Nel prossimo G20 2019, che si terrà l’8-9 giugno a Fukuoka (Giappone), si valuterà la proposta di una regolamentazione internazionale (AML) riguardo le criptovalute per prevenire il riciclaggio di denaro, nonché il terrorismo anche finanziario.
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Il summit vedrà la presenza di 20 nazioni tra cui Giappone, Stati Uniti, paesi europei e stati emergenti.
Questo incontro segue quello del 2018 e rappresenta un importante segnale da parte delle istituzioni che si stanno muovendo in prima linea per adeguarsi al mondo decentralizzato delle criptovalute, cercando di trovare e creare strumenti idonei che possono limitare l’utilizzo illegale dell’ecosistema.
Infatti, per il momento, solo le procedure di KYC (Know Your Customers) ed AML (Anti Money Laundering) sono disponibili, ma non tutti i provider le applicano e non tutti gli utenti sono disposti ad accettarle, proprio perché si perde una caratteristica, l’anonimato, fondamentale per chi usa le crypto.
Inoltre, durante il G20 2019 si cercheranno di chiarire alcuni regolamenti al fine anche di integrare delle modifiche alle regole esistenti, ma sempre provando a non ingolfare il sistema di ulteriori leggi che potrebbero ingessare il sistema crypto rendendolo inevitabilmente inutilizzabile per quello che era stato progettato.