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Oxford, “Blockchain e legge dovrebbero progredire insieme”

Secondo Anastasios A. Antoniou – autore di un nuovo blog post pubblicato sul sito web dell’Oxford Business Law, nonché membro dell’EU Blockchain Observatory & Forum, Policy and Framework Working Group – c’è sempre stata una tensione tra il mondo legale e quello digitale, ma fino a quando il cyberspazio era centralizzato le leggi prevalevano.

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Il post “sostiene che, per colmare il divario tra codice e legge nel mondo della blockchain, è imperativo un ripensamento radicale della regolamentazione“. Un conflitto abbastanza evidente tra legge e blockchain, per esempio, riguarda l’idea che i framework basati sul codice blockchain dovrebbero operare al di fuori della legge tradizionale.

Nel libro “Blockchain and the law”, De Filippi e Wright definiscono questa come “lex cryptographica”. E, secondo Antoniou, è giusta la teoria proposta dal libro secondo la quale le blockchain possono “creare ordine senza legge”.

Il post esamina anche le cosiddette DAO Decentralized Autonomous Organizations (Organizzazioni Autonome Decentralizzate):

“La natura autoesecutiva delle blockchain, che permette loro di operare autonomamente senza architetture centralizzate e intermediari, comporta inevitabilmente un elemento di distacco dalle attuali architetture normative. Questo distacco si allargherà solo con l’evolversi delle blockchain. Ciò è illustrato in modo più chiaro se si considera l’implementazione di organizzazioni basate su blockchain che funzionano interamente su codice autonomo, senza consenso umano”.

Antoniou sostiene che le blockchain potrebbero essere “il primo sviluppo tecnologico dall’avvento di Internet che potrebbe dare origine a ecosistemi di attività economica completamente nuovi”, ma sottolinea anche l’apparente conflitto tra blockchain e GDPR come esempio del conflitto tra regolamentazione e codice.

Anastasios sostiene che “per raggiungere il proprio pieno potenziale, la tecnologia blockchain non dovrebbe tentare di eludere o aggirare la legge, ma piuttosto trovare il suo posto in un quadro normativo ben strutturato, pertinente e versatile che permetta di sfruttare il profondo potenziale di questa innovazione”.

“Il Codice dovrebbe includere la legge e impegnarsi in un’interazione che li faccia progredire entrambi”.

Un altro argomento spiegato nel blog della Oxford University è che l’adozione di nuove leggi e regole potrebbe portare sicurezza ai mercati e aiutare lo sviluppo dell’industria stimolando la creazione di nuovi ecosistemi economici.

Di conseguenza, particolare enfasi nel blog post viene posta sull’idea che ogni legislazione dovrebbe sostenere le blockchain piuttosto che opporvisi.

Insomma, Antoniou richiede ai governi e ai regolatori un’ampia collaborazione, dichiarando che “gli sviluppatori blockchain dovrebbero informare la risposta della legge al codice impegnandosi con i legislatori e le autorità di regolamentazione”.

Adrian Zmudzinski
Adrian Zmudzinski
Adrian è un appassionato di tecnologia e IT, specializzato nell'analisi di token, tecnologia blockchain e crypto. Il suo interesse verso Bitcoin risale al 2009, espandendosi al mondo delle crypto più in generale. Le sue analisi si concentrano per lo più sulle potenzialità tecnologiche alla base dei token.
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