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Coinbase: lo scandalo Neutrino e la campagna #DeleteCoinbase

Qualche giorno fa Coinbase ha annunciato l’acquisto la piattaforma blockchain Neutrino incappando in uno scandalo.

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Infatti questa mossa a molti utenti non è piaciuta, perché i fondatori della startup in passato sono stati dipendenti di Hacking Team, una società di sorveglianza italiana che è stata colta più volte a vendere spyware a governi sospettati di non rispettare i diritti umani, come Etiopia, Arabia Saudita e Sudan.

La società che hanno fondato, ovvero proprio Neutrino, sviluppa tecnologia per le forze dell’ordine e le istituzioni finanziarie per tracciare le transazioni sulla blockchain al fine di indagare sulle medesime.

Diversi utenti di Coinbase non hanno apprezzato per nulla questa acquisizione. Da qui nasce lo “scandalo Neutrino”. Alcuni ipotizzano che l’exchange americano possa implementare strumenti di analisi delle transazioni e stringere un forte rapporto con le forze dell’ordine.

A spaventare è soprattutto proprio l’esperienza dei tre fondatori nello sviluppare tecniche di tracciamento utilizzate ad esempio dai regimi autoritari per scovare i dissidenti.

È stato così coniato il nuovo hashtag #DeleteCoinbase che ha già raccolto centinaia, se non migliaia di tweet (solo oggi, 4 marzo, ci sono oltre 200 post che usano l’hashtag).

Si tratta di un invito esplicito a cancellare il proprio account sul sito dell’exchange come forma di protesta per questa nuova ipotetica attività della società rivolta all’analisi dei dati pubblici della blockchain per migliorare il tracciamento delle transazioni.

L’iniziativa #DeleteCoinbase è stata anche lanciata come protesta per il fatto che alcuni utenti hanno segnalato di avere avuto problemi a cancellare liberamente i propri account.

In realtà è noto già da tempo che non sia affatto facile cancellare un account da Coinbase e la vicenda legata a #DeleteCoinbase non ha fatto altro che portare alla ribalta un problema esistente da tempo ma fino ad oggi sottovalutato.

Visto che gli account attivi dichiarati da Coinbase sono più di 10 milioni, questa protesta per ora non sembra aver avuto un impatto significativo sul business dell’azienda. Tuttavia sono solo pochi giorni che è stato lanciato l’hashtag, quindi nel corso del tempo questi numeri potrebbero crescere.

Coinbase per ora ha rifiutato di commentare la vicenda o di rivelare quanti utenti abbiano effettivamente abbandonato la piattaforma.

Il perché dell’acquisizione di Neutrino

Ufficialmente l’acquisizione di Neutrino servirebbe per migliorare la capacità di analisi della società soprattutto riguardo le nuove criptovalute da aggiungere alla piattaforma di scambio.

Un portavoce di Coinbase ha affermato che erano a conoscenza del passato dei fondatori di Neutrino, ritenendo però che l’importanza di questa acquisizione fosse maggiore dei rischi.

Inoltre, durante un’intervista, la responsabile del marketing di CoinBase Christine Sandler ha dichiarato:

“Era importante per noi migrare dai nostri attuali fornitori. Stavano vendendo i dati dei nostri clienti a fonti esterne ed era utile per noi assumere il controllo su queste attività, ed avere una tecnologia proprietaria che potevamo sfruttare per mantenere i dati al sicuro e proteggere i nostri clienti”.

Sandler si riferiva probabilmente a Chainalysis, ovvero la società di chain analysis che, oltre a Coinbase, lavora anche ad esempio per Binance.

In altre parole, quella di Neutrino sarebbe stata anche una scelta dettata dalla decisione di liberarsi dal controverso fornitore esterno per le attività di chain analysis ed affidarsi invece a risorse interne.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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