (350’000$) hanno lasciato un wallet coinvolto con l’hack nella giornata di ieri, 12 agosto 2019.
⚠ 30.667542 #BTC (351,015 USD) of stolen funds transferred from Bitfinex Hack 2016 to unknown wallet
— Whale Alert (@whale_alert) August 12, 2019
Bitfinex e l’hack del 2016
Dopo l’hack avvenuto nel 2016, l’exchange aveva cercato un metodo per gestire al meglio la situazione creatasi, accreditando dei token BFX a tutti gli utenti, con un rapporto 1:1 contro il dollaro americano.
Tutti i titolari di BFX potevano riscattare i propri token scambiandoli in azioni del capitale sociale di iFinex Inc. I token BFX ancora in circolazione sono stati poi convertiti nel token RRT come token dedicato al piano di recupero in riferimento alle perdite in attesa di rimborso.
Ad oggi sono in corso le indagini ma i colpevoli non sono ancora stati trovati.
Bitfinex, tanti problemi
Il recupero dei fondi dell’hack è solo una delle battaglie in cui si sta impegnando l’exchange. Il caso del Procuratore Generale di New York (NYAG) contro Bitfinex e Tether è già costato a questi ultimi mezzo milione di dollari e un lungo processo di revisione di documenti che ha coinvolto oltre 60 avvocati.