Ruzzolano al ribasso i prezzi delle maggiori crypto per il secondo giorno consecutivo, avviandosi a chiudere il mese per la quinta volta dall’inizio dell’anno.
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Anche oggi i token in verde si contano sulla punta delle dita di una mano. Continua a salire Maker (MKR) per il secondo giorno consecutivo, sommando un altro +2% ai livelli già tonici di ieri.
Si accoda Basic Attention Token (BAT), replicando la stessa performance, e Metaverse (ETP) oltre l’1% dai livelli di ieri mattina.
Continuano a soffrire Ethereum Classic (ETC) e Tron (TRX) che scendono oltre il 5% per il secondo giorno.
Scambi Bitcoin
Tornano a farsi vedere i volumi. Nelle ultime 24 ore gli scambi totali salgono oltre i 12 miliardi di dollari. In un solo giorno gli scambi di bitcoin sommano il totale degli scambi dei tre giorni precedenti.
La capitalizzazione rimane sopra i $200 miliardi con il dominio del BTC stabile sopra il 54% dell’intero mercato composto da oltre le 2100 criptovalute quotate su Coinmarketcap.
In un contesto sempre più digitale, la Svezia è la Nazione europea a voler anticipare i tempi.
Dopo aver iniziato l’abolizione del contante, già in atto da qualche anno, cosa che ha fatto crollare l’utilizzo della moneta fisica al 13% da parte degli svedesi, la Riksbank – la banca centrale più antica al mondo – ha pubblicato un rapporto dove indica l’intenzione di emettere una propria moneta elettronica, la “e-krona”.
Il progetto pilota si baserebbe sulla creazione di una moneta digitale detenuta su una app per smartphone oppure su una carta elettronica.
Questo consentirebbe un controllo migliore di tutte le transazioni ed un abbattimento dell’evasione.
Bitcoin (BTC)
Con i prezzi sotto i 6400 dollari arriva il primo segnale di avvertimento per i rialzisti.
Si ritorna allo stesso livello spartiacque che ha catalizzato l’attenzione per tutto il mese di settembre.
Quanto avvenuto lo scorso 15 ottobre, giorno in cui i prezzi sono balzati di oltre il 25% in poche ore passando da 6300 ad oltre 7700 dollari, è stato un evento anomalo che a distanza di giorni non ha portato a nessun cambiamento strutturale di medio-lungo periodo.
Con i prezzi oramai a ridosso della trendline ribassista che unisce i massimi degli ultimi nove mesi, è arrivato il momento della resa dei conti tra orsi e tori.
Ethereum (ETH)
Il ritorno sotto i $200 dollari è un segnale che, almeno in parte, smonta la solida base di supporto e le buone intenzioni che sembravano essere tornate nelle ultime due settimane.
La scarsità degli scambi presente da diversi giorni rende la situazione ancora più instabile.
Un ulteriore affondo sotto i $190 potrebbe chiamare nuovamente le vendite ed un ritorno verso i minimi di settembre.
Solamente quota $230 prima e $250 poi, allontanerebbero i timori, ma, con le attuali condizioni di mercato, sembrano livelli distanti molto più degli apparenti 30-50 punti.
